DISERZIONE e RESISTENZA: due lettere dai soldati americani a Vicenza, all'Italia



Le lettere che seguono sono state scritte da

CHRIS CAPPS-SCHUBERT
veterano della guerra in Iraq e disertore

e

JAMES CIRCELLO
movimento di resistenza tra
i militari (GI Resistance movement)

sono rivolte a Vicenza, a tutte le donne e gli uomini italiani.
Vi prego di diffondere.
Doriana Goracci

http://reset.netsons.org/modules/news/article.php?storyid=912
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Ottobre 2007
Saluto ancora una volta la popolazione di Vicenza. Ritorno tra voi felice
di sapere che esistono soldati con una coscienza morale anche qui a
Vicenza. Si tratta della prova assoluta che non tutti rientrano nello
stereotipo del killer a sangue freddo che alcuni di noi abbiamo in mente
quando pensiamo ai soldati. Come alcuni di voi avranno già sentito, la
scorsa primavera due soldati se ne sono andati da Vicenza e attualmente
si trovano negli Stati Uniti, dove sono definiti “allontanatisi senza
permesso” dalle autorità militari, in modo simile alla mia situazione in
passato. Attendono il momento il momento giusto per consegnarsi alle
autorità e rischiare un periodo in carcere, una realtà che preferiscono
affrontare come alternativa alla possibilità di trovarsi inviati in
Afghanistan. Ho inviato ad entrambi dei messaggi, e insieme hanno
dichiarato la volontà di aprire una corrispondenza con il movimento No
Dal Molin. Ritorno a Vicenza per dirvi che questi soldati non sono gli
unici tra i loro commilitoni a provare una forte opposizione alla
guerra, sono semplicemente coloro che fino ad ora hanno il coraggio e la
coscienza di agire di conseguenza, Essi rappresentano soltanto la punta
dell’iceberg e sono solo gli esempi più estremi del risentimento nei
confronti di questa guerra che si è diffusa all’’interno delle stesse
forze armate. Perfino quelle persone all’interno del mio reparto che
erano contrari alla mia presa di posizione e alla mia attività attuale
comunque provano una forte opposizione questa guerra. Sono felice di
trovarmi di nuovo qui tra persone che disapprovano questa guerra e le
ricadute che ci saranno nella vostra comunità. Spero che da qui a poco
assisteremo alla fine dell’espansione delle operazioni militari
statunitensi a Vicenza, e anche in Iraq e in Afghanistan.
Vi ringrazio,
Chris Capps


Agli uomini e alle donne della comunità di Vicenza, a tutti i gruppi che
appoggiano il movimento No Dal Molin, oltre a tutti gli Italiani, gli
Americani e le persone del mondo che lottano unite contro il militarismo
e l’imperialismo degli Stati Uniti:
Il mio nome è James Circello. Ero nello fanteria aviotrasportata degli
Stati Uniti. Ho prestato servizio con gli stessi uomini e donne che
inondano le strade delle vostre città ogni giorno.
Come rappresentante dell’America, mi sono sentito fortemente imbarazzato
quando ho visto girovagare centinaia di Americani ubriachi per le strade
di Vicenza e nei dintorni.
Ho tratto ispirazione dalla gente italiana che ho visto organizzarsi e
scendere in piazza. Pronti a scioperare pressocchè ogni settimana per i
diritti dei lavoratori. Non tanto tempo fa ho assistito a migliaia e
migliaia di manifestanti riempire le strade di Vicenza per mandare un
messaggio ai politici italiani e americani e ai leader militari, un
messaggio contro l’acquisto e l’utilizzo della base Dal Molin da parte
degli Americani. Parliamoci chiaro, questa base verrà usata per
perpetuare la guerra, per continuare a occupare il Medio Oriente, e mi
congratulo con la gente europea e del mondo che ha opposto la forza
della verità alla forza del potere, per alzarsi in piedi e dire no.
Attualmente sono negli USA ma solidale con la vostra lotta e vorrei poter
esser con voi nelle strade.

Proprio in questo momento sto vivendo personalmente questa stessa lotta.
Una lotta che è cominciata quasi sei anni fa, quando mi sono arruolato
nelle forze armate americane. Sembravo un ingenuo di soli 23 anni quando
mi sono arruolato, ma mi sono ben presto reso conto che qualcosa non
andava nell’ America e nella costante necessità di costringere altri
popoli a piegarsi al nostro volere e alle nostre esigenze.

