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Come creare terremoti ed alluvioni artificiali - prima parte
- Subject: Come creare terremoti ed alluvioni artificiali - prima parte
 - From: "corrado penna - fisico" <scienza.marcia at katamail.com>
 - Date: Sat, 19 Mar 2011 22:45:46 +0100
 - Importance: Normal
 
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 Il generale 
italiano Fabio Mini da anni denuncia la guerra climatica ed ambientale (ne 
potete trovare traccia in diversi documenti da lui scritti nonché nel recente 
documentario Warology, che racconta le nuove armi esotiche in possesso agli 
eserciti più avanzati), e racconta di esperimenti svolti negli anni ‘40 in 
Australia volti alla creazione di sismi artificiali, adesso sono passati 70 anni 
e la tecnologia si è raffinata. 
Dal 
quotidiano Il Messaggero di Roma 25 giugno 2002, che riporta una notizia 
dell'agenzia ANSA. Il grassetto è stato aggiunto dal curatore del blog per 
evidenziare alcuni passaggi salienti.  
UNA SUPER ARMA 
DALLO STUDIO SUGLI UFO 
Lo studio degli Ufo 
(oggetti volanti non identificati) ha permesso agli Stati Uniti di sviluppare 
una 'superarma' che, come componente principale dello 'scudo spaziale', secondo 
un esperto russo, consentirà di annientare tutti gli attacchi missilistici e 
mettere in ginocchio qualsiasi paese, scatenando violenti cambiamenti 
geofisici. 
Stando a quanto 
dichiarato al quotidiano 'Komsomolskaya Pravda' di oggi dal colonnello Aleksandr 
Plaksin, che ha diretto il centro speciale del ministero della difesa russo 
dedicato allo studio degli Ufo, disciolto nel 1991, lo studio degli Ufo ha 
consentito al Pentagono di creare «la stazione radioelettronica HAARP entrata 
in funzione in Alaska nel 1997» le cui 180 antenne sono in grado di sviluppare 
una potenza pari a 3,5 milioni di watt e di concentrare una potente emissione a 
onde corte sulla ionosfera. Questa specie di «forno a microonde globale», 
secondo Plaksin, sarà in grado di «bruciare» qualsiasi missile lanciato contro 
gli Stati Uniti. 
In un'intervista 
rilasciata al giornale, il colonnello afferma che l'HAARP è allo stesso tempo 
una «potentissima arma geofisica», in grado di «alterare le condizioni 
metereologiche e provocare conseguenze imprevedibili come il cambiamento dei 
poli magnetici del pianeta», scatenando eruzioni vulcaniche e inondazioni 
planetarie. 
«Con l'aiuto 
dell'HAARP gli Stati Uniti saranno in grado di mettere in ginocchio qualsiasi 
paese» afferma Plaksin. 
Il centro del 
ministero della difesa russo per lo studio del fenomeno Ufo venne creato nel 
1979 e chiuso nel 1991 per ragioni economiche 
Articolo di Mirko Molteni tratto da "La Padania" 15 e 
16 giugno 2003. Il grassetto è stato aggiunto dal curatore del blog per 
evidenziare alcuni passaggi salienti.  
Russi e cinesi 
denunciano: esperimenti per condizionare il 
tempo. Il progetto H.A.A.R.P. «La tecnologia è come un paio di scarpe magiche ai piedi di una 
bambola meccanica dell’umanità. Dopo che la molla è stata caricata dagli 
interessi commerciali, la gente può solamente danzare, volteggiando 
vorticosamente al ritmo che le scarpe stesse hanno stabilito». Queste efficaci 
parole sono tratte dal libro: «Guerra senza limiti», scritto da due colonnelli 
dell’aeronautica Cinese, Qiao Liang e Wang Xiansui. Nel testo i due militari 
cinesi esaminano l’impatto delle nuove tecnologie sul pensiero strategico, sul 
terrorismo e su tutto ciò che concerne la guerra in questo XXI secolo. Essi 
accennano due volte alla possibilità che un Paese possa scatenare 
artificialmente le forze della Natura, usandole come «armi non tradizionali» per 
mettere in ginocchio il nemico. Per esempio sconvolgendo il clima e il regime 
delle piogge. Tutto ciò sembra fantascienza, ma Qiao e Wang hanno forse ragione 
nell’includere la «guerra ecologica» tra le 24 forme di conflitto da essi 
elencate. 
