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appello x il 9 al PRC- lettera aperta a Nando Simeone
- Subject: appello x il 9 al PRC- lettera aperta a Nando Simeone
- From: "Doriana Goracci" <doriana at inventati.org>
- Date: Wed, 06 Jun 2007 16:47:02 +0000
- Bounce-to: "Doriana Goracci" <doriana at inventati.org>
In data 6/6/2007, "Nando Simeone" <n.simeone at provincia.roma.it> ha scritto: Vi giro l' appello per la manifestazione del 9 giugno a Piazza Esedra ore 15.00 rivolto agli iscritti del PRC. Nando Simeone ______________________________________________ Carissimo Nando, sto per inoltrare l'appello che hai appena inviato con questa lettera aperta a te e anche ad altre/i. L'appello chiarisce ancor più il sentire e il fare di Sinistra Critica. Voi parte, vicini, ancora dentro al Prc e lontani come non mai dallo stesso, siete le contraddizioni viventi della politica per me incomprensibili nei fatti, assai più comprensibili magari emotivamente. Ma questo non interessa a nessuno. Vedi, oggi mi è stata inoltrata un'altra mail, che aveva per oggetto le gelide dichiarazioni di Titti de Simone che non è una simpatizzante di Rifondazione, è come ben sai la capogruppo della stessa in Commissione Cultura. Il tenore e il tono è devastante, come la cultura (?) politica di cui ci stiamo pascendo in questi anni. Confusi? No, i termini sono chiari. Almeno loro , lei, non dicono che staranno da tutte e due le parti, mostrando un dono di ubiquità che ha del miracoloso di questi tempi. Schizofrenici diventano gli obiettivi. La stessa Titti De Simone, ha lanciato una campagna contro l'omofobia nelle scuole, era il 15 maggio. Il 25 maggio dalle colonne di Liberazione, sempre lei,ringrazia Napolitano che a Firenze ha attenuato il pasticcio di Rosy Bindi, e cura l'avvio del Gay Pride. Se non fosse per questa intervista, il mondo femminista è rientrato nel silenzio, non ha occhi nè orecchie nè bocca per esprimere adesioni o qualcosa di "genere" su questo 9 giugno a Roma, si sa le donne non possono far tutto. Ma c'è invece chi è attento alle donne, sensibile ai loro problemi. Ti spiego meglio: ci sono donne e uomini impegnati a Bologna per un'incontro nazionale,toh! il 9 giugno. Stefano Ciccone ha curato attentamente questa data, dal titolo "Differenti voci maschili per costruire relazioni di libertà". Ti allego l'intervista alla stampa della Onorevole, che non ha avuto tempo per discutere la piattaforma della manifestazione ed è impegnata il 9 giugno fuori Roma. Che sia a Bologna? Ciao, ti abbraccio lo farò realmente con tante e tanti il 9 a Roma in piazza della Repubblica alle 15 Doriana Goracci ___________________________________________________________- Dalle agenzie FOCUS/PARLAMENTO. DI SALVO: SD NON ADERISCE SIT-IN DIREI A BUSH DI ABBANDONARE SCUDO SPAZIALE E RISPETTARE KYOTO (DIRE) Roma, 5 giu. - "Non c'e' un'adesione di Sinistra democratica al sit-in di Piazza del Popolo, parteciperanno singoli parlamentari che aderiscono in modo personale". Cosi' Titti Di Salvo, capogruppo di Sd alla Camera, a proposito della manifestazione organizzata sabato prossimo da Pdci, Prc, Fiom, Arci in occasione della visita del presidente degli Stati Uniti George W. Bush a Roma. "Non c'e' stato tempo per discutere la piattaforma della manifestazione- sostiene- e' stata definita troppo rapidamente e noi eravamo preoccupati che gli obiettivi e i temi fossero relativi a Bush e alla sua politica e stera. Vogliamo discutere dei nuovi nodi, non solo del passato". Titti Di Salvo non ci sara' perche' impegnata fuori Roma, ma ci tiene a spiegare che "l'adesione singola testimonia la condivisione dei temi pacifisti con le associazioni presenti al sit-in e comunque saremo in tanti. Mussi sara' presente? Non credo". La capogruppo di Sd non vede "problemi di ordine pubblico, penso non