manifestazioni contro il D 10 - Cagliari



SEUS TOTUS DISTERRAUS!!! A FORAS SU D 10!

PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE

SABATO 8 DICEMBRE
CONTROVERTICE
Dopolavoro Ferroviario (ex cinema Adriano)
Via Sassari 12 - CA

MATTINA:
dalle ore 10.30 alle ore 12
L’occupazione militare della Sardegna

dalle ore 12 alle ore 13.30
La diaspora sarda: “is sardus, unu populu de disterraus”.
Analisi e testimonianze sul fenomeno dell’emigrazione sarda

SERA:
dalle ore 15.30 alle ore 20
I fenomeni migratori nel bacino mediterraneo:
processo alle cause e parola agli immigrati


DOMENICA 9 DICEMBRE
CORTEO
concentramento ore 15:30 P.zza Yenne
percorso: v. Manno - v. Garibaldi - v. Paoli -
v. San Benedetto - v. Cavaro - v. Todde -
v. Dante - Piazza Giovanni XXIII




Il D10 è un vertice internazionale che riunisce i Ministri della Difesa di
Italia, Francia, Spagna, Marocco, Mauritania, Portogallo, Tunisia, Libia,
Malta ed Algeria, e che discute ufficialmente di “pace”, “sicurezza”,
“cooperazione militare”, “peace keeping” e “immigrazione clandestina”.
Il prossimo D10 si terrà a Cagliari, il 9 e 10 dicembre prossimi; i “lavori”
si svolgeranno presso il T-hotel, zona piazza Giovanni, e avranno termine
con una cena di gala il 10 sera al Palazzo Viceregio nel quartiere di
Castello. Per l’occasione il quartiere che circonda l’hotel diventerà una
vera e propria “zona rossa”.

RIFIUTIAMO IL D 10 PERCHÉ:

	Un fenomeno sociale come quello dell’immigrazione non può
essere
affrontato dai responsabili delle forze armate.

	È facile essere considerati clandestini se non si è nati in un
paese “occidentale” e si ha la necessità, o la semplice voglia, di varcare i
confini del proprio stato.

	Gli stati occidentali attraverso l’attività criminale delle
grandi
multinazionali del petrolio, dei diamanti, delle tecnologie,
dell’abbigliamento, ecc., prima conducono interi paesi al collasso e poi si
lamentano sfacciatamente di essere invasi dai nativi delle loro conquiste.

	L’immigrazione viene sbandierata come un “problema” o come una
“emergenza” col solo fine di intaccare i diritti sindacali, di trovare
scusanti al ribasso dei salari e di giustificare una ancora più oppressiva
presenza di militari e polizia nei nostri quartieri, nelle nostre strade,
nei nostri paesi sempre meno popolati di civili ma sempre più ricchi di
caserme di carabinieri e polizia.

	Lanciare una campagna di odio e di repressione militare
contro i
fenomeni migratori proprio in Sardigna non può che essere considerata come
una provocazione. Quello sardo, infatti, è un popolo di emigrati; non solo
in passato ma anche oggi centinaia di migliaia di sardi abbandonano le
proprie case, lasciano la loro terra per cercare lavoro in Italia o nel
mondo. I lavoratori sardi sanno bene cosa significhi lavorare per due soldi,
lontano da casa, circondati da un clima di diffidenza e sanno come ci si
possa sentire a dover per questo motivo accettare ogni tipo di compromesso
per sopravvivere.

	I D 10 discuteranno di “peace keeping”, in una terra la cui
superficie terrestre, marittima ed aerea è quasi integralmente occupata da
basi militari e poligoni di tiro, in cui quasi ogni mese hanno luogo i
giochi di guerra delle potenze militari imperialiste. È un affronto che,
proprio in una terra dove la gente muore di leucemie e melanomi causati da
tali sperimentazioni, i diretti responsabili di questa situazione decidano
di riunirsi e festeggiare con tanto di cena di gala alla faccia dei sardi!

Rifiutiamo di considerare i migranti come nemici, rifiutiamo la loro
segregazione nei nuovo lager chiamati Centri di Permanenza Temporanea,
rifiutiamo il loro sfruttamento sul lavoro e la funzionale condizione di
clandestinità alla quale sono condannati. Rifiutiamo di essere costretti ad
emigrare, rifiutiamo la privazione della nostra lingua e della nostra
cultura, rifiutiamo l’occupazione militare della nostra terra, e rifiutiamo
la tendenza dei governi italiani ad adibire la Sardigna a cortile interno
per gli ospiti internazionali, oggi il D 10, domani il G 8.

VOGLIAMO LIBERTÀ DI MOVIMENTO, DIRITTI SOCIALI E SINDACALI,
DIRITTO ALL’AUTODETERMINAZIONE,
DIRITTO ALLA LINGUA ED ALLA CULTURA PER TUTTI I POPOLI OPPRESSI!

ASSEMBLEA SARDA CONTRO IL D 10

LUNEDI 10 DICEMBRE
CENA POPOLARE
dalle ore 20
Terrapieno - V.le Regina Elena