Voglia di colonnelli e pathos



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Altro che A-patia!
La Grecia ha votato. Sono stata ad Atene a maggio del 2006 per il SFE, da
allora nel paese primo fra quelli che meno leggono libri e quotidiani (noi
secondi), si sono susseguite nell'assoluto silenzio dei media,
manifestazioni scioperi e proteste degli studenti e docenti che hanno
avuto
la loro massima repressione ai primi di marzo del 2007 quando in migliaia
si
sono riversati nelle strade di Atene per manifestare contro la controversa
riforma dell'istruzione universitaria voluta da Kostas Karamanlis e dal
governo di destra targato "Nea Demokratìa". La legge fù approvata in
Parlamento grazie anche all'appoggio del maggior partito di opposizione,
quello dei socialisti di Giorgos Papandreou, "PASOK". Quello
dell'istruzione universitaria greca, è un problema che si trascina da
diversi anni come la carenza dei posti, le politiche di selezione,la
svalutazione dei titoli di studio e la trasformazione delle università in
istituzioni yes-profit. E a queste agitazioni sociali si risponde con
"azioni all'interno della legalità", compreso il fuoco aperto con
pallottole
di gomma. "Il fiume non torna indietro" fù il motto adottato dagli
studenti
dal maggio dell'anno scorso, per ribadire che le dimostrazioni non si
sarebbero fermate ma anzi aumentate.Gli stessi che dissero:"Le Olimpiadi
sono solo mazzette, doping e cemento". Gli stessi "Giochi"con cui molti
europei hanno "visto" la Grecia. La Grecia che può annoverare circa 250
morti all'anno nelle carceri. Era la fine di agosto scorso quando a
Salonicco esplose la guerriglia urbana per la morte di un giovane
nigeriano
con i documenti in regola, ma la borsa piena di cd pirata, Tony Onuoha
cadde da un balcone ma familiari e amici dissero che cercava di fuggire ai
poliziotti in borghese che lo inseguivano. Nello stesso marzo, l'8 marzo
del
2007 si marciava a Milano a dire NO VATican! e ci fù il via libera alla
Camera sull’Afghanistan, venne votato il rifinanziamento delle misisoni
militari in Afghanstan.
Ma torniamo alle elezioni. La Federazione degli Anarchici della Grecia
Occidentale metteva in guardia nel 2005 dalle "formazioni politiche
reazionarie che sfruttano il malcontento sociale prodotto dal deperimento
del modello costituzionale attuale, mentre cercano quella influenza
necessaria per diffondere la violenza contro tutto ciò che è diversa dalla
loro percezione antisociale e deviante". Si opponevano all'incontro
paventato di organizzazioni nazionaliste e fasciste di tutta Europa,
dicevano che: "oggi in Grecia, siamo testimoni di una rinascita
dell'ideologia nazionalistica e di destra, la cui espressione è
principalmente da vedersi nel partito "Laikos Orthodoxos Synagermos"
(LAOS -
Adunata popolare ortodossa) di Karatzaferis e nei diversi gruppuscoli
fascisti degli ultrà. Gli anarchici greci sono malvisti e temuti, si sa
anche questo.
Ma il Laos, l'estrema destra di George Karatzaferis, movimento Ortodosso
popolare, sull'onda della rabbia per i mancati soccorsi contro gli
incendi
nel Peloponneso, ce l'ha fatta, entra in Parlamento,ha superato la soglia
del 3%.Atene ladrona, chissa se diranno anche loro così...
Dopo 26 anni (e dopo la fine del regime dei colonnelli), è la prima volta
che i neofascisti tornano a essere rappresentati. L'ambasciatore USA ad
Atene Phillips Talbot disapprovò il complotto militare affermando che esso
rappresentava uno stupro alla democrazia al che il responsabile della CIA
ad
Atene, Jack Maury, rispose" come è possibile stuprare una prostituta?"
Nel 1968 avevo 18 anni, ebbi tutto il tempo per conoscere e amare la
Grecia, che dal '67 fino al '74 visse la dittatura, leggevamo allora noi
donne, Oriana Fallaci.
La stessa signora che tuonò e buttò ogni genere di discredito e odio
razzista sul movimento che a Firenze nel 2002 si radunò nuovamente per il
Social forum Europeo.Quanti compagni greci vedemmo allora...
Ce l'ha fatta anche la coalizione di sinistra Synaspismos guidata da
Alekos
Alavanos, sembra l'unica a parlare dei problemi dell'ambiente in un
Paese
privo di catasto forestale.
Apprendo anche da un articolo del 24 ore, una delle tante interessanti
analogie con l'Italia, vale a dire che i roghi hanno bruciato non solo
boschi e villaggi ma anche le notizie infatti, a sei mesi dalla scoperta,
si occulta che la vendita di obbligazioni a prezzi gonfiati a fondi
pensione statali è stata provata dalle rivelazioni dell'Unità greca
contro
il riciclaggio che ha provato il pagamento a prestanomi di forti
commissioni
(l'8 per cento) nell'affaire dei bond.
Ma accordi l'Italia riesce a farne, l'Edison solo un mese fà ha ottenuto
un nuovo gasdotto che ci porterà gas naturale dalla Grecia e dalla
Turchia.
Solo pochi giorni fà l'enorme tragedia degli incendi venne definita "Una
catastrofe biblica", aveva ucciso in pochi giorni più di 60 persone in
Grecia e anche il nostro ministro italiano dell'Ambiente, Alfonso
Pecoraro
Scanio, disse che bisognava mettere a punto una strategia europea contro i
roghi.Per ora i nostri amministratori-sceriffi hanno messo a punto altre
"sicurezze", ci sono state altre priorità...
Gli incendi dunque sembrano essere spenti, rimane solo quel fil di fumo...
"Un bel dì vedremo levarsi un fil di fumo là sull'estremo confin del
mare."
cantava splendidamente Maria Callas nella Madama Butterfly di Puccini, lei
che sento e risento, lei Casta Diva, quella Dea a cui si chiede di
spargere
in Terra quella Pace che regna in Cielo, perchè per ora quel fil di fumo è
solo foriero di rovine.

Doriana Goracci

http://it.youtube.com/watch?v=jTXE36Lr-lc&mode=related&search=
Maria Callas canta un bel dì vedremo...

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