Oggi come negli anni passati l’America necessita petrolio. Questo
costante bisogno alimenta e guida la nostra economia, portando le
famiglie al lavoro, i bambini a scuola e gli eserciti alle terre
innocenti.
Questo è il motivo per cui gli Americani continuano ad occupare le terre
dei poveri del Medio Oriente: instaurando governi fantoccio ed emanando
costituzioni prefabbricate. Non è questo il paese per cui mi sono
arruolato volontariamente per la difesa. L’America non è il paese per
cui voglio dare la mia vita. I pochi al potere si arricchiscono sulle
spalle di tanti.
E quei tanti sono i poveri.
Vi chiedo, se pensate agli Americani non ci identificate con George W.
Bush o Dick Cheney. Questi non hanno l’appoggio della gente, e non ce
l’ha neanche il Congresso che continua a consolidare e appoggiare questa
Guerra al Terrorismo.
Abbiamo fatto tutto quello che potevamo per pronunciarci contro questa
guerra. A volte si fa orecchie da mercante. Altre il tutto viene
riportato in modo inappropriato dai Media, che continuano a supportare
questa strategia. Altre volte ancora sembra che non si possa far nulla
per fermare questa occupazione illegale e immorale del Medio Oriente. Ci
sono piccole vittorie, ma niente che abbia fatto svegliare gli
Americani. A oggi, la maggior parte degli Americani vuole che le truppe
ritornino a casa subito. Circa il 75% degli Americani si oppone alla
guerra, si tratta di circa 200 – 220 milioni di persone.
Sebbene vi siano 200 milioni contro la guerra è estremamente difficile
mobilitare 100 mila persone per marciare sul Campidoglio in un fine
settimana. Gli Americani sono stanchi. Abbiamo accumulato questa
stanchezza attraverso i pessimi stipendi e la mancanza di cure sanitarie
per milioni di lavoratori. Ci sono persone che devono fare due o tre
lavori per rimanere a galla.
Altre che non ce l’hanno fatta quando gli uragani Katrina e Rita hanno
distrutto New Orleans e la costa sud degli Stati Uniti. Americani senza
tetto. Rifugiati. Mentre le compagnie assicurative traggono profitto.
Ancora una volta il Governo ha tradito la fiducia del suo popolo. E
ancora una volta sono i poveri che soffrono e muoiono.
A tutt’oggi si può notare appena qualche miglioramento da cui tuttavia
sono rimaste completamente escluse alcune comunità. Lo so perché sono
stato lì fino a pochi mesi prima. Ho visto il disastro che rimane lì
ancora oggi.

Dov’è il nostro Governo?

Continuano a fare la guerra ai poveri dell’America e ai poveri del mondo.
La vera ragione per cui sto scrivendo questa lettera è informarvi tutti
pubblicamente che al momento si sta affermando una resistenza
all’interno delle forze armate statunitensi. Non è ancora grande quanto
il Vietnam, ma sta crescendo. Migliaia di soldati Americani si stanno
rifiutando di combattere e prendere parte a queste occupazioni. Migliaia
si allontanano senza permesso (AWOL – Absent without leave). Molti
fuggono in altri paesi, come Canada e Europa. Questi soldati hanno
bisogno del vostro appoggio. Hanno bisogno di tutto l’appoggio possibile
dall’Europa. Si tratta di una questione fondamentale occultata dai
Media.

Io stesso chiedo il vostro appoggio, da persona che ha deciso di non
restare impalato di fronte all’Impero Americano e di opporsi. Per
ribadirgli che mi rifiuto di combattere e fare la guerra contro i poveri
e gli innocenti nel Medio Oriente, solo perché i loro paesi hanno il
petrolio e il colore della loro pelle e la loro religione è diversa
dalla mia.

Il regime di Bush non può parlare a nome del popolo Americano.

