Il jet più costoso ha un nemico: i tagli al bilancio



La crisi globale mette a rischio il progetto F-35. Lo scorso 3 ottobre 2011, il 
successo di un test di appontaggio verticale ha infuso nuova vita al progetto 
del caccia di nuova generazione F-35 Joint Strike Fighter, il più costoso della 
storia. Ma dopo 12 anni di sviluppo, il caccia sembra mancare di 
caratteristiche di portata operativa ed evidenzia alcune carenze tecniche, che 
potrebbero minarne l'appetibilità sul mercato asiatico. L'enorme costo 
dell'apparecchio, poi, rischia di farne un obiettivo primario dei tagli al 
bilancio operati da diversi acquirenti, in un contesto di prolungata crisi 
economica globale. Negli Stati Uniti una trattativa riguardo il budget alla 
Difesa è in corso al Congresso; gli analisti, però, ritengono che la 
disponibilità finanziaria del Pentagono subirà un calo consistente nel prossimo 
decennio. Lockheed necessita di maggiori acquirenti esteri, per assorbire i 
costi del programma e contenerli entro i 106 milioni di dollari per 
apparecchio. Quest'anno, però, l'Italia ha già tagliato del 30 per cento 
l'ordine iniziale, e Gran Bretagna e Australia hanno rimandato la decisione 
riguardo il numero di F-35 da acquistare. In Canada e nei Paesi Bassi, i 
legislatori hanno espresso perplessità riguardo gli alti costi 
dell'apparecchio. Nel frattempo, il Senato statunitense ritiene che il 
programma F-35 potrebbe subire un ritardo di dieci anni, dovuto alla necessità 
di finanziare i progetti di una nuova aerocisterna e del nuovo bombardiere 
strategico stealth, dal costo stimato di 55 miliardi di dollari.
http://www.nytimes.com/2012/11/29/us/in-federal-budget-cutting-f-35-fighter-
jet-is-at-risk.html