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L'apacifista Noa a Milano 11 agosto 2012 Castello Sforzesco ore 21.30
- Subject: L'apacifista Noa a Milano 11 agosto 2012 Castello Sforzesco ore 21.30
- From: glry at ngi.it
- Date: Fri, 10 Aug 2012 02:36:49 +0200
- Priority: normal
Ricevo e giro da ISM. Segue documentazione su Noa. Link per verifiche nei testi. Jure Ellero ------- Segue messaggio inoltrato ------- L'assessore alla cultura del Comune di Milano, Stefano Boeri, ha invitato la cantante israeliana Noa a Women for Expo. Noa è una razzista sostenitrice di tutte le guerre israeliane compresa l'operazione Piombo Fuso contro Gaza (27 dicembre 2008 - 18 gennaio 2009). Che cosa è capace di dire e di scrivere la "pacifista" lo potete trovare all'indirizzo: www.ism-italia.org/2011/10/il- caso-noa-come-la-fabbrica-del-falso-israeliana-trasforma-una- ignobile-razzista-in-una-infame-pacifista spedite una email a Stefano Boeri assessore.boeri@comune.milano. it Ad esempio: Il suo invito a Noa per Women for expo è una infamia. Noa è una razzista al servizio del governo israeliano. RADUNO SABATO 11 AGOSTO ALLE 20 a LARGO CAIROLI (METRO CAIROLI) Il concerto è a entrata libera alle ore 21.30 al castello sforsesco. ANDIAMO TUTTI AD APPLAUDIRE ENTUSIASTICAMENTE NOA!!!! ISM-Italia www.ism-italia.org info at ism-italia.org ======================= 1. DICHIARAZIONI DI UNA PACIFISTA A LA STAMPA IL 23 luglio 2006 LA CANTANTE DI TEL AVIV, PACIFISTA DI SINISTRA, VICINA AI MOVIMENTI PALESTINESI MA NON AI GUERRIGLIERI DEL LIBANO: «VANNO COMBATTUTI, AL FRONTE NON INDOSSANO I GUANTI BIANCHI» Noa: «Nasrallah come Hitler» 23/7/2006 di Francesca Paci La cantante israeliana Noa a TRIESTE. «Hezbollah è uguale al nazismo, lo scriva. Bisogna cacciarli e liberare il Libano come la Germania mezzo secolo fa». Ospite alla terza edizione del premio giornalistico Mario Luchetta, la cantante israeliana Noa, i lunghi capelli ondulati e una grinta potente compressa nel corpo minuto, dedica la canzone «Shalom, shalom» ai bambini vittime di tutte le guerre, a cominciare da quella che, ancora una volta, coinvolge il suo paese. Prima di salire sul palco bacia i due figli Aieli di 5 anni ed Enea di 2 e si ferma qualche minuto a commentare le immagini della distruzione che avanza da Beirut ad Haifa, dove vive la sua famiglia. L´intellighenzia israeliana di sinistra è insolitamente schierata con il governo nell'avventura libanese. Lei cosa ne pensa? «Sono una militante pacifista da sempre critica con il mio paese sull´occupazione dei territori palestinesi. Ma stavolta è diverso. Un conto è la questione palestinese altra cosa Hezbollah. Difendevo il dialogo con Arafat, sostengo Abu Mazen, mi batto da gennaio perché ci si confronti anche con gli estremisti di Hamas, eletti dai palestinesi. Lì c´è una soluzione possibile: due popoli e due stati. Abbiamo avuto premier di superdestra tipo Bibi Netanyau e, come pacifisti, li abbiamo combattuti duramente. In democrazia c´è la libertà di criticare anche il primo ministro. Hezbollah è diverso. Un movimento nazista con il solo scopo di distruggere me, i miei figli, i miei amici, perfino i due bambini palestinesi uccisi ad Haifa. Non si può trattare con gli assassini». Vuol dire che non c´è soluzione alla guerra? «La guerra è atroce, sempre. Per questo io sostengo il cessate il fuoco da ambo le parti. E canto per i libanesi vittime delle bombe come i palestinesi e i miei connazionali. Basta sparare, basta immediatamente. Ma a una condizione: ci restituiscano i due militari rapiti e non pretendano scambio di prigionieri. I loro militanti in carcere in Israele sono criminali, terroristi. Hezbollah va disarmato e la difesa del Libano deve passare al suo legittimo governo. È una guerra atroce, è vero, ma non l´abbiamo voluta noi e al fronte non si indossano guanti bianchi». In Europa e in Italia ci si divide sulle «proporzioni» della reazione israeliana. Molti, a sinistra come a destra, giudicano eccessiva la pioggia di fuoco rovesciata su Beirut con gravi perdite di civili. Cosa replica? «Non vi capisco. Quando avevate il nazismo in casa avete bramato l´aiuto dei bombardieri stranieri dal cielo. E Dresda è stata rasa al suolo con parecchi dei suoi abitanti. Mostruoso, ma evidentemente per l´Europa era un prezzo da pagare per vincere il totalitarismo e non siete stati lì a questionare quanto fosse esagerato. Israele è stata attaccata. Se fosse successo a voi fareste di sicuro rilevare, per esempio, se nel crollo di dieci palazzi