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Regione Lazio e riconversione industriale aziende armamenti
- Subject: Regione Lazio e riconversione industriale aziende armamenti
- From: "carlo cefaloni" <carlo.cefaloni at gmail.com>
- Date: Fri, 1 Jun 2007 09:47:31 +0200
COMUNICATO STAMPA Oltre il granello di sabbia nell'ingranaggio dei fabbricanti di armi Nella definizione del Programma operativo regionale (Por), che contiene il piano di investimenti dei fondi strutturali europei per gli anni 2007-13, il consiglio regionale del Lazio ha approvato la disposizione che esclude dagli incentivi " quelle imprese coinvolte direttamente o indirettamente nella produzione di beni e servizi per armamenti mentre saranno incentivate le imprese che intendono riconvertirsi su settori civili tecnologicamente avanzati". <http://www.regione.lazio.it/web2/contents/bil_prog/>http://www.regione.lazio.it/web2/contents/bil_prog/ Le associazioni del Tavolo della Pace di Roma si rendono disponibili ad accettare la sfida culturale e tecnologica di sostenere i progetti di riconversione industriale delle aziende di armi presenti nella regione. Non si tratta di mettere solo un limite o un divieto oppure di rispondere ad una situazione di crisi aziendale, quanto di agevolare la definizione di precise scelte di politica industriale in grado di salvaguardare e far crescere l'occupazione assieme alla innovazione e alla ricerca. Il rinnovo della struttura di Sviluppo Lazio potrebbe permettere di sperimentare una collaborazione proficua e virtuosa tra società civile e realtà istituzionali per superare la anomalia di un territorio dove si mantiene saldo il livello della produzione di armamenti e stenta a crescere il promettente comparto industriale collegato con le fonti energetiche rinnovabili, pur in presenza di condizioni di mercato favorevoli e di consenso diffuso sulle emergenze ambientali . Il Tavolo Pace di Roma ha pertanto richiesto di trovare il modo, attraverso un tavolo operativo aperto alle parti sociali, in cui rendere effettivo un dialogo e un confronto con gli assessori competenti in tema di scelte di pace e riconversione industriale. Si allega il testo della lettera trasmessa in via diretta all'assessorato al Bilancio della Regione Lazio. 30 maggio 2007 Info stampa: Roma, 28 Maggio 2007 On.le Luigi Nieri Assessore Politiche Bilancio Regione Lazio Dott.ssa Rosanna Bellotti Direttrice Programmazione Economica Regione Lazio p.c. On.le Filiberto Zaratti Assessore Ambiente e Cooperazione internazionale On.le Raffaele Ranucci Assessore Sviluppo economico, Ricerca, Innovazione e Turismo On.le Francesco De Angelis Assessore alla Piccola e Media Impresa, Commercio e Artigianato On.le Alessandra Tibaldi Assessore al Lavoro e pari opportunità On.le Anna Evelina Pizzo Consigliera regionale, membro dell'Ufficio di Presidenza con delega alla partecipazione OGGETTO: Richiesta di tavolo operativo sull'attuazione del Programma operativo regionale (Por) 2007-13 e riconversione industriale delle imprese coinvolte nella produzione di beni e servizi per gli armamenti. Con riferimento alla nostra precedente comunicazione del 27 marzo del corrente anno, salutiamo con vivo compiacimento l'approvazione del 3 aprile 2007 da parte del Consiglio regionale del Lazio, su proposta di questo assessorato al Bilancio, programmazione economico-finanziaria e partecipazione, del Programma operativo regionale (Por), che contiene il piano di investimenti dei fondi strutturali europei per gli anni 2007-13. Notiamo,infatti, come relativamente alla dotazione dell' Asse I (Ricerca, innovazione e rafforzamento della base produttiva) siano escluse letteralmente dagli incentivi "quelle imprese coinvolte direttamente o indirettamente nella produzione di beni e servizi per armamenti mentre saranno incentivate le imprese che intendono riconvertirsi su settori civili tecnologicamente avanzati". Tale impostazione, a nostro giudizio, risponde in maniera adeguata all'ambizione espressa del Por di «costruire politiche economiche, industriali, ambientali, sociali e culturali tra loro correlate e interdipendenti». Siamo inoltre ben consapevoli della sfida che deve affrontare in tema di riconversione una linea di politica industriale che non può ridursi ad una formale e coerente indicazione percepita solo nel suo aspetto inibitorio, ma deve affrontare il nodo strategico decisivo che consiste nella possibilità per le imprese di modificare il "core business" aziendale mantenendo produttività e concorrenzialità a livelli tali da giungere ad un saldo economico-industriale complessivo positivo ( livelli occupazionali e capacità tecnologiche). Riteniamo pertanto di individuare nella collaborazione con le realtà associative sul tema della politica di pace uno di quei "percorsi virtuosi" che l'Assessorato individua tra le finalità nell'adozione del POR per "coniugare sviluppo dell'impresa di qualità, buona occupazione, tutela dell'ambiente e del paesaggio, solidarietà sociale e offerta culturale". Anche in considerazione del rapporto avviato, come Tavolo della Pace, tra movimenti dei cittadini, istituti di ricerca e mondo del lavoro. Siamo disponibili a collaborare per realizzare questo obiettivo così significativo e tale da costituire uno dei pochi casi in cui la cultura della pace riesce a porre le premesse per incidere sul campo delle scelte economiche e finanziarie di una Regione centrale, per tanti motivi, come il Lazio. Per questo vi chiediamo di individuare al più presto, con il concorso delle parti sociali, gli strumenti migliori per agevolare e mettere in pratica le misure del POR competitività non potendo sfuggirci la complessità del lavoro da compiere e la necessità di sostenere con adeguate conoscenze le strategie e le decisioni di medio lungo termine. Tenendo conto, per di più, dei limiti imposti dalla libera concorrenza e dalle direttive comunitarie e quindi dalla necessità di agevolare la conduzione autonoma dei progetti di riconversione e diversificazione da parte delle imprese. Quindi, più che un aspetto marginale e utopico, la questione della riconversione delle aziende di armi rende evidente la fisionomia delle scelte di politica industriale in una Regione dove cresce il fatturato delle aziende legate agli armamenti e non decolla, ad esempio, quello connesso con il comparto industriale collegato con le fonti energetiche rinnovabili, pur in presenza di condizioni di mercato favorevoli e di consenso diffuso sulle emergenze ambientali. Per tutti i motivi esposti, ci sembra opportuno poter individuare un momento di incontro istituzionale in cui gettare le basi per la costituzione di un tavolo operativo chiamato ad operare in tempi adeguati e a rendicontare in maniera costante sul percorso avviato e che non potrà non rapportarsi, crediamo, con "Sviluppo Lazio" intesa come lo strumento di attuazione della programmazione regionale in materia economica e territoriale a cominciare dal suo "Servizio Studi e ricerche" che, per definizione e con risorse pubbliche, "indirizza la sua azione nella produzione di studi ed analisi macroeconomiche, a carattere settoriale e strutturale, sulle variabili principali delle dinamiche finanziarie, produttive ed occupazionali che interessano il Lazio, anche in collegamento con le altre strutture di Sviluppo Lazio e con gli assessorati regionali di riferimento". Con i migliori saluti. NADIA CERVONI Coordinatrice Tavolo Pace/CasaPaceRoma viale Trastevere 66, Roma Riferimento RICCARDO TROISI - Pax Christi Rete Lilliput CARLO CEFALONI - Laboratorio Riconversione industriale Tavolo Pace
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