PAX CHRISTI. ISRAELE-PALESTINA, LA CAMPAGNA «PONTI E NON MURI» SI RINNOVA



PAX CHRISTI. ISRAELE-PALESTINA, LA CAMPAGNA «PONTI E NON MURI» SI RINNOVA

[Nandino Capovilla . 14.01.08] La Campagna «Ponti e Non Muri» si rinnova di anno in anno rilanciando l'attenzione e la solidarietà delle nostre comunità e del nostro Paese verso la gravissima situazione mediorientale. Varie le iniziative in programma anche per il 2008, tra le quali tre viaggi di condivisione e conoscenza in Palestina e Israele.

Ogni anno per la campagna «Ponti e non muri» (http://www.peacelink.it/paxchristi/i/2627.html) in Italia abbiamo proposto un'iniziativa, volta ad approfondire una questione particolare inerente al conflitto tra Israele e Palestina. Si sono così susseguiti alcuni 'FOCUS', che in questi anni hanno inteso segnalare all'attenzione delle persone un aspetto spesso misconosciuto o taciuto del conflitto stesso, fermo restando che la presentazione della Campagna e l'attività di sensibilizzazione ad essa collegate, mirano a dare un'informazione il più possibile completa degli accadimenti e soprattutto vogliono promuovere azioni, contatti, iniziative che siano autentico ponte di incontro tra i due popoli.

Coerentemente con questo desiderio e con questa speranza, i focus proposti ogni anno hanno perseguito l'intento di sollecitare la rimozione di quei macigni di illegalità che minano la via che conduce ad una pace nella giustizia.

Senza la fatica o il coraggio di andare alla radice storica e politica dei nodi cruciali del conflitto israelo-palestinese, rischieremmo infatti di appoggiare pannicelli caldi su ferite aperte. Non possiamo esimerci da guardare queste ferite, che squarciano ogni giorno la vita del popolo più debole e meno tutelato: quello palestinese. Non possiamo farlo anche perché vogliamo rispettare la letterale richiesta d'aiuto che ci è giunta negli anni da Daniela, Shalom, Gideon, Amira, Neta, Ofir, gli amici israeliani che continuano a ripetere: «chi ama Israele, chi vuole il suo bene deve denunciare le ingiustizie che il suo governo e il suo esercito commette e ha commesso contro il popolo palestinese». Infatti, solo se il governo israeliano rispetterà la legalità internazionale, il suo popolo raggiungerà quella sicurezza a cui giustamente aspira, superando i lutti e le sofferenze di cui troppo spesso è stato vittima incolpevole.

In questa terra, dove nei secoli ebrei, musulmani e cristiani hanno sperimentato e gustato i frutti del dialogo interreligioso e della «convivialità delle differenze», Pax Christi (http://www.peacelink.it/paxchristi/index.html) vuole tessere legami sempre più profondi tra queste comunità religiose che oggi faticano ad incontrarsi. In particolare vogliamo intensificare la nostra presenza di comunione con le Comunità cristiane locali, troppo spesso dimenticate e lasciate sole nella sofferenza.

I FOCUS DELLA CAMPAGNA

» nel 2004-2005, a ridosso del pronunciamento dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, si è proposto l'invio di una cartolina da spedire a Sharon e Berlusconi che poneva l'accento sul muro da abbattere;

» nel 2005-2006 si è focalizzata l'attenzione su Gerusalemme est: abbiamo invitato le persone a spedire una cartolina della propria città a Nafez Assaili, pacifista palestinese residente a Gerusalemme est, specificando nell'indirizzo «Gerusalemme est- Palestina»;

» nel 2006-2007 abbiamo posto al centro del dibattito la legalità internazionale, diffondendo le mappe dell'Onu, che denunciano le costanti violazioni sul campo da parte di Israele sui Territori Occupati;

» per il 2007-2008 vorremmo accendere i riflettori sulla Nakba, a sessant'anni dal suo accadere. Ogni palestinese che ha subito l'espulsione forzata dalla propria casa e dal proprio villaggio nel '48, ma anche nel '56, nel '67, nel '73, conserva gelosamente la chiave del portone a cui spera un giorno di fare ritorno. Molti profughi ormai, o i loro discendenti, sperano quantomeno di veder riconosciuto in forme diverse il torto subito da parte di Israele. Attraverso un volantino divulgativo, intitolato «Chiusi fuori.», chiederemo alla gente di inviare, con un gesto simbolico di vicinanza, una propria chiave di casa alla segreteria nazionale di Pax Christi. Raccoglieremo le chiavi, e dopo averle fuse ne faremo una scultura, che verrà portata al campo profughi di Dheisheh, Betlemme, dove ormai siamo 'di casa', poiché internazionali e pellegrini dei viaggi organizzati con la Campagna, hanno potuto conoscere l'ospitalità degli abitanti di questo chilometro quadrato di sofferenza cresciuta piano su piano.

