F-35 : Napolitano despota o traditore?



Fai conto che mentre ascoltavo la notizia alla radio, di sfuggita, sulle prime ho creduto 
stessero parlando della Turchia o dell'Egitto. Mi è arrivata la frase "il parlamento non può 
mettere il veto su decisioni del consiglio superiore di difesa, le cui decisioni sono ad esso 
autonome, e dipendono esclusivamente dal governo, come prevede la costituzione". Ho 
pensato: ecco, come previsto al Cairo va al potere l'esercito. Poi il giornalista ha fatto 
qualche nome, ed ho capito. Parlavano dell'Italia. Degli F-35. 

Mollo il lavoro e mi siedo, e valuto due ipotesi: 

1. Napolitano ha ragione: il Consiglio di difesa ha deliberato secondo Costituzione. Il potere 
in materia militare è del Governo in carica e il Parlamento non può opporsi perchè 
incompetente in materia. 

2. Napolitano e il Consiglio di Difesa hanno torto. 

Nel primo caso la soluzione è una sola: far cadere il governo togliendogli la fiducia. 
Vediamo se i 'bravi ragazzi' di M5S e dei DS che hanno promosso la recente mozione 
'campacavallo' suglu F-35 saranno capaci di tanto. Di certo questa richiesta, se ricorre il 
caso 1, va fatta immediatamente: stiamo parlando di difesa nazionale e di politica 
internazionale, non di bungabunga. Altrimenti sono conniventi e la mozione in oggetto era 
una burla per i polli. 

Nel secondo caso, se ciòè il Cdd avesse torto, e la Costituzione non preveda tale 
esautorazione del Parlamento in materia, le richieste del popolo e del Parlamento al 
Presidente della Repubblica, ai componenti il Cdd, al Governo e ai massimi comandanti 
delle FFAA deve essere solo la richiesta di dimissioni immediate, e nel caso del Presidente 
Napolitano la messa sotto accusa per attentato alla Costituzione e tentato sovvertimento 
dell'orine democratico o come diavolo si chiama. 

Il rapporto del CSdD (vedi sotto) recita: "nel quadro di un rapporto fiduciario che non può
che essere fondato sul riconoscimento dei rispettivi distinti ruoli, tale facoltà (sindacare su 
deliberazioni del CSdD) del Parlamento non può tradursi in un diritto di veto su decisioni 
operative e provvedimenti tecnici che, per loro natura, rientrano tra le responsabilità 
costituzionali dell'Esecutivo".

Urge un parere immediato di un costituzionalista di specchiata fama e integrità per avere 
chiarezza sulla questione. Ce l'abbiamo???

Sono disponibile fin da subito per una raccolta di firme per una petizione popolare in 
proposito, sia per la prima che per la seconda ipotesi. 

Jure Ellero

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On 3 Jul 2013 at 16:10, rossana123 at libero.it wrote:

Decisione gravissima:

Riunione dei vertici dello Stato: Napolitano, Letta, Bonino, Alfano,
Mauro, Saccomanni e Zanonato avvertono il Parlamento: "niente veti al
governo sull'ammodernamento delle Forze Armate"

Roma - Il Parlamento non mettere veti al governo sulla materia
riguardante l'acquisto degli F-35. Questo è quanto deciso dal
Consiglio Supremo di Difesa. La cui nota recita testualmente: nel
"rapporto fiduciario" tra Parlamento e Forze armate, "che non può che
essere fondato sul riconoscimento dei rispettivi distinti ruoli", la
"facoltà del Parlamento" di "eventuale sindacato delle Commissioni
Difesa sui programmi di ammodernamento delle Forze Armate, non può
tradursi in un diritto di veto su decisioni operative e provvedimenti
tecnici che, per loro natura, rientrano tra le responsabilità
costituzionali dell'Esecutivo". Alla riunione del Consiglio Supremo
hanno partecipato, tra gli altri, oltre al presidente Napolitano, il
premier Enrico Letta, il ministro degli Esteri Emma Bonino, il
ministro dell'Interno Angelino Alfano, il ministro dell'Economia e
delle Finanze Fabrizio Saccomanni, il ministro della Difesa Mario
Mauro, il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato, il capo
di stato maggiore della Difesa ammiraglio Luigi Binelli Mantelli.
Piuttosto dura la reazione del M5S: "Schiaffo al Parlamento".
"L'intervento del Consiglio Supremo di Difesa" su gli F35 "è
l'ennesima prova che il Parlamento viene concepito come ratificatore
di provvedimenti del Governo. E' sconvolgente che Napolitano avalli
questo ennesimo schiaffo. Ci aspettiamo che come presidente del
Consiglio di Difesa, faccia chiarezza". Così Riccardo Nuti,
capogruppo M5S Camera.