muoiono 40 persone. Molte, troppe, ma ragioniamo: cosa vuol dire? Che forse quei palazzi non sono completamente abitazioni civili, altrimenti ci vivrebbero almeno quattrocento persone. Sono arsenali, rifugi, sezioni di Hezbollah vigliaccamente incistate tra la gente». Al governo e all´esercito israeliano non ha dunque proprio nulla da rimproverare? «Figurarsi. Ho prestato servizio militare due anni come tutti in Israele ma sono pacifista. Siamo un paese perennemente in bilico tra vita e morte e a rischio guerra, la leva è una necessità. Ma noi artisti e i giornali e i partiti di sinistra vigiliamo e denunciamo errori, brutalità, eccessi. È la forza della democrazia. Spero nel cessate il fuoco bilaterale, lo ripeto, nonostante ritenga giusto aver risposto alla provocazione». Mercoledì a Roma si riunirà il vertice internazionale promosso da Massimo D´Alema e Condoleezza Rice per discutere la crisi israelo-libanese. Ha fiducia? «Ne ho per definizione, altrimenti sarei a priori favorevole a risolvere le tensioni con le armi. Credo nel dialogo e lo incoraggio. Ma attenzione, stavolta gli attori non sono tutti alla pari. Dialogo con i fratelli libanesi, cristiani, musulmani, laici. Linea dura invece con i nazisti di Hezbollah e del loro leader Nasrallah. Non si può trattare con loro altro che il cessate il fuoco. Poi la situazione passi in mano all'esercito libanese e a una forza multinazionale. L´ultima volta che Israele si è ritirata dal Libano sei anni fa Hezbollah, anziché mollare, è cresciuto come uno stato assassino nello stato. Ora non possiamo cedere più». ========================== 2. Una lettera di Noa ai palestinesi di Gaza durante l'operazione "Piombo Fuso" www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3651784,00.html http://palestinanews.blogspot.com/2009/01/noa-ovvero-lipocrisia-di-certi.html In una lettera rivolta ai palestinesi di Gaza durante l'operazione "Piombo Fuso" (27 dicembre 2008 - 18 gennaio 2009), Noa ha scritto "Io so che nel profondo del vostro cuore DESIDERATE (il maiuscolo è nel testo, n.d.t.) la morte di questa bestia chiamata Hamas che vi ha terrorizzato e massacrato, che ha trasformato Gaza in un cumulo di spazzatura fatto di povertà, malattia e miseria". Aggiungendo poi: "Posso soltanto augurarvi che Israele faccia il lavoro che tutti noi sappiamo deve esser fatto, e VI LIBERI definitivamente da questo cancro, questo virus, questo mostro chiamato fanatismo, e oggi chiamato Hamas. E che questi assassini scoprano quanta poca compassione possa esistere nei loro cuori e CESSINO di usare voi e i vostri bambini come scudi umani per la loro vigliaccheria e i loro crimini". Con l´operazione "Piombo Fuso" Israele non è riuscita nell´intento di liberare i palestinesi di Gaza dal "cancro" di Hamas; in compenso, li ha "liberati" dal fardello di oltre 1.400 dei loro fratelli, massacrati da Tsahal. Questo, senza contare gli oltre 5.000 feriti provocati dai crimini israeliani e gli oltre 22.000 edifici pubblici e privati totalmente o parzialmente distrutti (si tratta del 14% di tutte le costruzioni presenti nella Striscia!). Dunque, secondo Noa, la responsabilità di aver trasformato Gaza in un cumulo di spazzatura in cui regnano fame, miseria e disperazione ricade su Hamas, e non sul progressivo blocco dei valichi attuato progressivamente da Israele, anche durante i periodi di tregua, che ha impedito l´afflusso nella Striscia di energia elettrica, carburanti, beni di consumo, attrezzature, pezzi di ricambio e persino dei beni umanitari. Secondo Noa, così come per la più becera propaganda sionista, la colpa di tanti morti e feriti, la responsabilità per questi poveri bambini mutilati ed uccisi risiede nel loro utilizzo come "scudi umani", e non nei reiterati crimini di guerra e crimini contro l´umanità di cui Israele, (vedi Missione di inchiesta delle Nazioni Unite sul conflitto a Gaza - rapporto Goldstone - Zambon editore 2011), viene da più parti accusato, non nella violazione dei principi basilari del diritto umanitario, non negli armamenti proibiti adoperati dalle truppe israeliane quali i proiettili all´uranio impoverito o le granate al fosforo bianco, di cui ora anche Israele ufficialmente ammette alcuni casi di utilizzo. Nessuna condanna o biasimo, da parte di Noa, per i propri governanti e per i generali dell´esercito che provvede alla sua "difesa", nessun accenno al fatto che le prime violazioni della tregua sono state poste in essere da Israele, con i raid aerei a partire dai primi giorni