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F-35 : Napolitano despota o traditore?
- Subject: F-35 : Napolitano despota o traditore?
- From: glry at ngi.it
- Date: Wed, 03 Jul 2013 23:26:54 +0200
- Priority: normal
Fai conto che mentre ascoltavo la notizia alla radio, di sfuggita, sulle prime ho creduto stessero parlando della Turchia o dell'Egitto. Mi è arrivata la frase "il parlamento non può mettere il veto su decisioni del consiglio superiore di difesa, le cui decisioni sono ad esso autonome, e dipendono esclusivamente dal governo, come prevede la costituzione". Ho pensato: ecco, come previsto al Cairo va al potere l'esercito. Poi il giornalista ha fatto qualche nome, ed ho capito. Parlavano dell'Italia. Degli F-35. Mollo il lavoro e mi siedo, e valuto due ipotesi: 1. Napolitano ha ragione: il Consiglio di difesa ha deliberato secondo Costituzione. Il potere in materia militare è del Governo in carica e il Parlamento non può opporsi perchè incompetente in materia. 2. Napolitano e il Consiglio di Difesa hanno torto. Nel primo caso la soluzione è una sola: far cadere il governo togliendogli la fiducia. Vediamo se i 'bravi ragazzi' di M5S e dei DS che hanno promosso la recente mozione 'campacavallo' suglu F-35 saranno capaci di tanto. Di certo questa richiesta, se ricorre il caso 1, va fatta immediatamente: stiamo parlando di difesa nazionale e di politica internazionale, non di bungabunga. Altrimenti sono conniventi e la mozione in oggetto era una burla per i polli. Nel secondo caso, se ciòè il Cdd avesse torto, e la Costituzione non preveda tale esautorazione del Parlamento in materia, le richieste del popolo e del Parlamento al Presidente della Repubblica, ai componenti il Cdd, al Governo e ai massimi comandanti delle FFAA deve essere solo la richiesta di dimissioni immediate, e nel caso del Presidente Napolitano la messa sotto accusa per attentato alla Costituzione e tentato sovvertimento dell'orine democratico o come diavolo si chiama. Il rapporto del CSdD (vedi sotto) recita: "nel quadro di un rapporto fiduciario che non può che essere fondato sul riconoscimento dei rispettivi distinti ruoli, tale facoltà (sindacare su deliberazioni del CSdD) del Parlamento non può tradursi in un diritto di veto su decisioni operative e provvedimenti tecnici che, per loro natura, rientrano tra le responsabilità costituzionali dell'Esecutivo". Urge un parere immediato di un costituzionalista di specchiata fama e integrità per avere chiarezza sulla questione. Ce l'abbiamo??? Sono disponibile fin da subito per una raccolta di firme per una petizione popolare in proposito, sia per la prima che per la seconda ipotesi. Jure Ellero -------- On 3 Jul 2013 at 16:10, rossana123 at libero.it wrote: Decisione gravissima: Riunione dei vertici dello Stato: Napolitano, Letta, Bonino, Alfano, Mauro, Saccomanni e Zanonato avvertono il Parlamento: "niente veti al governo sull'ammodernamento delle Forze Armate" Roma - Il Parlamento non mettere veti al governo sulla materia riguardante l'acquisto degli F-35. Questo è quanto deciso dal Consiglio Supremo di Difesa. La cui nota recita testualmente: nel "rapporto fiduciario" tra Parlamento e Forze armate, "che non può che essere fondato sul riconoscimento dei rispettivi distinti ruoli", la "facoltà del Parlamento" di "eventuale sindacato delle Commissioni Difesa sui programmi di ammodernamento delle Forze Armate, non può tradursi in un diritto di veto su decisioni operative e provvedimenti tecnici che, per loro natura, rientrano tra le responsabilità costituzionali dell'Esecutivo". Alla riunione del Consiglio Supremo hanno partecipato, tra gli altri, oltre al presidente Napolitano, il premier Enrico Letta, il ministro degli Esteri Emma Bonino, il ministro dell'Interno Angelino Alfano, il ministro dell'Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni, il ministro della Difesa Mario Mauro, il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, il capo di stato maggiore della Difesa ammiraglio Luigi Binelli Mantelli. Piuttosto dura la reazione del M5S: "Schiaffo al Parlamento". "L'intervento del Consiglio Supremo di Difesa" su gli F35 "è l'ennesima prova che il Parlamento viene concepito come ratificatore di provvedimenti del Governo. E' sconvolgente che Napolitano avalli questo ennesimo schiaffo. Ci aspettiamo che come presidente del Consiglio di Difesa, faccia chiarezza". Così Riccardo Nuti, capogruppo M5S Camera. Riunione del Consiglio Supremo di Difesa http://www.difesa. it/Primo_Piano/Pagine/20130703_RiunioneConsiglioSupremoDifesa.aspx Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha presieduto oggi, al Palazzo del Quirinale, una riunione del Consiglio Supremo di Difesa. Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta; il Ministro degli Affari Esteri, Emma Bonino; il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano; il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni; il Ministro della Difesa, Mario Mauro; il Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Amm. Luigi Binelli Mantelli. Hanno altresì presenziato il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Filippo Patroni Griffi; il Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra; il Segretario del Consiglio Supremo di Difesa, Gen. Rolando Mosca Moschini. Il Consiglio, nel riaffermare il ruolo insostituibile delle Forze Armate, ha esaminato i principali scenari di crisi e l'andamento delle missioni internazionali, anche in vista del decreto autorizzativo per il quarto trimestre, che sarà in linea con gli impegni assunti nella prima parte dell'anno, confermando una sensibile riduzione di presenze e di oneri rispetto al passato. Con riferimento al processo di riforma dello strumento militare, si è rilevato come l'attuazione della Legge 244/2012 debba riflettere indirizzi strategici e linee di sviluppo delle capacità e delle strutture coerenti con le sfide, i rischi e le minacce che il contesto globale in rapida trasformazione prospetta per il nostro Paese e per la Comunità Internazionale. In tale quadro, la progressiva integrazione europea, in coordinamento con l'evoluzione della NATO, e la realizzazione di capacità congiunte costituiscono presupposti fondamentali per l'approntamento di forze in grado di far fronte efficacemente alle esigenze di sicurezza e di salvaguardia della pace. Questa è la prospettiva da perseguire, anche in considerazione della limitatezza delle risorse disponibili e dell'entità, da un lato, degli investimenti da effettuare per la sicurezza e la difesa e della gravità, dall'altro, delle esigenze di rilancio della crescita e dell'occupazione. A parere del Consiglio Supremo, tale visione è conforme allo spirito ed al disposto della legge 244, anche per quanto attiene alle necessità conoscitive e di eventuale sindacato delle Commissioni Difesa sui programmi di ammodernamento delle Forze Armate, fermo restando che, nel quadro di un rapporto fiduciario che non può che essere fondato sul riconoscimento dei rispettivi distinti ruoli, tale facoltà del Parlamento non può tradursi in un diritto di veto su decisioni operative e provvedimenti tecnici che, per loro natura, rientrano tra le responsabilità costituzionali dell'Esecutivo. In vista del Consiglio Europeo del prossimo mese di dicembre, si è convenuto che il riconoscimento dei rispettivi distinti ruoli, tale facoltà del Parlamento non può tradursi in un diritto di veto su decisioni operative e provvedimenti tecnici che, per loro natura, rientrano tra le responsabilità costituzionali dell'Esecutivo. In vista del Consiglio Europeo del prossimo mese di dicembre, si è convenuto che il Governo, che nell'occasione intende promuovere una concreta iniziativa di sviluppo di capacità europee congiunte, puntualizzi, in coordinamento con le Commissioni Difesa, la prospettiva sopra indicata. In tale quadro potranno essere collocate, con adeguate motivazioni, le diverse capacità militari esistenti e da realizzare nonché le relative strutture organizzative, evidenziandone le linee di attuazione congiunta in ambito multinazionale. Il Consiglio ha ritenuto che tale disegno possa riflettersi in un "Libro Bianco della Difesa" da elaborare, in tempi contenuti, una volta approvati i decreti delegati. -- Mailing list Disarmo dell'associazione PeaceLink. Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://web.peacelink.it/mailing_admin.html Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/disarmo Area tematica collegata: http://www.peacelink.it/disarmo Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: http://web.peacelink.it/policy.html
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