Riunione del Consiglio Supremo di Difesa
http://www.difesa.
it/Primo_Piano/Pagine/20130703_RiunioneConsiglioSupremoDifesa.aspx


Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha presieduto
oggi, al Palazzo del Quirinale, una riunione del Consiglio Supremo di
Difesa. Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio
dei Ministri, Enrico Letta; il Ministro degli Affari Esteri, Emma
Bonino; il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano; il Ministro
dell'Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni; il Ministro della
Difesa, Mario Mauro; il Ministro dello Sviluppo Economico, Flavio
Zanonato; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Amm. Luigi Binelli
Mantelli. Hanno altresì presenziato il Sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Filippo Patroni Griffi; il
Segretario generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra;
il Segretario del Consiglio Supremo di Difesa, Gen. Rolando Mosca
Moschini. Il Consiglio, nel riaffermare il ruolo insostituibile delle
Forze Armate, ha esaminato i principali scenari di crisi e l'andamento
delle missioni internazionali, anche in vista del decreto
autorizzativo per il quarto trimestre, che sarà in linea con gli
impegni assunti nella prima parte dell'anno, confermando una sensibile
riduzione di presenze e di oneri rispetto al passato. Con riferimento
al processo di riforma dello strumento militare, si è rilevato come
l'attuazione della Legge 244/2012 debba riflettere indirizzi
strategici e linee di sviluppo delle capacità e delle strutture
coerenti con le sfide, i rischi e le minacce che il contesto globale
in rapida trasformazione prospetta per il nostro Paese e per la
Comunità Internazionale. In tale quadro, la progressiva integrazione
europea, in coordinamento con l'evoluzione della NATO, e la
realizzazione di capacità congiunte costituiscono presupposti
fondamentali per l'approntamento di forze in grado di far fronte
efficacemente alle esigenze di sicurezza e di salvaguardia della pace.
Questa è la prospettiva da perseguire, anche in considerazione della
limitatezza delle risorse disponibili e dell'entità, da un lato,
degli investimenti da effettuare per la sicurezza e la difesa e della
gravità, dall'altro, delle esigenze di rilancio della crescita e
dell'occupazione. A parere del Consiglio Supremo, tale visione è
conforme allo spirito ed al disposto della legge 244, anche per quanto
attiene alle necessità conoscitive e di eventuale sindacato delle
Commissioni Difesa sui programmi di ammodernamento delle Forze Armate,
fermo restando che, nel quadro di un rapporto fiduciario che non può
che essere fondato sul riconoscimento dei rispettivi distinti ruoli,
tale facoltà del Parlamento non può tradursi in un diritto di veto
su decisioni operative e provvedimenti tecnici che, per loro natura,
rientrano tra le responsabilità costituzionali dell'Esecutivo. In
vista del Consiglio Europeo del prossimo mese di dicembre, si è
convenuto che il riconoscimento dei rispettivi distinti ruoli, tale
facoltà del Parlamento non può tradursi in un diritto di veto su
decisioni operative e provvedimenti tecnici che, per loro natura,
rientrano tra le responsabilità costituzionali dell'Esecutivo. In
vista del Consiglio Europeo del prossimo mese di dicembre, si è
convenuto che il Governo, che nell'occasione intende promuovere una
concreta iniziativa di sviluppo di capacità europee congiunte,
puntualizzi, in coordinamento con le Commissioni Difesa, la
prospettiva sopra indicata. In tale quadro potranno essere collocate,
con adeguate motivazioni, le diverse capacità militari esistenti e da
realizzare nonché le relative strutture organizzative, evidenziandone
le linee di attuazione congiunta in ambito multinazionale. Il
Consiglio ha ritenuto che tale disegno possa riflettersi in un "Libro
Bianco della Difesa" da elaborare, in tempi contenuti, una volta
approvati i decreti delegati.

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