del novembre 2008, nessun rilievo al terrificante rapporto tra perdite dell´IDF (Israeli Defence Force) e uccisioni di civili palestinesi non combattenti, passato da 1:6 nella prima Intifada a 1:109 nell´operazione "Piombo Fuso". Basta con i finti e macabri "pacifisti" israeliani, come Noa, ma anche come Yehoshua, che dispensano frasi gentili e intrise di compassione ma che sono sempre pronti a giustificare i più orrendi crimini e le più feroci operazioni militari dell´esercito israeliano, ivi inclusi i massacri di civili in Libano e, ora, nella Striscia di Gaza. Spacciandole addirittura come un "bene" per il popolo palestinese! ======================= La risposta del regista Udi Aloni alla lettera di Noa Cara Achinoam Nini, ho scelto di rispondere a te e non all'intera destra rabbiosa, perchè credo che il tradimento del campo della pace superi il danno causato dalla destra di migliaia di volte. La facilità con cui il campo della pace si accoda ai ruggiti di guerra ostacola la creazione di un significativo movimento che possa dare una vera resistenza all'occupazione. Tu ruoti gli occhi, usi le tue parole d'amore al servizio dei tuo popolo conquistatore e chiedi ai palestinesi di arrendersi con voce tenera. Tu dai a Israele il ruolo di liberatore. A Israele - che, per oltre 60 anni, li ha occupati e umiliati. "Io so dove è il vostro cuore! E' proprio dove è il mio, con i miei figli, con la terra, con il cielo, con la musica, con la SPERANZA!" scrivi, ma Achinoam, noi abbiamo preso la loro terra e li abbiamo imprigionati nel ghetto chiamato Gaza. Abbiamo coperto i loro cielo con i jet da combattimento, svettanti come angeli dell'inferno e seminando morte a caso. Di quale speranza stai parlando? Abbiamo distrutto ogni possibilità di moderazione e di vita in comune nel momento in cui abbiamo saccheggiato la loro terra, mentre eravamo seduti con loro al tavolo del negoziato. Possiamo aver parlato di pace, ma li abbiamo derubati anche degli occhi. Essi volevano la terra data loro dal diritto internazionale, e noi abbiamo parlato in nome di Dio. ... Hamas non è il mostro, mia cara Achinoam. È il figlio del mostro. L'occupazione israeliana è il mostro. Essa e solo essa è responsabile per la povertà e la malattia e l'orrore. Siamo stati così spaventati dalla sua leadership laica, che ha minato la nostra visione della Terra di Israele, che abbiamo scelto di finanziare e sostenere Hamas, nella speranza che da una politica di divide et impera avremmo potuto andare avanti con l'occupazione per sempre, ma quando la cosa ci si è ritorta contro, tu scegli di incolpare l'effetto invece della causa. Tu scrivi: "Io posso solo augurarvi che Israele faccia il lavoro che tutti noi sappiamo deve essere fatto, e, infine, VI LIBERI da questo cancro, questo virus, questo mostro chiamato fanatismo, e oggi chiamato Hamas ... Sarebbe lo stesso se la tua sorella palestinese scrivesse: "Speriamo che Hamas faccia il lavoro per voi, e vi liberi della Destra ebraica". Quindi, forse, invece di ordinare a un popolo al quale abbiamo asportato chirurgicamente ogni barlume di speranza, potresti aiutare i tuoi fratelli e sorelle in Palestina a liberarsi dall'occupazione, dall'oppressione e dall'arrogante colonialismo inflitto dal tuo paese. Solo allora li puoi invitare a lottare democraticamente e riportare la Palestina allo stato mentale in cui era prima che noi li spingessimo in un angolo del muro che abbiamo costruito. E se i tuoi fratelli in Palestina scelgono Hamas, devi rispettare la loro scelta, proprio come le nazioni del mondo hanno rispettato Israele quando ha scelto l'omicida Sharon. Hamas lo devono combattere loro, proprio come tu hai combattuto lui. Questa è la democrazia. Solo allora potrete tu e i tuoi fratelli da entrambe le parti di Palestina e Israele condividere - da uguali - la gioia della terra, il cielo e la musica; solo allora riusciremo a combattere insieme per la parità, per ogni uomo e ogni donna che vivono nella nostra terra santa. Amen. Udi Aloni http://www.breakingthesilence.org.il/ ============== end . --- from : jure ellero <glry at ngi.it> ---------------------------------------------- NOTIZIE SIRIA-LIBIA: http://www.sibialiria.org RESISTENZA PARTIGIANA - un nuovo portale: http://www.diecifebbraio.info Indirizzo Comunisti Uniti Friuli-V.G.: <comunistiunitifvg at yahoo.it> Sito nazionale Comunisti Uniti: http://www.comunistiuniti.it ----------------------------------------------
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