Lockheed Martin: programma Jsf va bene, Italia avra' un ritorno enorme



Investiti 2mld $ e ordinati 4 aerei. Dovremmo comprarne 131 Roma, 26 gen - Il Jsf e' "un programma stabile, in cui c'e' grande impegno e che e' molto ben avviato" e l'Italia a fronte di un "investimento relativamente basso, avra' un ritorno molto grande" non soltanto dal punto di vista industriale, ma anche strategico. La Lockheed Martin, gruppo responsabile dello sviluppo e della produzione del nuovo caccia multiruolo F-35 Joint Strike Fighter, dice la sua dopo le polemiche politiche che in questo periodo hanno accompagnato la partecipazione italiana al programma internazionale per cui il nostro Paese ha gia' speso circa 2 miliardi di dollari e che potrebbe portare l'Italia nei prossimi anni ad acquistare 131 nuovi aerei da combattimento. In un incontro con la stampa italiana, Tom Burbage, responsabile del programma per Lockheed Martin, ha detto che il programma sta procedendo molto bene e ha sottolineato come sia stato salvato dai tagli al bilancio della difesa americano, avendo ricevuto "un grande endorsment" da parte di Barack Obama quando il capo della Casa Bianca ha recentemente illustrato la nuova strategia della difesa statunitense. Riguardo all'Italia, Burbage, che in questi giorni ha detto di avere incontrato il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola e i principali responsabili delle Forze Armate, ha tenuto a precisare che il numero di 131 aerei "e' il requisito" espresso a suo tempo dalla nostra Difesa. "Noi speriamo che l'Italia ne acquisti 131. Per ora ne sono stati ordinati quattro", ha aggiunto chiarendo che fino al 2017 gli ordini andranno per tranche e anno per anno. Burbage ha quindi parlato del ritorno economico e tecnologico per l'Italia, sottolineando che e' "il secondo partner industriale" del programma dopo il Regno Unito: "Sono coinvolte oltre 20 aziende" a partire da Alenia Aermacchi (gruppo Finmeccanica) che sta realizzando a Cameri uno stabilimento dove verranno prodotte le ali, verra' istallata una linea di assemblaggio finale, di manutenzione e aggiornamento degli aerei. A chi gli chiedeva a quanto ammontassero i contratti finora firmati adlle industrie italiane il top manager di Lockheed Martin ha pero' replicato dicendo che "il valore economico dei contratti e' un dato sensibile che fa parte del negoziato tra i due Governi".

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