Io sono stato un sergente nella 173esima brigata aerotrasportata e dal 10
Aprile 2007 mi sono allontanato senza permesso (AWOL) dalla Caserma
Ederle. Da allora ho partecipato a molte manifestazioni, conferenze e ho
fatto molte interviste pronunciandomi contro l’occupazione. Continuo a
girare il Paese per dare il mio supporto al movimento di resistenza tra
i militari (GI Resistance movement). Per parlare con la gente dei
crimini che si stanno compiendo in Iraq. Per parlare con i ragazzini che
hanno intenzione di arruolarsi e spiegare a loro come sarebbe
esattamente la loro vita.

La guerra in Iraq è una guerra di aggressione, sotto lo slogan “Non
dimenticheremo mai”; la famosa dichiarazione dell’11 Settembre 2001.
Bene, ho qualcosa da dire alla gente del mondo e alla gente di questa
amministrazione, così come ai membri del Congresso Americano:

Non dimenticheremo mai. Assolutamente.
Non dimenticheremo mai che gli uomini che hanno dirottato quegli aerei
l’11 Settembre 2001 non erano Iracheni.
Non dimenticheremo mai che l’Iraq non aveva armi di distruzione di massa
quando noi li abbiamo invasi.
Non dimenticheremo mai che quelle armi di distruzione di massa che l’Iraq
effettivamente aveva anni prima, gli erano state vendute dal Governo
Americano.
Non dimenticheremo mai i milioni di Iracheni: uomini, donne e bambini che
hanno sofferto a causa della dittatura di Saddam Hussein, la Guerra
Iraq-Iran, la Guerra del Golfo, l’Uranio impoverito, anni di sanzioni
illegali, la strategia “Shock and Awe” (terrore e sgomento), la
“liberazione” dai tiranni, tutto questo solo per trovare un altro
tiranno che lo sostituisca.
Non dimenticheremo mai 2 milioni di Iracheni: uomini, donne e bambini
oggi profughi nel loro stesso paese.
Non dimenticheremo mai 1,5 milioni di rifugiati in Siria, 775 mila
rifugiati in Giordania e circa 200 mila rifugiati in Egitto.
Non dimenticheremo mai 1 milione di morti Iracheni: uomini, donne e
bambini dal Marzo del 2003.
Non dimenticheremo mai i circa 100 mila Iracheni fuggiti dal paese ogni
mese dal Marzo del 2003.
Non dimenticheremo mai vedove, vedovi e orfani di questi morti.
Non dimenticheremo mai gli effetti dell’Uranio impoverito delle munizioni
Americane che hanno ricoperto i paesi del Medio Oriente.
Non dimenticheremo mai l’aumento del tasso di mortalità infantile. Le
fogne a cielo aperto. La violenza settaria che non si è mai vista in
Iraq prima che noi insediassimo un Governo filoamericano.
Non dimenticheremo mai la distruzione “Shock and Awe” che ha distrutto
tutte le infrastrutture Irachene.
Non dimenticheremo mai Abu Ghraib.
Non dimenticheremo mai gli uomini e le donne scomparse a Guantanamo e le
altre carceri segrete americane.
Non dimenticheremo mai gli Iracheni che quotidianamente vengono freddati
da stanchi adolescenti americani ai posti di blocco stradali.
Non dimenticheremo mai i suoni di IED (dispositivi esplosivi
improvvisati) diretti non ai soldati americani ma bensì alla politica
americana.
Non dimenticheremo mai le donne e i bambini colpiti indiscriminatamente
dopo un’esplosione IED perché stavano lavorando negli orti, e che
spaventati hanno iniziato a correre.

Non dimenticheremo mai che la Guerra è di fatto Terrorismo. E l’America è
il più grande promotore del terrorismo.
Non dimenticheremo mai che gli uomini, le donne e i bambini del Medio
Oriente possono essere dello stesso colore di Saddam Hussein, ma non
hanno la sua faccia. Loro non sono lui. Loro non meritano quello che
hanno dovuto subire.

Non so cosa succederà quando mi consegnerò alla polizia, ma accetterò
serenamente qualunque conseguenza.
Non chiedo Congedo Onorevole dal Governo e dall’Esercito che non sono
loro stessi onorevoli. Dunque vi chiedo ancora una volta di stare dalla
parte di questi Uomini e Donne Americani che rifiutano l’occupazione e
la guerra.
E che voi siate con me.

Con voi nella lotta,
James Circello