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Una giornata politico-militare
- Subject: Una giornata politico-militare
- From: rossana <rossana at comodinoposta.org>
- Date: Sun, 08 Jun 2008 18:22:13 +0200
GIOVEDI’ 12 GIUGNO- Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano incontra il Presidente degli Stati Uniti George W.Bush al Quirinale (mattina). - Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla chiusura dell’anno accademico dell’Accademia dei Lincei (mattina). - Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi incontra il Presidente degli Stati Uniti George W.Bush. - Il Presidente della Camera Gianfranco Fini incontra a Montecitorio il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Paolo La Rosa (ore 16) ed il Presidente della Consob Lamberto Cardia (ore 16,30). Alle 19 Festa della Marina Militare al Circolo Ufficiali.
Il 13 Giugno Bush ricambia la visita al PonteficeChe Bush e Berlusconi abbiano un tenero rapporto d'amicizia si sa, ma questo è un anno speciale e a gioire saranno in tre. Bush, Berlusconi e Papa Benedetto XVI.
"Lo conosco, mi fido, mi piace: lo considero uno dei veri leader internazionali del mondo". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti George W. Bush, parlando del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in un'intervista al Tg1 alla vigilia della sua visita in Italia, ed è favorevole all'ingresso dell'Italia nel cosiddetto '5+1'.
L'Italia potrebbe dare un pò di respiro al preside americano, chiedere di affrettarsi a comprare un pò di F-35, per ora solo la Turchia lo ha fatto (del resto il suo prezzo unitario è aumentato di 2 volte rispetto a quello indicato dalla Lockheed), assicurarsi che a Vicenza va tutto bene, avere una conferma circa lo scudo stellare, ottenere un maggiore impegno in Afghanistan, ecc. Insomma se le cose vanno male in USA perchè non godere della calda amicizia italiana?
Tutto va male nel suo paese: Il rapporto di una Commissione mista del Senato americano di 170 pagine afferma che lui, Cheney, Powell e Rumsfeld pronunciarono di proposito delle affermazioni equivoche "Tra l’ottobre 2002 e il marzo 2003, per collegare Saddam Hussein agli attacchi dell’11 settembre e ad Al Qaida; denunciarono il rischio che l’Iraq potesse fornire armi chimiche, nucleari o biologiche a gruppi terroristici; affermarono che l’Iraq si stesse dotando di droni per spargere veleni chimici e biologici sugli Stati Uniti. Nessuna di queste asserzioni proveniva dall’intelligence".
Il presidente della commissione Servizi armati del Senato Usa il 6 giugno ha detto che l’eccesso di spesa per la realizzazione di armi ha raggiunto un “punto di crisi”: secondo i conti del governo Usa, infatti, solo per i programmi più importanti della Difesa sarebbero stati sborsati 295 miliardi di dollari in più rispetto alla cifra preventivata.
http://www.nytimes.com/2008/06/04/washington/04military.html?sq=Pentagon&st=nyt&adxnnl=1&scp=2&adxnnlx=1212689287-FY7VeS385BMe6uJVOG/+zwIl Pentagono teme una crisi vicina, l'Air Force è in piena crisi ( B-52 con testate nucleari) la guerra in Aghanistan ed Iraq costa e Bush vuole altri 178 miliardi di dollari. Il presidente della Camera comitato di bilancio gli ha ricordato che vi sono 236 miliardi dollari di avanzo record di deficit.
Top two Air Force officials resigning http://www.msnbc.msn.com/id/24988491/ http://blog.wired.com/defense/2008/06/breaking-air-fo.htmlObama ha dichiarato che fra i tagli alla Difesa vi saranno sicuramente quelli per l'F-35 e per lo scudo antimissile.
