Re: La bufala dei missili iraniani a "lungo raggio"



 
 
Grazie, alessandro dell' ottime e circonstanziata  preciosazione a Rainews, che per altro io apprezzo per l' informazione e meno condizionata che abitualmente fornisce. Ma anche a RaiNews è possibile prendere qualche cantonata.
 
Franco
 
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Franco BORGHI
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Sent: Monday, January 02, 2012 11:34 AM
Subject: La bufala dei missili iraniani a "lungo raggio"

Alla redazione di Rainews

Vorrei segnalare che la notizia...

Iran, testato con successo missile a lungo raggio
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=160191

...contiene una evidente inesattezza. Parlare di missili a "lungo raggio" per un missile terra-aria che ha una gittata di 200 chilometri è completamente fuori dai sistemi di classificazione militare che definiscono a corto raggio missili di gittata fino a 300 chilometri, come è ad esempio per gli SCUD, si veda:

http://it.wikipedia.org/wiki/SS-1_Scud

Per una definizione dei missili e della loro gittata si veda la Treccani: http://www.treccani.it/vocabolario/missile/
Solamente se ci si riferisce ad una classificazione della gittata dei missili aria/aria dei caccia da intercettazione si può parlare di lunga gittata. Ma per questo caso è assolutamente confondente per il lettore. Non è escluso che sia stato lo stesso regime iraniano a definire "di lunga gittata" il suo missile, ma sarebbe curioso che i media occidentali usassero la stessa informazione manipolata "di regime" per confondere le idee all'opinione pubblica. In ogni caso se l'informazione non veritiera proviene da fonte iraniana dovrebbe essere virgolettata la frase e attribuita alla fonte.

Affermare poi, come è scritto sull'articolo, che questi missili iraniani "sono in grado di colpire le basi Usa" senza specificare che ci si riferisce alla base Usa della Quinta Flotta in Qatar non è un sistema di fare informazione che offra al lettore tutti gli elementi per comprendere ciò che legge. Semmai ci si dovrebbe chiedere come mai gli Usa abbiano deciso di spostare una propria base navale così vicino all'Iran per poi lamentarsi di sentirsi "minacciati". La realtà si capovolge!

Come contribuente del servizio pubblico chiederei che voi giornalisti verifichiate le informazioni "nel rispetto della verità e con la maggiore accuratezza possibile", così come prevede la Carta dei Doveri del Giornalista (sottoscritta dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana l’8 luglio 1993).

Cordali saluti

Alessandro Marescotti
www.peacelink.it