a Montecitorio per Vicenza: lettera a mia sorella



Ciao Da', ...meno male che non sei venuta. Io dai
che insisto con le proposte, scordo che tu ti alzi alle 5 per andare
al lavoro a Roma. Ho sentito i nipoti, uno a studiare che anche lui i
suoi cento chilometri al giorno se li fa e l'altro che a volte dorme
dai miei a Roma per i 30 euro al giorno...
Beh insomma, Roma mi ha sorpreso per il caldo, molto meno per quello
spiazzo dove ci relegano quando si va a Montecitorio. Ho dovuto fare
un giro lungo, la polizia era schierata a Largo Chigi, i giornaletti sul
treno facevano temere, dalla notizia del sit-in senza motivazioni per
carità ,che il bus 116 sarebbe stato forse deviato. Certo la polizia
invadeva le strade adiacenti e quella famosa piazzetta. Non stavamo certo
pigiati, credo che alla festa di mia figlia sabato scorso erano di più,
lì in cantina.
C'erano parlamentari: ho salutato Luisa Morgantini e Lidia Menapace, ho
visto Rizzo e Ferrando, poi non so, dicono che c'era anche Elettra
Deiana ma io mi sono distratta perchè era  arrivata la delegazione
vicentina, sono arrivati con un pullman, tenuto a debita distanza. Sai
mi hanno colpito come quelli della Tav, c'erano anche dei bambini,
avevano delle facce serene, erano  forti dignitosi e chiassosi. Ho
ripensato a noi romani che quando arriviamo ad una manifestazione,
magari anche in una piazza nostra, arriviamo con quelle facce stanche e
stravolte, che sembriamo reduci di un pellegrinaggio ginocchioni.Continuo
a pensare che se ci sdraiassimo in mezzo ad una strada o nelle piazzette
per i sit-in, qualcuno ci noterebbe di più, che tanto mezzi morti
sembriamo. Ho
incontrato anche un'amica comune che si è arrabbiata con me perchè mi
diceva che ridevo anzichè piangere per quanto eravamo pochi, hai voglia a
spiegare che il mio era un riso amaro ma dico perchè prendersela con me,
con tutt* quelli che c'erano. Come al solito parecchi arrivano con
quell'atteggiamento da osservatori internazionali...Delle Donne in Nero
eravamo 4-5 la maggior parte usciva tardi dal lavoro, leggo ora
stamattina che Luisa Morgantini è diventata vicepresidente del PE, spero
sai che questo suo super impegno significhi una nostra partecipazione
più attiva nel locale. Insomma Dani era difficile non incontrare
qualcuno che conosci, ci sentivamo anzi forse è una sensazione mia,
quasi imbarazzati, come se ci avessero scoperto ad un convegno amoroso.
Si è parlato di quello che faremo "vieni il 26 a Manziana che c'è
Giulietto, vieni martedì a Viterbo che c'è Nando, fai qualcosa Doria' al
paese per l'8 marzo, mercoledì c'è il sit in delle Donne in Nero e poi
riunione..." allora mi sono ricordata che mercoledì c'è anche
l'appuntamento con l'Anpec, i pensionati-esodati della Banca Intesa.
Io pensionata, eh si a volte me ne scordo, scordo che gli altri non lo
sono ancora, i nostri figli non lo saranno mai. Ho saputo che il tuo ex
marito si ritrova per strada a 50 anni che la Ricordi-Feltrinelli ha
chiuso a Verona, non va meglio al marito di Dona nella sua società a
Roma aspettano il taglio americano, è questione di giorni. Alla
chetichella è finita quest'iniziativa ed io ho fatto a tempo a prendere
il treno per tornare, mi sono vista pure un pezzo di un posto al sole,
altrimenti mi raccontavi tu come sto facendo io adesso.Senti oggi quì al
paese, che è diventato anche il tuo, festeggiano Sant' Antonio abate, con
salsicce e vino e l'atroce pesa del maiale, se ti va c'incontriamo
stasera , dai esci anche tu, non fa freddo per niente e magari ci
ubriachiamo noi due astemie, tanto a piedi si ritorna a letto. Scordavo
Da' hanno  deciso lì in piazzetta fronte Montecitorio che il 17
febbraio si va tutti a Vicenza.

Aspetta non mi dire niente, lo so, ci andrò io che non ho niente da fare,
ci sarò anche per te.

Doriana