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manifestazioni contro il D 10 - Cagliari
- Subject: manifestazioni contro il D 10 - Cagliari
- From: stella arrùbia <stellarrubia at email.it>
- Date: Sat, 1 Dec 2007 17:10:19 +0100
SEUS TOTUS DISTERRAUS!!! A FORAS SU D 10! PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE SABATO 8 DICEMBRE CONTROVERTICE Dopolavoro Ferroviario (ex cinema Adriano) Via Sassari 12 - CA MATTINA: dalle ore 10.30 alle ore 12 L’occupazione militare della Sardegna dalle ore 12 alle ore 13.30 La diaspora sarda: “is sardus, unu populu de disterraus”. Analisi e testimonianze sul fenomeno dell’emigrazione sarda SERA: dalle ore 15.30 alle ore 20 I fenomeni migratori nel bacino mediterraneo: processo alle cause e parola agli immigrati DOMENICA 9 DICEMBRE CORTEO concentramento ore 15:30 P.zza Yenne percorso: v. Manno - v. Garibaldi - v. Paoli - v. San Benedetto - v. Cavaro - v. Todde - v. Dante - Piazza Giovanni XXIII Il D10 è un vertice internazionale che riunisce i Ministri della Difesa di Italia, Francia, Spagna, Marocco, Mauritania, Portogallo, Tunisia, Libia, Malta ed Algeria, e che discute ufficialmente di “pace”, “sicurezza”, “cooperazione militare”, “peace keeping” e “immigrazione clandestina”. Il prossimo D10 si terrà a Cagliari, il 9 e 10 dicembre prossimi; i “lavori” si svolgeranno presso il T-hotel, zona piazza Giovanni, e avranno termine con una cena di gala il 10 sera al Palazzo Viceregio nel quartiere di Castello. Per l’occasione il quartiere che circonda l’hotel diventerà una vera e propria “zona rossa”. RIFIUTIAMO IL D 10 PERCHÉ:  Un fenomeno sociale come quello dell’immigrazione non può essere affrontato dai responsabili delle forze armate.  È facile essere considerati clandestini se non si è nati in un paese “occidentale” e si ha la necessità, o la semplice voglia, di varcare i confini del proprio stato.  Gli stati occidentali attraverso l’attività criminale delle grandi multinazionali del petrolio, dei diamanti, delle tecnologie, dell’abbigliamento, ecc., prima conducono interi paesi al collasso e poi si lamentano sfacciatamente di essere invasi dai nativi delle loro conquiste.  L’immigrazione viene sbandierata come un “problema” o come una “emergenza” col solo fine di intaccare i diritti sindacali, di trovare scusanti al ribasso dei salari e di giustificare una ancora più oppressiva presenza di militari e polizia nei nostri quartieri, nelle nostre strade, nei nostri paesi sempre meno popolati di civili ma sempre più ricchi di caserme di carabinieri e polizia.  Lanciare una campagna di odio e di repressione militare contro i fenomeni migratori proprio in Sardigna non può che essere considerata come una provocazione. Quello sardo, infatti, è un popolo di emigrati; non solo in passato ma anche oggi centinaia di migliaia di sardi abbandonano le proprie case, lasciano la loro terra per cercare lavoro in Italia o nel mondo. I lavoratori sardi sanno bene cosa significhi lavorare per due soldi, lontano da casa, circondati da un clima di diffidenza e sanno come ci si possa sentire a dover per questo motivo accettare ogni tipo di compromesso per sopravvivere.  I D 10 discuteranno di “peace keeping”, in una terra la cui superficie terrestre, marittima ed aerea è quasi integralmente occupata da basi militari e poligoni di tiro, in cui quasi ogni mese hanno luogo i giochi di guerra delle potenze militari imperialiste. È un affronto che, proprio in una terra dove la gente muore di leucemie e melanomi causati da tali sperimentazioni, i diretti responsabili di questa situazione decidano di riunirsi e festeggiare con tanto di cena di gala alla faccia dei sardi! Rifiutiamo di considerare i migranti come nemici, rifiutiamo la loro segregazione nei nuovo lager chiamati Centri di Permanenza Temporanea, rifiutiamo il loro sfruttamento sul lavoro e la funzionale condizione di clandestinità alla quale sono condannati. Rifiutiamo di essere costretti ad emigrare, rifiutiamo la privazione della nostra lingua e della nostra cultura, rifiutiamo l’occupazione militare della nostra terra, e rifiutiamo la tendenza dei governi italiani ad adibire la Sardigna a cortile interno per gli ospiti internazionali, oggi il D 10, domani il G 8. VOGLIAMO LIBERTÀ DI MOVIMENTO, DIRITTI SOCIALI E SINDACALI, DIRITTO ALL’AUTODETERMINAZIONE, DIRITTO ALLA LINGUA ED ALLA CULTURA PER TUTTI I POPOLI OPPRESSI! ASSEMBLEA SARDA CONTRO IL D 10 LUNEDI 10 DICEMBRE CENA POPOLARE dalle ore 20 Terrapieno - V.le Regina Elena
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