Fwd: Libano: la pace armata fino ai denti!



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Data: Tue, 12 Sep 2006 12:14:01 +0200
Da: Edoardo Magnone <magnone at chimica.unige.it>

Sperando di fare cosa gradita allego una (pesante) "scheda" che ho cercato di
compilare, con i limiti del caso, sulla Forza Militare messa in campo da
 questa nuova "OPERAZIONE DI PACE" in Libano voluta dall'attuale governo.

Lo scopo di questo piccolo contributo è dimostrare che la "PACE", questa
 volta, è "ARMATA" fino ai denti quindi
...utilizzatelo/integratelo/correggetelo/rifletteteci/cestinatelo... come
meglio credete!

Essendo mia intenzione seguire tale operazione di "pace" dal punto di vista
strettamente militare (strategico-logistico dei mezzi utilizzati e della
tattiche militari adottate) probabilmente seguiranno aggiornamenti, se sarà
 il caso, sulle operazioni dal "teatro di pace" .

Come già sapete l’operazione di guerra è articolata in due fasi ben distinte.
 La prima (già cominciata con la benedizione del governo, dei cardinali e di
 alcuni "pacifisti") è militarmente propedeutica per l’arrivo (a Novembre)
 del nocciolo duro dei soldati italiani.

1 FASE ---- SETTEMBRE: L’ARRIVO DELLA PRIMA "FORZA DI PACE"

Arriva la Forza Militare d'Ingresso - L’Unità della Marina Militare si
 muoverà per prima, schierando militarmente la "early ente FORCE" o "forcible
 entry" o "ingresso in teatro con uso della forza" composta da circa 800-1000
 militari in vista dell’assolvimento della missione militare assegnata. Tra
 questi i famosi Lagunari e Fucilieri di Marina (Forza da Sbarco della Marina
 Militare). Dal 1° Ottobre 1999 La "Forza da Sbarco della Marina Militare"
 (MARIFORSBARC) è "un raggruppamento organico" composto dal Reggimento
 operativo "San Marco" (per intenderci, quelli presenti a Genova nel 2001),
 dal Reggimento logistico di supporto formativo "Carlotto" e dal Gruppo Mezzi
 da Sbarco (prima dipendente dalla Terza Divisione Navale).

A fare lo sbarco militare vero e proprio saranno i reparti anfibi tipo i marò
del Reggimento San Marco e i Lagunari del Reggimento Serenissima (il debutto
della Forza Nazionale di Protezione dal Mare). La creazione di questa "Joint
Task Group", cioè la novella Forza Nazionale di Protezione dal Mare, ha una
prevalente connotazione anfibia e viene utilizzata, in gergo militare, per
"Joint Initial Entry Force" o "Joint Rapid Responce Force".

La fase preparatoria dello sbarco militare però verrà svolta dai sommozzatori
del gruppo Demolitori Ostacoli Antisbarco (DOA) del Reggimento San Marco e
 dai RECON (Ricognitori). Quest’ultimi sono specialisti della Forza da Sbarco
 utili per infiltrarsi "in territorio nemico" con elicotteri (tipo elicotteri
 SH-3D) o mediante gommoni e cingolati (tipo M-106 e VM-90).

La Forza da Sbarco ha in dotazione anche diversi mezzi ruotati tra cui anche
 il mezzo cingolato M-106 (Veicolo Militare. Dimensioni: lunghezza m. 4.86,
 larghezza m. 2,68 e l’altezza m. 2,20. Velocità massima di 64 Km/h.
 Autonomia di circa 500 km. Può raggiungere il peso di circa 11,5 tonnellate)
 ed il vecchio Fiat IVECO VM-90 (Veicolo Militare. Dimensioni: lunghezza m.
 4,80, larghezza m. 2, altezza m.1.70. Velocità massima di 90 km/h. Autonomia
 di 400 km. Può raggiungere il peso di poco più di 3 tonnellate).
L’equipaggio di quest’ultimo è composto da uno/due uomini più otto fucilieri
 nel cassone posteriore.

Inoltre, la Forza da Sbarco dispone di alcuni elicotteri che "assicurano ai
Fucilieri di Marina l’aeromobilità sul campo di battaglia". Si tratta di
Agusta-Bell AB-212 e Agusta Sikorsky SH-3D della Marina Militare dai quali
 per il momento (vista la bassa probabilità di utilizzo di sommergibili da
 parte dei militanti del partito politico sciita del Libano) sono stati
 opportunamente smontati i pesanti ed ingombranti apparati per la lotta
 antisommergibile.

Gli elicotteri destinati alla Agusta-Bell AB-212 sono una moderna versione
bimotore del Bell 205 (UH-1 H). Il nuovo modello 212 è costruito in Italia su
licenza come AB-212 dall'Agusta (provincia di Varese) che ha sviluppato l’AB
212ASW come variante antisommergibili specifica e antinave limitata per
operazioni dalle piattaforme di grandi navi e da basi costiere.
I sensori principali di questo mezzo militare sono il radar da ricerca SMA
APS-705 e il sonar a immersione Bendix AS0-13B o ASO-18; il tracciatore
 tattico viene controllato tramite un sistema di elaboratori CMA-708B/ASW
 mentre è armato da 2 siluri Mk 46 o A244/S, o 2 missili antinave AS 12 o Sea
 Killer Mk 2 o Sea Skua.

