Greggio e gas per l´Eni in Iraq



30 - 04 - 2008
Greggio e gas per l´Eni in Iraq
Allo Stato dividendo di 1,6 miliardi. Benzina e gasolio record
La Repubblica, 30 aprile 2008

"Valuteremo il progetto di annullamento di azioni proprie"

LUCA IEZZI

ROMA - Eni consegna un assegno da 1,577 miliardi di euro allo Stato e cerca di sfondare nel petrolio e nel gas naturale in Iraq. L´assemblea degli azionisti del cane a sei zampe chiamata solo ad approvare i conti 2007 (per il rinnovo dei vertici appuntamento il 9 giugno) ha confermato la generosa politica dei dividendi autorizzando una cedola di 1,30 ad azione. Per il ministero dell´Economia significano 1,057 miliardi e per la Cassa depositi e Prestiti 520 milioni. Un flusso cospicuo ed ininterrotto: «Il free cash flow atteso fino al 2011 ci consentirà di sostenere l´attuale livello di dividendi in termini reali» ha commentato l´ad Paolo Scaroni.

Non sorprende l´apprezzamento espresso dal rappresentante del ministero in assemblea, affiancato però anche dal plauso degli investitori privati che oltre a dividersi nel 2007 un monte dividendi complessivo da 5,3 miliardi di euro. Un buon segno in vista della probabile riconferma del management a giugno: «Penso ci saranno ottimi rapporti - ha detto il presidente uscente Roberto Poli - i governi hanno cercato di aiutare la società, quando possibile. Io sono stato qui sei anni e con due governi diversi». Un ennesimo regalo agli azionisti il cane a sei zampe potrebbe farlo annullando una parte delle azioni proprie accumulate grazie ai vari programmi di buyback: «È un tema che ci porremo quando supereremo il 10%, oltre il quale non possiamo andare» ha spiegato Scaroni. Dal 2000 al 2008 l´Eni ha accumulato il 9,32% del suo capitale per una spesa di 6,4 miliardi di euro.

«Ma l´assemblea è l´ultimo atto in cui si parla del 2007, il nostro sguardo è già al 2008 se non al 2009» ha detto Scaroni al termine dei lavori. E infatti l´agenda si apre con l´Iraq: «Abbiamo incontrato la settimana scorsa una delegazione irachena e esaminato tutte le opzioni sul tappeto - ha spiegato l´ad - il bid-round (asta su pozzi petroliferi gestito dal governo, ndr) che ci attendiamo a giugno-luglio sarà soprattutto per asset di petrolio. In parallelo, il governo è pronto a ricevere richieste più specifiche e noi proporremo il revamping (ristrutturazione, ndr) di un impianto di liquefazione del gas nel sud del Paese che è attualmente è fermo». Per il resto del 2008 Scaroni non si aspetta grandi acquisizioni con l´eccezione della belga Distrigaz. Continua ad porre problemi il Kashagan: «Pensavamo di arrivare al 31 marzo con un accordo su governance, costi e la data del first oil, ma sono ancora in corso discussioni con le autorità kazake».

E la controllata Eni, Agip è tra i principali "colpevoli" del nuovo record di benzina e del gasolio che superano1,43 e 1,41 euro al litro. Secondo le rilevazioni di Quotidiano Energia, da oggi nelle colonnine dell´Agip, la verde passerebbe infatti a 1,439 euro e il gasolio a 1,418. I nuovi massimi arrivano nel giorno della scadenza del bonus fiscale che da domani vedrà i prezzi salire di altri due centesimi al litro.