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NESSUNA DISTANZA: lettera aperta Staff italiano di Emergency
- Subject: NESSUNA DISTANZA: lettera aperta Staff italiano di Emergency
- From: "Doriana Goracci" <doriana at inventati.org>
- Date: Thu, 12 Apr 2007 21:04:56 +0000
- Bounce-to: "Doriana Goracci" <doriana at inventati.org>
Abbraccio tutti coloro che hanno risposto calorosamente - stringendosi intorno ad Emergency - ai Comunicati Stampa inviati. Anche in Sede di Milano e Roma arrivano di continuo mail , telefonate e visite solidali di appoggio e di sostegno. Con questa poniamo invece - in allegato e in evidenza - una lettera aperta dello Staff italiano di Emergeny perché: “ …con la necessità, ormai urgente, di "dire la nostra" dopo le assurde accuse che ci hanno colpito in questi giorni, abbiamo scritto una lettera aperta al Governo italiano… L'abbiamo recapitata poche ore fa e inoltrata ai media… …. "Staff" include tutti noi che ogni giorno lavoriamo per l'esistenza della nostra associazione e che ci riconosciamo nei sentimenti che queste parole esprimono. …Tanti presidi che si svolgeranno in varie parti d'Italia. unendoci a tutti i gruppi sul territorio … fino alla tanto attesa liberazione del nostro amico e collega Rahmatullah Hanefi” Con preghiera d’inoltrare se credete in una corretta informazione, grazie a tutti di cuore M.Gabriella _____________________________________________________ Roma, 12 aprile 2007 On. Romano Prodi Presidente del Consiglio dei Ministri Palazzo Chigi Piazza Colonna 370 00187 ROMA On. Massimo D’Alema Ministro degli Affari Esteri P.le della Farnesina 1 00194 ROMA Nessuna distanza Lettera aperta dello staff italiano di Emergency al Governo italiano Noi collaboratori italiani di Emergency ci sentiamo direttamente lesi, nella nostra dignità professionale ed umana, dalle aggressioni che provengono da membri influenti delle Istituzioni afgane e dall'inquietante reticenza di quelle italiane. Consideriamo gravissimo che il nostro Governo non abbia immediatamente smentito le infamanti illazioni che descrivono Emergency come fiancheggiatrice di terroristi e di Al-Qaeda. Accuse non confutate nella relazione odierna del Ministro degli Esteri alla Camera dei Deputati. Lo sdegno è rivolto anche agli esponenti della maggioranza e dell'opposizione (nostr rappresentanti) nonché a quei mezzi di informazione che in questi giorni vergognosamente hanno indirizzato specifiche ed infondate accuse contro di noi ed il nostro lavoro. Questo, in qualunque parte del mondo si svolga, è finalizzato insieme a quello di medici ed infermieri, alla cura quotidiana di tutte le vittime delle guerre e delle violenze terroristiche. Nel caso di Emergency, accusando l'Associazione si accusano tutte le singole persone che con essa collaborano. Al nostro collega Rahmatullah, a tutti i nostri colleghi in Afghanistan, a tutti gli afgani che in questi anni abbiamo conosciuto e che ci hanno conosciuto esprimiamo la nostra solidarietà: nessuna distanza potrà alterare questo legame affettivo e professionale. Noi, da cittadini italiani, chiediamo al nostro Governo se, in quanto collaboratori di Emergency, ci ritenga "fiancheggiatori di terroristi". Lo staff italiano di Emergency ONG/Onlus
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