Armi italiane nei conflitti: la Rete Italiana Disarmo chiede al governo di sospendere le forniture al Pakistan



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COMUNICATO STAMPA
CS134-2007

ARMI ITALIANE NEI CONFLITTI: LA RETE ITALIANA DISARMO CHIEDE AL GOVERNO DI
SOSPENDERE LE FORNITURE AL PAKISTAN

'Sospendere le vendite di armi al Pakistan'. E' la richiesta al Governo
italiano della Rete Italiana Disarmo (RID), la rete nazionale di
associazioni per il controllo degli armamenti, in risposta alla
proclamazione dello stato di emergenza ed alla sospensione della
Costituzione attuata nei giorni scorsi dal generale pakistano Pervez
Musharraf.

'In base alla legge italiana sul commercio delle armi (legge 185/1990) la
sospensione delle autorizzazioni concesse e' possibile e sarebbe un
segnale forte dell'Italia nei confronti della comunita' internazionale di
fronte alla negazione della democrazia nel Paese asiatico' - afferma
Francesco Vignarca, coordinatore della Rete Disarmo. 'Il governo olandese
ha deciso di bloccare gli aiuti al Pakistan in quanto considera la
proclamazione dello stato di emergenza una sorta di colpo di stato' -
sottolinea Vignarca.

Alla luce della legge italiana - che vieta le esportazioni di armi ai
'paesi in stato di conflitto' e 'i cui Governi siano responsabili di
accertate violazioni da parte ONU, UE e Consiglio d'Europa' -  appare
comunque singolare che il Pakistan, retto dal regime del generale
Musharraf giunto al potere nel 1999 con un golpe militare, sia diventato
nell'ultimo quinquennio uno dei principali acquirenti di armi italiane.

'Secondo i dati ufficiali della Presidenza del Consiglio nel 2006 sono
state consegnate a Islamabad armi per quasi 40 milioni di euro e sono
state autorizzate vendite per 23 milioni di euro, relativi a
componentistica aerea, navale e terrestre, nonche' forniture di servizi
militari per 5 milioni di euro. Nel 2005 sono state autorizzate vendite
per oltre 50 milioni di euro per sistemi di direzione di tiro per veicoli
blindati e consegne pari a 13 milioni di euro' - evidenzia Maurizio
Simoncelli di Archivio Disarmo, aderente alla Rete Disarmo. 'In
particolare l'Italia ha venduto al Pakistan i radar aerei per i Mirage che
possono essere utilizzati anche per trasportare armamenti atomici' -
aggiunge lo studioso di temi militari.

Il Pakistan, inoltre, e' una potenza atomica non dichiarata in spregio del
diritto internazionale. 'Islamabad e' dotata di ben 60 testate nucleari,
realizzate al di fuori del Trattato di Non Proliferazione nucleare (come
anche l'India e Israele), rappresentando un ulteriore motivo di tensione
nell'area' - sottolineano con preoccupazione i ricercatori di Archivio
Disarmo.

Va ricordato, poi, che il Pakistan e' da oltre un decennio in stato di
tensione con l'India per i territori del Kashmir dove - come segnala un
rapporto del Parlamento Europeo del maggio scorso -  il governo di
Islamabad 'non sta tutelando con azioni adeguate i diritti delle liberta'
fondamentali e i diritti delle donne, dei bambini e delle minoranze'.
L'ultimo rapporto di Amnesty International evidenzia inoltre per quanto
riguarda il Pakistan 'detenzioni arbitrarie e sparizioni forzate', 'uso
eccessivo della forza e uccisioni illegali avvenute nella completa
impunita'', 'mancata protezione delle minoranze', violenza sulle donne
vittime di 'delitti d'onore' e il perdurare della pena di morte.

'Una situazione ulteriormente peggiorata dalla dichiarazione dello stato
d'emergenza, il 3 novembre, che ha determinato centinaia di arresti
arbitrari e colpito duramente la comunita' locale degli attivisti per i
diritti umani' - ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce della Sezione
Italiana di Amnesty International.

'Nonostante le recenti Relazioni del Ministeri degli Esteri segnalino un
'cauto alleggerimento' delle 'rigide restrizioni applicate in passato
verso India e Pakistan', le esportazioni di armi italiane verso Islamabad
sono in costante incremento fin dal 2000 e, con oltre 210 milioni di euro
di autorizzazioni e 175 milioni di consegne, il regime del generale
Musharraf e' diventato uno dei dieci principali clienti dell'industria
militare italiana degli ultimi anni' - aggiunge Giorgio Beretta che per
l'Osservatorio sul commercio di armi (Os.C.Ar. di Ires Toscana) ha svolto
un'analisi sull'esportazione quindicennale di armi italiane.

Infine va aggiunto che il Pakistan e' un importante cliente dell'industria
bellica italiana anche in altri settori: secondo le analisi di Archivio
Disarmo nel solo 2005 ha acquistato una mole significativa di armi piccole
e leggere ad uso civile dall'Italia per 3,8 milioni di euro di cui la
quasi totalita' pistole, mentre negli anni precedenti (tra il 1999 e il
2003) aveva acquistato armi piccole e leggere per 3,4 milioni di euro.
Nella situazione attuale vi e' il grave rischio che le forniture di armi
piccole e leggere contribuiscano direttamente alle violazioni dei diritti
umani e delle liberta' fondamentali in atto. E' quindi indispensabile un
forte segnale di responsabilita' al Governo, dal quale attendiamo inoltre
una risposta in merito alla nostra precedente richiesta di sospensione di
vendite di armi alla Turchia (vedi a riguardo il comunicato di Rete
Disarmo dello scorso 5 novembre
http://www.disarmo.org/rete/articles/art_23872.html)

FINE DEL COMUNICATO Roma, 15 novembre 2007

RIFERIMENTI TECNICI E DI REPERIMENTO FONTI

Relazione del Parlamento Europeo sul Pakistan:
http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+REPORT+A6-2007-0158+0+DOC+XML+V0//IT

Presentazione del Rapporto e dati salienti:
http://www.europarl.europa.eu/news/public/focus_page/008-6828-141-05-21-901-20070521FCS06814-21-05-2007-2007/default_p001c005_it.htm

Dal Rapporto 2007 di Amnesty International: sul Pakistan:
http://www.amnesty.it/pressroom/ra2007/pakistan.html?page=ra2007

Appello a Musharraf di Amnesty International
http://www.amnesty.it/appelli/appelli/Pakistan_Musharraf

Azione Urgente in favore di giornalisti e difensori dei diritti umani (da
Amnesty Italia)
http://www.amnesty.it/appelli/azioni_urgenti/Pakistan?page=azioni_urgenti

Le Relazioni della Presidenza del Consiglio sull'esportazione di armi
italiane:
Dal 2001 al 2004:
http://www.senato.it/static/bgt/listadocumenti/index64c5.html

Dal 2005 al 2006:
http://www.senato.it/static/bgt/listadocumenti/index5f54.html

I dati Archivio Disarmo sull'import/export di armamenti italiano si
trovano al sito
www.disarmonline.it

I dati SIPRI sull'import/export di armamenti
http://armstrade.sipri.org/

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it







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