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sabato manifestazione antimilitarista a Decimomannu
- Subject: sabato manifestazione antimilitarista a Decimomannu
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Tue, 13 Dec 2011 08:38:10 +0000
- Importance: Normal
- Sensitivity: Normal
www.peacelink.it -----Original Message----- From: Daniele Barbieri <pkdick at fastmail.it> Date: Tue, 13 Dec 2011 08:42:33 Subject: sabato si manifesta a Decimomannu > Il 17 dicembre (a partire dalle ore 10) andremo fino alla Base di > Decimo per vedere da dietro la recinzione che faccia hanno quelli che > non vedono l'ora di partire per bombardare i civili siriani e > iraniani. Andremo lì a vedere che faccia hanno quelli che hanno > bombardato i civili libici e prima quelli iracheni e afghani. A vedere > se sembrano anche loro degli esseri umani e a chiedergli cosa si prova > ad uccidere vecchi, donne e bambini dall'aereo, se si sentono > coraggiosi soldati o dei comuni, piccoli vigliacchi. Se credono > davvero che la democrazia si esporti così o se sanno bene che stanno > semplicemente aprendo la strada a ladri di petrolio e di gas altrui. > Se avranno il coraggio di avvicinarsi alla rete gli chiederemo come si > sentono ad essere mal sopportati da tutti coloro che sono costretti da > governi meschini ad ospitare le loro basi militari, se il fatto di > esser armati fino ai denti li fa sentire comunque al sicuro anche > dalle loro coscienze o se di tanto in tanto sentono un vuoto, la > vertigine buia di un'esistenza fatta di violenza e sopraffazione. Gli > diremo di andarsene, di tornare a casa loro, dalle loro famiglie, dai > loro figli se hanno avuto il coraggio di metterne al mondo, a dirgli > che hanno buttato via una parte della loro vita e che avranno sempre > con loro i fantasmi dei morti che si sono lasciati dietro. Gli diremo > di portarsi via tutto, le bombe, gli aerei e i loro documenti coperti > da segreto militare. E la loro vergogna se riescono a sopportarla. Gli > chiederemo di lasciarci vivere, di abbandonare questo posto che vuole > tornare ad essere un luogo dove è possibile la pace, dove le persone > possano coltivare e mangiare il cibo che la terra partorisce senza la > paura di morire per i veleni che le basi abbandonano nei luoghi > maledetti che sono assegnati per la loro costruzione. Gli diremo che > siamo stanchi di loro e della loro arroganza, della loro stupidità e > ignoranza. E chiederemo al nostro governo di smettere di spendere i > nostri soldi per cacciabombardieri, radar e altri strumenti di morte, > gli chiederemo di smettere di succhiare il sangue di chi lavora per > darlo a banche internazionali elette da nessuno a definire i destini > del mondo. E chiederemo di impegnare quei soldi per le persone che non > hanno i soldi per vivere, per i ragazzi che devono studiare, per i > vecchi che devono avere una vecchiaia dignitosa, per ricomporre > boschi, terreni coltivabili, fiumi e città come si faceva nelle > società degli uomini. Gli chiederemo di curare i beni comuni e di non > svendere la vita degli esseri umani per ripianare bilanci. E poi, da > dietro la rete, aspetteremo le risposte alle nostre domande. E non > avremo più voglia di sentire parole vuote di saltimbanchi ma risposte > coraggiose. Perché tutti ci si possa salvare. > Cagliari Social Forum > > > > >
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