La Maddalena, zio Sam e demoni



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16 settembre 2006





La Maddalena e la “Sindrome del Golfo/Balcani/Quirra”. Mefitico regalo dello zio Sam o di oscuri demoni?



“Gli americani non si sono mai riportati a casa l’acqua radioattiva dei loro reattori. L’hanno sempre riversata in mare”. L’intervista rilasciata al giornalista Enrico Porsia (www.amnistia.net) da un sottufficiale della Marina italiana in servizio a La Maddalena ha suscitato reazioni scomposte. Sindaco e sindacati hanno aperto la caccia ai denigratori, minacciano denuncie e risarcimenti miliardari per l’attentato al buon nome dell’Arcipelago, rilanciano la tesi del complotto internazionale. Assicurano che tutto è a posto, l’arcipelago è pulito e i mostri nucleari a stelle e strisce che infestano il mare sardo non contaminano e non hanno mai lasciato traccia di elementi nocivi. Anche il ministro alla Difesa, Arturo Parisi, ha di recente assicurato che la base atomica della US Navy non ha mai causato la minima contaminazione. Tace la Regione Sardegna.





La “Sindrome del Golfo/Balcani/Quirra” che devasta La Maddalena, come le altre zone militari della Sardegna, sarà dunque portata da oscuri demoni o da malvagi UFO?


L’incidenza della sindrome a La Maddalena è descritta, ma non spiegata, dal recente studio svolto da ESA, consorzio temporaneo d’impresa Epidemiologia Ambiente Sviluppo, su incarico della Regione Sardegna. L’indagine quantifica assassinati e infermi ma non offre indizi plausibili sui responsabili.


Non giova fingere d’ignorare il disastro sanitario, non giova fingere d’ignorare che nelle acque antistanti la base statunitense ricercatori indipendenti hanno rilevato torio radioattivo 234, cobalto radioattivo (indagine Greenpeace-Cortellessa), plutonio (indagine Aumento).

Gli agenti patogeni devono essere eliminati, chi ha ucciso e devastato deve essere individuato e deve pagare, il sito deve essere bonificato.

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Ricordiamo dunque alcuni dati su La Maddalena tratti dalla ricerca del consorzio ESA.

LINFOMA NON HODGKIN
(in eccesso anche nelle aree coinvolte dai poligoni di Teulada e del Salto di Quirra)

Uomini + 177,8% mortalità, +147% ricoveri, +131,9% diagnosi principale; Donne + 37% mortalità.

Niente di proccuppante, tutt’altro! Gli scienziati scelti dalla Regione Sardegna spiegano:

“In generale è associato con livelli più alti di stato socioeconomico, con l’urbanizzazione e con miglioramenti diagnostici”. E Conseguenza di eccesso di agi e lussi, dunque. ESA pare dimenticare di avere classificato Teulada e lo spopolato Salto di Quirra tra le zone a maggiore tasso di “deprivazione materiale e sociale”, le cenerentole della deprivilegiata Sardegna. L’associazione lascia interdetti non meno di quella offerta dalle Autorità competenti per spiegare l’elevata concentrazione, 400 volte superiore alla norma, di torio radioattivo 234 rilevata dal CRRIRAD: alghe ingorde di torio “naturale”.





TUMORI AL SISTEMA LINFOEMATOPOIETICO (eccessi anche a Teulada e Quirra)

Uomini + 58% mortalità, + 73,9% ricoveri, +44,5% diagnosi principale.

Dal confronto locale “vengono confermati e rafforzati gli eccessi sui tumori linfoematopoietici”, dall’andamento temporale emerge un aumento costante, si passa da “un eccesso non significativo di + 29% nel 1981-83 a un eccesso significativo di +105% nel 1999-2001” .

Donne + 23,7% mortalità. “I tumori del sistema emolinfatico e il Linfoma Hodgkin mostrano sempre degli eccessi nel ventennio considerato con punte nel periodo 1994-98 (+ 150% e + 123% di eccesso per le due classi di cause)”

Spiegazione: “Una recente rassegna sulle esposizioni professionali conclude che benzene e radiazioni ionizzanti sono i soli fattori di rischio per i tumori del tessuto linfoematopoietico. Tuttavia un simile effetto è stato ipotizzato anche per l’esposizione professionale e non a pesticidi e tinture per capelli, esposizione non professionale a radiazioni ionizzanti ed elettromagnetiche e per l’esposizione residenziale e professionale a TCDD (diossina)”. La realtà concreta porta ad escludere l’associazione a pesticidi e tinture per capelli (i più colpiti sono gli uomini), rimangono le radiazioni. Da dove mai proverranno queste mortali radiazioni?




TUMORE al POLMONE (forti eccessi a Teulada, soprattutto tra le donne, + 115% ricoveri)


Uomini + 43,6% ricoveri tutte diagnosi, +9% diagnosi principale; donne +7% mortalità:


Spiegazione: sconosciuti “fattori di rischio legati indirettamente alla componente ambientale”. Quale?



MELANOMA  (eccessi anche a Teulada tra gli uomini)

Uomini + 335% ricoveri.

Il rapporto recita: “L’esposizione alla luce solare è il principale fattore di rischio, insieme all’uso di contraccettivi e fattori riproduttivi, dietetici e occupazione nell’industria chimica e petrolchimica”. Considerato che La Maddalena non gode della presenza e neanche della vicinanza di industrie petrolchimiche, non gode di una maggiore esposizione alla luce solare rispetto alle altre zone della Sardegna e non risulta che siano in voga particolari regimi dietetici, andando per esclusione, rimangono i contraccettivi, il vecchio, sicuro preservativo, dato che la patologia è stata osservata solo tra gli uomini. La strabiliante associazione, se dimostrata, sarebbe una scoperta da Premio Nobel. Tralasciamo le troppo facili ed esilaranti preconizzazioni delle politiche che le Autorità competenti dovrebbero adottare per dare un taglio ai “patogeni”costumi sessuali degli uomini di La Maddalena e Teulada.



LINFOMA HODGKIN ( in eccesso anche a Teulada)


Eccessi tra le donne nel ventennio 1981-01 con punte nel periodo 1994-98 di + 123%.


Il Rapporto di ESA non mostra nelle tabelle i dati di questa patologia che la saggezza popolare include nella “Sindrome Golfo-Balcani-Quirra”.

E’ l’unico caso in cui ESA accenna alle attività militari: “Lo studio italiano della coorte di militari impegnati in missioni di pace in Bosnia e Kosovo ha osservato un’aumentata incidenza”. E subito si premura di precisare: “Le principali rassegne sul ruolo dell’esposizione a radiazioni non indicano un’associazione di questo linfoma alle radiazioni, né esterne né interne”.

Associazioni proposte: virus, industria del legno, clorofenoli,solventi, diossina.



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