Fwd: Libano - Anatomia di una bomba



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Le inchieste di Rainews24 a cura di Maurizio Torrealta  presentano un nuovo
documentario

KHIAM SUD DEL LIBANO

ANATOMIA DI UNA BOMBA

Di  Flaviano Masella, Angelo Saso , Maurizio Torrealta

In onda VENERDI   h 9.39 - SABATO h 4.39,   12.09,  21.39 - DOMENICA  h 7.09
; 15.39; 23.439 - LUNEDI h 5.39 ,  17.39 e disponibile sul sito:

http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchieste/09112006_bomba.asp

L’ inchiesta  nasce  dai rilievi sulla radioattività registrati su un
cratere  provocato presumibilmente da una  bomba  Bunker Buster  israeliana
nel paese di Khiam  nel sud del Libano.  I rilievi sono stati  compiuti da 2
professori di Fisica libanesi Mohammad  Ali  Kubaissi e Ibrahim Rachidi. I
dati rilevati, di 700 nanosivert all’ora, mostravano una radioattività
notevolmente maggiore di quella media nella zona (Beiurt 35 nSv/hr).
Successivamente, il 17 Settembre, Ali Kubaissi  ha portato il ricercatore
inglese Dai Williams, dell’organizzazione ambientalista  Green Audit,  nello
stesso luogo a prelevare campioni che  poi sono stati inviati  a Chris Busby
che è consigliere tecnico del comitato di supervisione sull'uranio
impoverito dipendente dal Ministero della Difesa del Governo Britannico.
Questi campioni vengono spediti al  laboratorio nucleare di Harwell, uno dei
piu' autorevoli centri di ricerca del mondo. Il 17 ottobre Harwell comunica
i risultati delle analisi: su 10 campioni, due contengono radioattività.

Il 2 novembre  un altro laboratorio britannico: la Scuola di Scienze
Oceanografiche, conferma il risultato di Harwell: nel cratere di Khiam c'e'
uranio leggermente arricchito. Anche Rainews24 ha portato  un campione
prelevato da Dai Williams ad essere analizzato alla Facoltà di Scienze della
Terra dell’Università di Ferrara e le analisi ancora in corso hanno
individuato una struttura anomala: la superficie del campione è composta da
silicati di alluminio e ferro, elementi normali in un frammento di suolo.
Guardando all'interno si scoprono invece piccolissime bolle nelle quali si
rileva un'alta concentrazione di ferro. Ulteriori analisi chiariranno
l'origine di queste strutture: quello che al momento sembra certo è che non
sono il frutto di un processo naturale.

Di quale arma si tratta? Quale arma lascia  tracce di radiazioni e produce
effetti  così letali e circoscritti?

Il ricercatore Dai Williams è convinto che si tratti di una nuova classe di
armi che utilizza uranio arricchito non attraverso processi di fissione ma
utilizzando nuovi processi fisici tenuti segreti per almeno 20 anni.

Anche il Fisico Emilio del Giudice dell’ Istituto Nazionale di Fisica
Nucleare di Milano arriva alle stesse conclusione: ci sono due possibilità
per spiegare l’origine dell’uranio arricchito  trovato a Khiam:

a)     l’ Uranio era già presente nella struttura della bomba, ma questo non
spiegherebbe razionalmente l’uso di questo materiale che è allo stesso tempo
pericoloso per la sua radioattività e costoso;

b)     ) l’ arricchimento è la conseguenza  dell’utilizzo della bomba, ma
questa seconda possibilità è difficilmente compatibile con gli effetti
conosciuti  delle bombe nucleari convenzionali e implicherebbe  nuove
fenomeni fisici recentemente scoperti. L'esercito israeliano ha negato l'uso
delle armi ad uranio in Libano. Ma come difendersi dai possibili danni
provocati  dall’uranio? Che precauzione  prenderanno i militare dell’Unifil
nella zona e che tipo di analisi sono state fatte per congiurare questi
rischi? Il Documentario affronta direttamente queste domande.




Rainews24 Le Inchieste

By Maurizio Torrealta presents a new documentary

KHIAM SOUTHERN LEBANON

A BOMB’S ANATOMY

By Flaviano Masella, Angelo Saso, Maurizio Torrealta

Aired on FRIDAY at 9.39 AM, SATURDAY at 4.39 AM, 12.09 PM, 9.39 PM, SUNDAY
at 7.09 AM; 3.39 PM; 11.43 PM, MONDAY at  5.39 AM, 5.39 PM is available at:

http://www.rainews24.rai.it/ran24/inchieste/09112006_bomba.asp

The special report was triggered by the radioactivity measurements reported
on a crater probably created by an Israeli Bunker Buster bomb in the village
of Khiam, in southern Lebanon. The measurements were carried out by two
Lebanese professors of physics - Mohammad Ali Kubaissi and Ibrahim Rachidi.
The data - 700 nanosieverts per hour – showed remarkably higher
radiocativity then the average in the area (Beirut = 35 nSv/hr ).
Successivamente, on September 17th, Ali Kubaissi took British researcher Dai
Williams, from the environmentalist organization Green Audit, to the same
site, to take samples that were then submitted to Chris Busby, technical
adisor of the Supervisory Committee on Depleted Uranium, which reports to
the British Ministry of Defense. The samples were tested by Harwell’s
nuclear laboratory, one of the most authoritative research centers in the
world. On October 17th, Harwell disclosed the testing results - two samples
in 10 did contain radioactivity.

On November 2nd, another British lab, The School of Oceanographic Sciences,
confirmed Harwell’s results – the Khiam crater contains slightly enriched
uranium. Rainews24 also took a sample taken by Dai Williams for testing by
the Department of Earth Sciences of the University of Ferrara. The testing -
which is still ongoing - found an anomalous structure: the sample’s surface
includes alluminium and iron silicates, normal elements in a soil fragment.
Yet, looking inside, estremely small bubbles can be found with high
concentration of iron. Further testing will clarify the origin of these
structures: what seems to be certain at the moment is that they are not
caused by a natural process.

What kind of weapon is this? What weapon leaves traces of radiation and
produces such lethal and circumscribed consequences?

Researcher Dai Williams believes this is a new class of weapons using
enriched uranium, not through fission processes but through new physical
processes kept secret for at least 20 years.

Physicist Emilio del Giudice form the National Institute of Nuclear Phisics
came to the same conlcusion: “There are two ways to explain the origin of
the enriched uranium found in Khiam:

About the origin of enriched Uranium there are two possibilities:

1)     this material was present  already in the structure of the bombs, but
I am puzzled  since one should explain the rationale of the use of a
material which is both expensive and dangerous , because of its enhanced
radioactivity, to people handling it , including military personnel  of
Israeli Army.

2)     the enrichment has been the consequence of the use of the bomb; this
possibility is hardly compatible with the known effects of conventional
nuclear weapons and should imply that some newly discovered nuclear
phenomenon could be at work.

The Israeli army denied the use of uranium-based weapons in Lebanon. So, how
can people defend themselves from potential uranium-related harm? What
precautions will the Unifil troops in the area take, and what kind of
testing has been carried out to prevent the risks? The documentary directly
covers those qestions.


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francesco iannuzzelli    francesco at peacelink.org
associazione peacelink   http://www.peacelink.it