Chiederemo di sottoscrivere il documento «A ritroso», in cui sottolineiamo la denuncia e il ricordo di una situazione precisa, storica, che non ha avuto ancora riconoscimento e giustizia. Non vi è una analisi della situazione in generale, ma il ricordo che arriva fino ad oggi di questa pulizia etnica, come la chiama Ilan Pappe, storico israeliano. Non è la memoria del conflitto e dei lutti vissuti da entrambe le parti, ma dell'espulsione sistematica di un popolo. Perché così è accaduto e accade tuttora, da sessant'anni...

I VIAGGI
I viaggi di condivisione e conoscenza in Palestina e Israele promossi dalla campagna, da quest'anno sono diventati di tre tipi:

«PACE PACE, MA PACE NON C'É»
CON PAX CHRISTI IN PALESTINA 2008
tra i «murati vivi» dei Territori Occupati
http://files.splinder.com/943447b9a3384aa80f88760543da5323.doc

1-15 AGOSTO 2008
Ricucire la pace. Nelle famiglie dei campi profughi, per una memoria condivisa della Nakba. Per giovani-adulti

15-22 AGOSTO 2008
Pellegrinaggio di giustizia. Condivisione con le comunità cristiane della terrasanta sotto occupazione da 40anni. Per adulti e famiglie.

24 OTTOBRE-7 NOVEMBRE 2008
Tutti a raccolta! Campo-lavoro tra gli ulivi di Aboud. Per giovani-adulti

Il primo e il terzo viaggio proporranno un'esperienza di peacebuilding, con particolare attenzione alla vita nei campi profughi palestinesi e al difficile momento della raccolta delle olive. Il Pellegrinaggio di giustizia vedrà coinvolti i pellegrini che aderiranno nella visita, nella preghiera, ai luoghi santi, e potranno incontrare le comunità cristiane di Israele e Palestina al fine di divenire consapevolmente partecipi della loro sofferenza, non perché perseguitate per la fede, ma in quanto soffocate da occupazione e discriminazione politica perchè palestinesi. Questa è un'esperienza in cui vorremmo coinvolgerci ancora di più e che auspichiamo possa moltiplicarsi. Un'occasione ulteriore di impegno in questo senso la potremo attuare nella partecipazione alla giornata del 1 marzo 2008, UN PONTE PER BETLEMME, che vedrà uniti intorno alle suore del Baby Hospital di Betlemme, centinaia di cristiani da tutta Italia.

IL VIDEO REPORTAGE
«PROPRIO COSÍ. Storie di quotidiana occupazione», video-reportage prodotto da Pax Christi. É proprio così che accade ogni giorno. Proprio così che vivono milioni di palestinesi in Cisgiordania. Soffocati dal muro della vergogna, braccati dai soldati ai checkpoint, umiliati dai coloni che distruggono ulivi e costruiscono reti stradali interdette ai non israeliani. Proprio così che vedono cancellata la loro memoria di popolo, che vedono negati i loro diritti da decenni. Ma anche proprio così che, insieme a israeliani coraggiosi e liberi, lottano in modo non violento perché l'occupazione militare finisca, perché la legalità internazionale prevalga sull'arroganza del più forte, perché due popoli possano vivere in pace davvero in Terra santa, con gli stessi diritti e la stessa dignità. «Proprio così. Storie di quotidiana occupazione»: un video-reportage frutto delle esperienze di interposizione vissute in questi anni dagli internazionali di Pax Christi in Israele e Palestina, che si propone di dare voci e volti a chi laggiù trasforma i gesti 'banali' della quotidianità, in resistenza non violenta. Per ordinare il VIDEO-REPORTAGE in DVD, contatta la segreteria di Pax Christi: tel. 055.2020375 - segreteria at paxchristi.it

IL LIBRO
Nei primi mesi del 2008 uscirà per le edizioni Paoline (http://www.paoline.it/) il testo «Voce che grida dal deserto» curato da Nandino Capovilla: una raccolta di riflessioni di Mons. Sabbah, Presidente di Pax Christi International, Patriarca latino di Gerusalemme sulla pace possibile oggi in Terra santa. Un tributo doveroso e riconoscente a questo vescovo coraggioso giunto alla fine del suo ministero e che sarà per noi nuovo strumento di sensibilizzazione alla pace e alla giustizia in quella terra martoriata.

INFO
Per l'adesione ai viaggi «CON PAX CHRISTI IN PALESTINA 2008. Tra i «murati vivi» dei Territori Occupati» potete contattare don Nandino Capovilla (nandyno at libero.it). Don Nandino è referente nazionale della Campagna «PONTI E NON MURI» di Pax Christi International e cura le presenze di peacebuilding e le iniziative di sensibilizzazione in Italia riguardo al conflitto in Palestina/Israele.


APPROFONDIMENTI

» PUBBLICAZIONI A SUPPORTO DELLA CAMPAGNA
http://www.peacelink.it/paxchristi/a/24009.html

» LA TUA CHIAVE PER NON DIMENTICARE. «CHIUSI FUORI - azione 2007/2008»
http://www.peacelink.it/paxchristi/a/24021.html

» A RITROSO. 2008-1948 : Memoria e profezia di una catastrofe
http://www.peacelink.it/paxchristi/a/24010.html



fonte: GRILLOnews.it
http://www.grillonews.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=2757