Left presses Obama to cut defense http://thehill.com/leading-the-news/left-presses-obama-to-cut-defense-2008-06-05.html The Pentagon, JSF and the Sacrificial Goat http://www.militaryphotos.net/forums/showthread.php?t=135543 2008-06-07 17:16 UE-USA, FRATTINI RAFFORZARE ALLEANZA: SUMMIT NEL 2009 dell'inviato Andrea LinaresVENEZIA - Di fronte alle sfide e alle minacce dei nuovi scenari mondiali, è necessario dare nuovo impulso all'alleanza fra Ue e Usa che è sempre più "insostituibile". E il Governo italiano, anche in previsione dell'assunzione della presidenza del G8 il prossimo anno, è pronto al massimo sforzo in questo senso. Questo il messaggio del ministro degli Esteri, Franco Frattini, intervenuto al Consiglio per le Relazioni tra Italia e Stati Uniti, che per due giorni ha riunito a Venezia big della politica, dell'economia e della cultura delle due sponde dell'Atlantico. A pochi giorni dall'arrivo a Roma del presidente George W. Bush, oggi da Venezia il titolare della Farnesina ha confermato come la linea del Governo Berlusconi sia quella di "rilanciare" con forza la partnership strategica con Washington e di lavorare intensamente in Europa per avvicinare sempre più le due sponde dell'Atlantico. Ripercorrendo le tappe di un'alleanza storica, quella fra l'America e l'Europa, il ministro ha voluto innanzitutto lanciare una proposta concreta: un vertice da tenersi all'inizio del 2009, con la nuova amministrazione Usa e un'Europa probabilmente cambiata da riforme istituzionali.
"Un summit euroatlantico - ha detto - sarà il modo migliore per rilanciare e rafforzare la nostra alleanza. Non importa se si terrà a Washington, a Bruxelles o altrove, è importante che l'incontro avvenga e che avvenga all'inizio del nuovo anno. Il governo italiano vuole che ciò accada. Noi lavoriamo per questo". Il prossimo anno infatti sarà un anno importante, in cui ci sarà "una nuova amministrazione a Washington" e l'Italia "avrà l'onore della presidenza del G8". Del resto - ha spiegato ancora Frattini - "come alleati, Usa ed Europa sono insostituibili, non solo per il passato comune, per il debito di eterna gratitudine che ha l'Europa. La gratitudine, da sola, non è sufficiente". Il "legame unico" viene anche "dalla dimensione degli ideali e degli interessi": dalle libertà individuali alla democrazia, fino a quelli del mercato libero per sviluppare un sistema aperto e promuove la crescita economica" nel mondo. Insomma: "quello che ci unisce é molto più forte di quello che potrebbe dividerci. E molto di più di quello che ci unisce ad altri partner".
Secondo il titolare della Farnesina quindi è necessario imparare dal passato, soprattutto dal 2003 quando, sull'Iraq, si crearono divisioni fra le due sponde dell'Atlantico e all'interno della stessa Ue. Da quella lezione - ha detto - "gli europei hanno imparato che un forte rapporto con gli Usa è fondamentale", anche "per rafforzare i legami in Europa". Che "un'Europa debole e divisa non può far fronte ale sfide e alle minacce globali come il terrorismo". Dal canto loro gli Stati Uniti sanno che "per aver successo nelle sfide e affrontare le minacce, devono far affidamento sugli alleati e che, un'Europa unita, è l'alleato più di fiducia e più credibile". Frattini si èpoi soffermato sul ruolo della Nato. Bisogna - ha detto - "potenziare la sua dimensione politica", farla diventare una sorta di "forum permanente di consultazione politica fra le 2 sponde dell'Atlantico". Una realtà "sempre più aperta alla cooperazione con l'Onu e con l'Ue". Per fare ciò però è necessario che "venga rafforzata la strategia di difesa europea". L'Europa deve cioé "agire e diventare sempre di più produttrice di sicurezza invece che consumatrice alle spese degli amici americani".
http://www.ansa.it/opencms/export/site/notizie/rubriche/daassociare/visualizza_new.html_99164783.html
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