succedera' nulla. Ognuno e' libero di manifestare ma certo noi non condividiamo niente dei temi del corteo degli autonomi, non mi piace neanche l'approccio che hanno". E l'ex sindacalista, ora deputata, Di Salvo pero' un paio di cose al presidente Bush gliele vorrebbe dire: "l'Italia deve dire no allo scudo spaziale perche' va nella direzione del riarmo e poi- conclude- gli chiederei concrete politiche sul clima e il rispetto del protocollo di Kyoto". ______________________________________________________ Appello ai Circoli, ai militanti e ai simpatizzanti del Prc Il 9 giugno tutti/e in corteo da p.za della Repubblica a p.za Navona Contro la guerra globale e permanente di Bush. Contro l’interventismo militare del Governo Prodi. Sabato 9 giugno il protagonista numero uno della guerra globale permanente che sconvolge il mondo da ormai 6 anni sarà ricevuto in pompa magna dal Governo italiano. Come avvenne nel 2004 – quando al Governo c’era Silvio Berlusconi – come dirigenti della federazione romana del Prc aderenti all’Associazione Sinistra Critica abbiamo da subito promosso insieme a tante altre strutture politiche e sociali un appello per un corteo nazionale a Roma contro Bush e contro le politiche militariste del Governo italiano. Di fronte a questo appello la maggioranza del Prc ha deciso invece di convocare un concerto in un’altra piazza, di fatto eliminando dalla piattaforma qualsiasi riferimento critico al Governo Prodi. A noi questa è sembrata fin da subito una forte contraddizione dovuta alla subordinazione al Governo del nostro partito, e in particolare al sostegno nel voto parlamentare della missione in Afghanistan. Nell’ultimo Comitato politico federale siamo stati invece duramente attaccati – fino alla ventilata minaccia di espulsione – a partire dalla relazione del segretario Smeriglio. Relazione in cui ha sostenuto che il corteo di Piazza della Repubblica più che una manifestazione contro Bush fosse – citiamo testualmente – “una prova del nove del blocco della cosiddetta opposizione sociale contro il Governo, anzi contro la sinistra, anzi contro il Prc”. Le numerosissime adesioni che stanno arrivando al corteo del 9 da parte di circoli del Prc, di associazioni aderenti a Sinistra Europea (a Roma quella significativa di Riva sinistra) e addirittura – insieme al Network delle comunità in movimento – del Coordinamento nazionale dei Giovani Comunisti, segnalano quanto tale interpretazione fosse lontana dalla realtà. A noi pare che il problema di questa divisione rimane purtroppo tutto politico. Il problema sono i contenuti, la piattaforma. Continua infatti a non sembrarci possibile manifestare contro la guerra senza contestare la presenza dei militari italiani nella guerra in Afghanistan, l’aumento delle spese militari del Governo del 13% rispetto allo stesso Governo Berlusconi, gli accordi Italia-Usa sullo scudo missilistico e sulla base militare all’aereoporto Dal Molin di Vicenza. Senza contestare insomma anche le politiche militariste del Governo Prodi. È sulla base di questa piattaforma, e in nome della migliore storia di Rifondazione Comunista – quella di Genova, quella che da sempre, fino ad oggi, aveva partecipato e costruito tutti i cortei contro la guerra “senza se e senza ma”, e che, a Roma in particolare, ha sempre dato un grosso contributo alla riuscita di tutti i momenti più importanti di mobilitazione – che facciamo appello a tutti i circoli, ai militanti e ai simpatizzanti del Prc a partecipare al corteo che sabato 9 giugno sfilerà da Piazza della Repubblica a Piazza Navona. Contro la guerra globale e permanente di Bush. Contro l’interventismo militare del Governo Prodi. Nando Simeone Flavia D’Angeli Danilo Corradi Roberto Rossetti Giulio Calella Paola Doricchi Armando Morgia <-
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