Il decreto di rifinanziamento delle missioni all’estero



Il decreto di rifinanziamento delle missioni all’estero

Roma, 26 gennaio - Circa 350 milioni di euro per la prosecuzione per tutto il 2007 della missione militare italiana in Afghanistan, per attività di cooperazione allo sviluppo e altri interventi: è la somma stanziata dal governo con il decreto legge varato la scorsa notte, che rifinanzia tutte le missioni 'fuori area' con una somma complessiva di poco più di un miliardi di euro.

Afghanistan - Trenta milioni sono destinati ad attività di cooperazione che puntano "ad assicurare il miglioramento delle condizioni di vita della popolazione", mentre per interventi o acquisti urgenti i comandanti dei contingenti militari possono fare affidamento su uno stanziamento massimo di altri sette milioni. Circa 128 mila euro andranno per organizzare la Conferenza di Roma sulla giustizia in Afghanistan, mentre il grosso della somma - oltre 310 milioni di euro, per tutto il 2007 - riguarda la proroga della partecipazione dei soldati italiani alla missione della Nato Isaf. Due milioni e mezzo di euro, inoltre, sono destinati a finanziare l'attività di addestramento di agenti doganali da parte della Guardia di Finanza, mentre 200 mila euro per corsi di arabo per il personale impiegato non solo in Afghanistan, ma anche in altre missioni.

Iraq - Il contingente militare è tornato a casa, ma gli interventi civili in Iraq continuano: il decreto stanzia infatti 30 milioni di euro "per la prosecuzione della missione umanitaria, di stabilizzazione e di ricostruzione", con l'attuazione di interventi "concordati con il governo iracheno" su vari fronti: dalla sanità all'istruzione, dalle infrastrutture alla pubblica amministrazione. Circa dieci milioni di euro sono poi destinati alla proroga della partecipazione di militari italiani alle attività di addestramento di soldati e poliziotti iracheni.

Libano - Per il rifinanziamento della più recente missione militare italiana (Unifil) il governo ha autorizzato la spesa di 386 milioni 680 mila euro. E' la somma più consistente contenuta nel decreto, alla quale si devono aggiungere 30 milioni per interventi di cooperazione, un milione per eventuali misure urgenti, 300 mila euro per la cessione alle forze armate libanesi di "rilevatori di ordigni esplosivi".

Balcani - Per la missione dei carabinieri Msu in Kosovo e quelle Joint Enterprise nell'area balcanica e Albania 2 sono stati stanziati quasi 144 milioni di euro. Circa 30 milioni vanno poi al rifinanziamento (ma fino al 30 giugno 2007) della partecipazione alla missione dell'Unione europea Althea in Bosnia-Erzegovina. Tre milioni per le attività di assistenza alle forze armate albanesi, un milione e 200 mila per la missione della Polizia (e 192 mila per la Gdf) alla missione dell'Onu Unmik in Kosovo e altrettanti per quella dei carabinieri (Eupm) in Bosnia-Erzegovina. Più in generale, per la proroga di programmi di cooperazione delle forze di polizia italiane in Albania e nei Paesi dell'area balcanica sono stati stanziati quasi otto milioni, mentre un milione vanno ad eventuali interventi urgenti in Kosovo.

Altre missioni - Il decreto stanzia cinque milioni e mezzo per attività di cooperazione in Sudan e dieci milioni per il contributo italiano all'Unione Africana per l'istituzione di una forza internazionale in Somalia. Previsti oltre otto milioni per la prosecuzione della partecipazione alla missione Nato Active Endeavour nel Mediterraneo; 650 mila euro per quella in Darfur (Amis II); 400 mila per la missione della Ue Eupol in Congo. Il decreto stanzia inoltre quasi un milione e mezzo per la missione della Ue a Rafah; altrettanti per quella a Hebron (Tiph2); 62 mila euro per la missione della polizia in Palestina (Eupol Copps) e 270 mila per la Unficyp, la forza di caschi blu a Cipro. Ai militari di tutte le missioni viene applicato il codice penale militare di pace.

Fonte: Ansa