Se il made in Italy conquista la Nato al tempo delle guerre informatiche



La Nato ha assegnato al team formato da Finmeccanica e Northrop Grumman il 
contratto per garantire la sicurezza delle comunicazioni fra circa una 
cinquantina di sedi e siti della Nato sparsi in ventotto Paesi. La cyber 
security entra così ufficialmente nell' attività dell' Alleanza, confermando 
che nello scenario delle «guerre asimmetriche» non bisogna contrastare solo gli 
attacchi con armi più o meno convenzionali, ma anche quelli condotti con altri 
mezzi come quelli informatici. Il mondo industrializzato dipende ormai 
completamente dall' efficienza dei sistemi di comunicazione. Il trasferimento 
di dati e informazioni cresce in maniera geometrica sul piano della quantità e 
della velocità, soprattutto fra i centri decisionali. Per un' organizzazione 
politico-militare come la Nato il rischio di intrusioni volte a bloccare le 
comunicazioni o a inserire dati e informazioni false o ad appropriarsi di dati 
sensibili è pericolosissimo, sia che produca effetti immediati sia che venga 
scoperto successivamente. Siamo ormai entrati nell' era della cyber war in cui 
un Paese ostile, ma anche terroristi, organizzazioni criminali o semplicemente 
hacker possono, più o meno scopertamente, attaccare uno Stato o un gruppo di 
Stati colpendone le capacità decisionali e, ancor più, quelle di interfacciarsi 
con i partner e alleati o con le strutture comuni. L' assegnazione di questo 
primo contratto Nato a un team transatlantico attraverso una gara che ha visto 
la partecipazione di tutte le principali industrie mondiali della difesa 
dimostra l' importanza di questo nuovo settore di attività e, insieme, che, 
nonostante troppe amare esperienze, la collaborazione fra le due sponde dell' 
Oceano è ancora possibile, soprattutto quando si premia l' eccellenza 
tecnologica a prescindere dalla nazionalità. Per Finmeccanica e le sue società 
italiane e inglesi è un successo che premia uno sforzo pluriennale nel campo 
delle tecnologie informatiche ed elettroniche più avanzate. Un asset del nostro 
Paese di cui si parla troppo poco per quello che è realmente e troppo per 
quello che ogni tanto può sembrare. 

http://archiviostorico.corriere.
it/2012/marzo/03/made_Italy_conquista_Nato_tempo_co_9_120303073.shtml