Re: R: Re: Italiano in Siria Martire della Libertà



On 20 Jun 2013 at 9:22, vortice.ric at libero.it wrote:

> occorre rispettare chi ha sacrificato la propria vita per un
> ideale. Anche se ha usato armi che non si condividono

Pochissime idee ben confuse.
Già le due righe qui sopra giustificherebbero il monumento al Generale fascista Porco Graziani, e qualche piazza dedicata a Mussolini e compagnia.
Non saper distinguere Resistenza come riscatto di popolo e lotta di iberazione dall'occupazione straniera, indipendenza nazionale, autodeterminazione, pacifismo, lotta anche armata per la libertà o per rivendicazioni politiche, e non saperli inquadrare nei propri contesti, rende il tuo messaggio totalmente incomprensibile, se non come provocazione.
Se per te Pacifismo significa combattere in armi, da straniero, contro un governo legittimo per instaurare in Siria l'ennesimo governo sunnita filooccidentale sul modello libico, finanziati dai Paesi d'Occidente per i loro interessi (quelli della finanza degli idrocarburi, in primis) e armati dalle pretomonarchie arabe loro schiave (schiavi i loro popoli e schiavi i loro satrapi ricchi), hai sbagliato lista.
Se si vuole la pace mondiale occorre denunciare le manovre irresponsabili - specie Occidentali - per esacerbare lo scisma sciita-sunnita sperando di poterlo poi gestire a proprio favore nella contesa geopolitica con l'Oriente Russia - Cina - India e alleati, come l'Iran. Ma non ci stanno riuscendo per niente - vedi Iraq, oggi sfuggito di mano a NATO-USA e oramai alleato dell'Iran - e, continuando così, le conseguenze possono essere catastrofiche, nel vero senso della parola, per tutti. Sto parlando di guerra mondiale termonucleare, non di monasteri tibetani. Non ci siamo mai stati così vicini, le condizioni e gli interessi a perseverare alla roulette russa ci sono tutti.
Chi non sa vedere questo parla di Pace a vanvera, o per colpa ignorante o per propri interessi, ricorrendo qui al solito blabla e ai soliti dogmi tibetani, e infangando in aggiunta la nostra esperienza resistenziale, il cui frutto migliore è stata la nostra Costituzione che dovremmo pretendere venga finalmente applicata, a cominciare dall'articolo 11. Questo è il compito dei pacifisti, e non andare a sparare razzi a Damasco o a Pechino, o a Bengasi, o come ieri a Belgrado e Pristina, e a Baghdad.
Naturalmente nemmeno a Kabul, ma questo marginale richiamo condivisibile di Vortice.ric, Remo Bellesia o chicchessia, non diminuisce la gravità e la (ingenua o cercata) superficialità delle sue stronzate.
Ma forse l'ho soltanto sopravvalutato e si tratta solo di un imbecille, che non si è nemmeno accorto di quello che stava scrivendo.

Jure Ellero


 On 20 Jun 2013 at 9:22, vortice.ric at libero.it wrote:

>
> Comunque occorre rispettarechi ha sacrificato la propria vita per un
> ideale. Anche se ha usato armi che non si condividono..... Nessuno si
> ricordapiù chedurante la Resistenzala lottanon erapacifica !? In
> Tibet i monaci continuano a moriree si immolano in una resistenza
> pacifica. Questoa mio parereèil nostro idealedi lotta. Il pacifismo
> non può ridursi "a non fare ", il pacifismo ha un senso solo se
> èattivoe combattente. In Italiadobbiamo lottare affinchè tutti i
> nostrimilitari escano dalle situazioni di guerra (es Afganistan )ed in
> tali situazioni proporci come mediatori di pace altrnativa. Ma
> soprattutto lottare affinchè ci sia l' OPZIONE ZERO pergli F-35 e che
> tali finanziamenti vengano utilizzati per lo sviluppo di politiche di
> pace alternative. A Proposito che fine a fatto la Proposta di Azzerare
> gli F -35, che il nostro Parlamento doveva votare ?? B Obama, a
> Berlino ha parlato di ridurre le testate nucleari , peròsta portando
> avanti lo sviluppo diarmi convenzionali sempre più potenti !Perchè ?
> Contro di chi ?Il modello di pace di Obama noi non lo condividiamo
> .... Remo Bellesia
>
>     ----Messaggio originale----
>     Da: maurilio.orione at gmail.com
>     Data: 19/06/2013 11.33
>     A: "Lista disarmo"<disarmo at peacelink.it>
>     Ogg: Re: Italiano in Siria Martire della Libertà
>
> Sui giornali a Genova viene descritto come terrorista, al qaeda ecc...
> senza parole
>
> vi tralascio i commenti delle persone per bene, al bar, colleghi ecc
>
> maurilio
>
>
>
> Il giorno 19 giugno 2013 01:14, <glry at ngi.it> ha scritto:
>
>     Morto in guerra un jihadista italiano in Siria.
>     Cosě viene definito dai media 'nostri' e internazionali: un
>     combattente della Guerra santa contro il Dittatore Assad. .
>     Combatteva, cosě dicono, con i 'Ribelli' dell'Esercito Libero.
>     Quindi combatteva in armi dalla 'parte giusta'. Aspettiamo
>     commosse parole dal nostro Presidente della Repubbica Napolitano e
>     della nostra Sinistra liberalborghese, e funerali di Stato con
>     Onori conseguenti.
>
>     Jure Ellero.
>
>
>
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