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I titoli espulsi dai portafogli Cariplo
- Subject: I titoli espulsi dai portafogli Cariplo
- From: rossana <rossana at comodinoposta.org>
- Date: Tue, 02 Mar 2010 13:17:35 +0100
Una lista nera. Da Finmeccanica a Exxon Mobil, passando per Wal Mart e Chevron. Ecco alcune delle società quotate più note che Polaris Sgr ha escluso dai propri portafogli. Polaris non è una società qualunque: il 48% fa capo alla Fondazione Cariplo, presieduta da Giuseppe Guzzetti, che ha delegato alla Sgr la gestione del patrimonio mobiliare insieme con altri enti no-profit e ordini religiosi (Salesiani, Orionini, fondazione Forlì), casse di previdenza (geometri). Sono 6,6 miliardi di euro che dal 30 settembre scorso vengono gestiti in base a criteri di responsabilità sociale. A stilare la black list è stata Etica Sgr, consulente di fondazione Cariplo e di altri clienti di Polaris. Sono tre i criteri utilizzati per l'inserimento nella lista: produzione di armi di distruzione di massa (mine anti-uomo, bombe cluster o a grappolo, armi nucleari), violazione delle convenzioni sui diritti umani, violazione di convenzioni ambientali. La lista di aziende viene aggiornata periodicamente: il primo documento è stato consegnato a Polaris l'estate scorsa. Subito è scattata la richiesta ai gestori di vendere le azioni presenti nella black list. Operazione chiusa appunto il 30 settembre e che ha riguardato una porzione del portafogli inferiore all'1 per cento. «Gli investment manager hanno pienamente condiviso l'impostazione di Polaris – ricorda Vincenzo Volpe, direttore della divisione investment management di Polaris –. Inoltre la vendita di questi titoli non ha avuto riflessi significativi sulla performance dei portafogli». Più in generale, secondo i dati forniti dalla Sgr, nel 2009 «oltre il 60% dei fondi è stato in grado di battere il proprio benchmark (parametro di riferimento, ndr). Inoltre le masse gestite hanno confermato il trend positivo con un aumento di circa l'8 per cento». Fondazione Cariplo ha deciso così di intraprendere la stessa strada del fondo pensione governativo norvegese che gestisce 280 miliardi di euro e che di recente ha espulso dal proprio portafogli i titoli del tabacco. Polaris e i suoi azionisti sono i primi giganti italiani del mondo no-profit a intraprendere la strada della black list negli investimenti, coadiuvati dai consulenti di Etica Sgr. «Per individuare gli aspetti più controversi di un'azienda – ricorda Alessandra Viscovi, direttore generale di Etica Sgr – utilizziamo data base italiani e stranieri oltre a nostre fonti. Sulla lista nera ci siamo comunque confrontati con Polaris». Un faccia a faccia periodico visto che poi l'elenco va aggiornato. Come tali scelte hanno impattato sui settori di investimento della società di gestione? Volpe rassicura: «Il criterio di diversificazione è stato confermato e i portafogli hanno tutti mantenuto benchmark di mercato. Non abbiamo privilegiato nessun settore o titolo in particolare ma assecondato le scelte operate dai gestori che monitoriamo continuamente». È probabile che la decisione di fondazione Cariplo avrà dei seguaci. «Per ottenere una simile analisi sugli investimenti – ricorda Viscovi – si è già rivolta a noi la fondazione per il Sud». Nella tabella in pagina sono indicati gran parte dei titoli che fino a qualche mese fa erano nei comparti di Polaris. Finmeccanica l'unico italiano presente nella lista. Motivo? «Produzione di armi nucleari». A suo tempo, nel 2006, quando il fondo pensione governativo norvegese annunciò l'esclusione dell'azienda italiana si faceva riferimento alla sua partecipazione nella joint venture con la francese Mbda che produce missili nucleari per il ministero della Difesa transalpino. Per lo stesso motivo, fanno sapere da Etica Sgr, Finmeccanica è stata inserita anche nella black list di Polaris; in occasione dell'esclusione norvegese, la società italiana sottolineò che «nessun azienda del gruppo partecipa alla costruzione o sviluppo di armi nucleari e in Mbda abbiamo solo una partecipazione di minoranza del 25%». Gli altri soci di Mbda sono Bae Systems e Eads, ciascuna con il 37,5% a testa, anche loro inserite nella lista Polaris.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Norme%20e%20Tributi/2009/casse-previdenza-bilanci/cassa-geometri/2010/03/02/11_A.shtml?uuid=30ecbaf0-25c7-11df-a13d-158f9b56f08f&DocRulesView=Libero
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