Minacce invisibiliEbbene il 15 gennaio 2003, il sito della «Pravda» ha ospitato un 
inquietante articolo, scritto dal deputato ucraino Yuri Solomatin, in cui si 
esprime preoccupazione per gli esperimenti condotti dagli americani in Alaska, 
dove dal 1994 si sta portando avanti il programma HAARP, High Frequency Active 
Auroral Research Program, cioè «programma di ricerca attiva aurorale con alta 
frequenza». In pratica, una selva di enormi antenne eretta nel bel mezzo della 
foresta boreale nordamericana. Solomatin ha voluto richiamare l’attenzione 
dell’Ucraina su un problema già sollevato dai Russi. Quelle antenne sono 
forse il prototipo di un’arma «geofisica» americana, capace di condizionare il 
clima di continenti alterando con microonde la temperatura o l’umidità? Il 
deputato ucraino dà credito al sospetto che i disastri naturali intensificatisi 
ultimamente siano da imputare ai sempre più assidui test del sistema HAARP. 
Anche in Germania, le inondazioni dello scorso anno sono sembrate a qualcuno 
troppo disastrose. Così due giornalisti tedeschi, Grazyna Fosar e Franz 
Bludorf, hanno vagheggiato in un loro articolo, pubblicato sul numero 120 del 
bimestrale «Raum und Zeif», che i cicloni e gli allagamenti che hanno piegato 
l’Europa Centrale possano essere legati all’HAARP. La Russia aveva dato 
l’allarme quasi un anno fa. Come riporta l’agenzia Interfax dell’8 agosto 2002, 
ben 90 parlamentari della Duma di Mosca avevano firmato un appello indirizzato 
all’ONU in cui si chiedeva la messa al bando di questi esperimenti 
elettromagnetici. Un mese più tardi erano saliti a 220 i deputati russi a favore 
dell’appello. D’altronde vi era stato un rapporto della Duma che accusava 
esplicitamente l’America. Parole schiette e scomode: «Sotto il programma 
HAARP, gli USA stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono 
influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza. Il 
significato di questo salto qualitativo è comparabile al passaggio dall’arma 
bianca alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari». 
 
La parola agli americaniIl sito ufficiale www.haarp.alaska.edu ci presenta un’innocente stazione scientifica dove gli scienziati 
sondano via radio quelle regioni dell’alta atmosfera preannuncianti lo spazio 
esterno, cioè la ionosfera e la magnetosfera. I titoli dei paragrafi 
esplicativi del sito sono peraltro scritti a mo’ di domande («Cos’è HAARP?», 
«Perché è coinvolto il Dipartimento della Difesa?», ecc.) Nel paragrafo titolato 
«HAARP è unico?», ci si affretta a precisare che anche altre nazioni studiano la 
ionosfera, come la stessa Russia o i Paesi europei (più il Giappone) del 
consorzio EISCAT, anche se le loro apparecchiature, site a Tromsoe in Norvegia, 
sono dei radar «incoerenti». Ma veniamo ai dettagli. Presso Gakona, circa 200 km 
a Nord-Est del Golfo del Principe Guglielmo, un terreno di proprietà del 
Dipartimento della Difesa USA fu scelto il 18 ottobre 1993 da funzionari 
dell’Air Force e a partire dall’anno seguente venne disseminato di piloni 
d’alluminio alti 22 metri, il cui numero è cresciuto di anno in anno fino ad 
arrivare a 180. Ognuno di questi piloni porta doppie antenne a dipoli 
incrociati, una coppia per la «banda bassa» da 2.8 a 7 MegaHerz e l’altra per la 
«banda alta» da 7 fino 10 MegaHerz. Tali antenne sono capaci di trasmettere onde 
ad alta frequenza fino a quote di 350Km, grazie alla loro grande potenza. A 
pieno regime, l’impianto richiede 3.6 MegaWatt (la potenza di 100 automobili), 
assicurati da 6 generatori azionati da altrettanti motori diesel da 3600 cavalli 
l’uno. Scopo ufficiale di queste installazioni è studiare la ionosfera per 
migliorare le telecomunicazioni. Come si sa, questo strato è composto da materia 
rarefatta allo stato di plasma, cioè di particelle cariche (ioni), e ha la 
proprietà di riflettere verso terra le onde hertziane, in particolare nelle ore 
notturne. E’ per questo, ad esempio, che di notte ci è possibile ascoltare alla 
radio le stazioni AM di molti Paesi stranieri, dato che la riflessione 
ionosferica permette ai segnali di scavalcare la curvatura terrestre. 
