Del Ponte: indizi su uso armi chimiche, ma da parte di insorti



05 maggio 2013 - 22:02

"Abbiamo potuto avere delle testimonianze sull'utilizzo di armi chimiche ed in particolare il gas nervino, ma non da parte delle autorità governative, ma da parte degli opponenti, dei resistenti" in Siria. Lo ha detto oggi alla RSI Carla Del Ponte, membro della Commissione Onu che indaga sulle violazione dei diritti umani in Siria.

Si tratta di elementi che dovranno essere vagliati e accertati con le cautele, ha avvertito Del Ponte nell'intervista. Ma di elementi che a suo giudizio vanno tenuti in conto e che non permetterebbero un punto di vista 'manicheò, nè una valutazione unilaterale di colpe e ragioni rispetto a quanto accade in Siria.

"Per il momento noi abbiamo solo elementi sull'uso di armi chimiche da parte dagli oppositori. Poi, quando la commissione speciale potrà condurre l'inchiesta, si potrà stabilire se anche il governo ha fatto utilizzo di queste stesse armi", ha affermato l'ex procuratrice generale del Tribunale penale internazionale per i crimini in ex Jugoslavia, protagonista tuttora di numerosi dossier investigativi controversi. In questi conflitti come quello siriano - conclude Del Ponte ripensando forse anche a quello degli anni '90 nei Balcani - "non ci sono buoni e cattivi. Per me sono tutti cattivi perchè tutti, sia una parte sia l'altra, commettono crimini".

sda-ats