 
Guerre di radioondeSecondo lo stesso principio è plausibile che le irradiazioni delle 
antenne HAARP possano rimbalzare fino a colpire gli strati bassi dell’atmosfera 
sopra un Paese distante migliaia di chilometri. Ed interferire quindi con i 
fenomeni meteorologici. Certamente si tratta di mere ipotesi. Comunque, un uso 
militare dell’HAARP è ammesso dalla Federazione Scienziati Americani. Un uso, 
tuttavia, non distruttivo, ma solo di ricognizione. Modulando i segnali in 
frequenze bassissime, cioè onde ELF o VLF, si potrebbe «vedere ciò che succede 
nel sottosuolo, individuando bunker, silos di missili, e altre installazioni 
sotterranee di Stati avversi. Al di là di ciò, la «guerra ecologica» appare 
terribilmente possibile da oltre vent’anni. Già nel 1976 l’Enciclopedia Militare 
Sovietica ventilava il rischio che gli Stati Uniti, per via elettromagnetica o 
per via astronautica, potessero modificare il clima dell’Eurasia lacerando lo 
strato di ozono sopra l’URSS. L’Unione Sovietica si accordò così con gli USA 
perché fosse proibito l’uso dei cambiamenti climatici ambientali. A livello ONU, 
ciò fu ribadito con la convenzione ENMOD (Environmental Medifications), entrata 
in vigore il 5 ottobre 1978. Ma  pochi anni dopo, negli Stati Uniti, lo 
scienziato considerato il padre dell’HAARP ideava un sistema volto apertamente a 
controllare i fenomeni meteo. L’11 agosto 1897 il dott. Bernard Eastlund 
brevettava con numero di «patente» 4,686,605 il suo «Metodo e apparato per 
l’alterazione di una regione dell’atmosfera, della ionosfera o della 
magnetosfera».  
Il fantasma di TeslaSi dice che Eastlund, fisico del MIT si sia ispirato ai lavori del 
grande genio Nikola Tesla (1856-1943), lo scienziato jugoslavo emigrato in 
America nel 1884. A Tesla dobbiamo molti ritrovati che resero possibile la 
diffusione dell’elettricità, soprattutto la corrente alternata trifase (mentre 
Edison era rimasto arroccato sulla corrente continua). Inoltre aveva tentato di 
sviluppare un sistema di trasmissione dell’energia via etere, il che avrebbe 
reso inutili i cavi, nonché un apparecchio per ottenere elettricità gratuita per 
tutti ricavandola dalle oscillazioni naturali del campo elettrico terrestre. 
Quando Tesla morì, l’8 gennaio 1943, gli agenti dell’FBI diedero la caccia a 
tutti i suoi progetti, su cui si favoleggiò a lungo. D’altra parte lo stesso 
Tesla aveva parlato persino di raggi della morte, efficaci fino a 320 km di 
distanza. 
Non sappiamo esattamente quanto vi sia di Tesla nei progetti del dott. Eastlund e nell’HAARP. Fatto sta che negli anni Novanta Eastlund fondò una sua compagnia, la Eastlund Scientific Enterprise, che fra le attività menzionate sul suo sito web comprende tanto la partecipazione al programma HAARP, quanto l’esplicita ricerca nel campo delle modificazioni meteorologiche. Che dire? Ritornando al libro di Qiao Liang e Wang Xiansui, c’è da rabbrividire alle loro frasi: «Utilizzando metodi che provocano terremoti e modificando le precipitazioni piovose, la temperatura e la composizione atmosferica, il livello del mare e le caratteristiche della luce solare, si danneggia l’ambiente fisico della terra o si crea un’ecologia locale alternativa. Forse, presto, un effetto El Nino creato dall’uomo diverrà una superarma nelle mani di alcune nazioni e/o organizzazioni non-statali».  | 
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