Gli Elicottero "antisom e da attacco contro unità di superficie" denominati
SH-3D sono biturbina con rotore principale, carrello retrattile e fusoliera
 con chiglia anfibia. L'equipaggio è formato da quattro uomini in operazioni
 ASW/antinave. L'avionica di missione comprende in genere radar di ricerca,
 sistema ESM, sonar a profondità variabili o sonoboe, eventuali Flir e MAD,
 sistema di autoprotezione. L'armamento dei SH-3D (utilizzabili anche per
 operazione antisommossa!) consiste principalmente in 2-4 siluri leggeri,
 bombe di profondità, missili aria superficie.
In generale, gli elicotteri della Forza da Sbarco dispongono di particolari
blindature e sono armati con razziere da 2,75 mm e "pods" per mitragliatrice
 da 12,7 mm. La Marina Militare ha modificato alcuni dei suoi SH-3D per
 impiegarli nel ruolo di velivoli da trasporto d'assalto per la fanteria di
 Marina. In dotazione inoltre l’aeromobile chiamato BR 1150 - Atlantic Mk1
 che ha una possibilità di armamento di 3.500 Kg di carico massimo
 comprendenti siluri, cariche di profondità, mine, bombe e boe sonar.

Gli specialisti del Btg. Golametto (Rgt. San Marco) inoltre, seguono la Forza
 da Sbarco durante le missioni. Il veicolo cingolato anfibio per il trasporto
 truppa che equipaggia le principali forze anfibie occidentali, tra cui anche
 i Marines americani, è l’AAV. I veicoli AAV (Dimensioni: lunghezza m. 7,92,
 larghezza m. 3,27, altezza m.3,2. Velocità massima di 70 km/h su terreno e
 di 9 nodi per mare. Può raggiungere il peso di circa 18 tonnellate)
 dispongono di una mitragliatrice Springfield M85 da 12.7 mm.

Altro veicolo cingolato da combattimento per il trasporto truppe in dotazione
alla Forza da Sbarco è il VCC-1 (detto "Camillino") che è una particolare
versione dell’M113 sviluppata dall’Oto Melara. L’equipaggio del VCC-1
(Dimensioni: lunghezza m. 5.04, larghezza m. 2.68, altezza m.2.2. Velocità
massima di 65 km/h. Autonomia di 450 Km. Può raggiungere il peso di circa
 11,5 tonnellate) è composto da soli due militari: il pilota e l’armiere che
 dispone in torretta di una mitragliatrice Browning da 12.7 mm e può
 impiegare la sua MG 42/59 uscendo da un’apertura posta sul tetto del mezzo.
 All’interno del mezzo militare VCC-1 trovano posto sette uomini
 completamente equipaggiati che possono sparare dall’interno con le armi
 individuali attraverso apposite feritoie poste sulle fiancate.

Tra i mezzo militari cingolato in dotazione si può ricordare anche l’M-106
(dimensioni: lunghezza m. 4.86, larghezza m. 2,68 e l’altezza m. 2,20.
 Velocità massima di 64 Km/h. Autonomia di circa 500 km. Può raggiungere il
 peso di circa 11,5 tonnellate).

A bordo di una flotta navale militare, tra cui la Portaerei Garibaldi che
funzionerà da piattaforma di comando militare e strategico, ci saranno circa
2500 soldati.
Quest’ultima è la nave ammiraglia della Marina Militare, costruita nei
 Cantieri Navali di Monfalcone, varata nell’11 Giugno 1983 ed entrata in
 servizio alla fine di Settembre 1985. Ovviamente, essendo una Portaerei
 Militare della Marina Militare, è equipaggiata militarmente per coprire ogni
 campo d'azione, sia esso diretto ai sistemi di sorveglianza aerea e navale,
 all'ambiente subacqueo, alle operazioni di guerra elettronica o alle
 comunicazioni. In totale può imbarcare 18 elicotteri "Sea King" (di cui 12
 parcheggiati nell'Hangar di 110x15x6.3 metri, posto sotto il ponte di volo).
 La Garibaldi è dotata di un significativo armamento antinave e antiaereo,
 articolato su due lanciatori binati "Teseo" (per missili antinave
 "Otomat"/SSM) a poppa due "Albatros" a 8 celle per missili antiaerei
 "Aspide" SAM) alle due estremità dell'isola, completati da 3 complessi
 binati da 40/70 mm ad alta cadenza di fuoco sistemati, due a prora ai lati
 del ponte e uno all'estrema poppa. Probabilmente la dotazione di
 apparecchiature radar è costituita da sistemi RAN3L e RAN10, Selenia
 RAN12L/X o RTN-10X Orion, RTN-30X Orion 3RM20 radars, 2x RTN 10X fire
 control radars usati con sistema di controllo di fuoco Mk10 Argo, Thomson
 Sintra Diodon sonar oltre ai vari sistemi per la condotta dei missili
 (RTN/NAD - 30) e delle mitragliere (RTN - 10X Dardo).

L’altro mulo della Marina Militare sarà la nave San marco (con il
 rassicurante "Ti con nu, nu con ti"). La Nave, costruita nei Cantieri Navali
 di Riva Trigoso e consegnata (maggio 1988) alla Marina Militare, è la
 seconda della classe, presenta un dislocamento a pieno carico di 7.960
 tonnellate e per assolvere i suoi compiti è provvista di un vasto ponte
 garage in grado di ospitare una grande varietà di veicoli militari e
 materiali (carri blindati ruotati, cingolati, etc.). Sulla San Marco troverà
 posto una compagnia di circa 120 soldati, in larga parte in servizio nella
 caserma Andrea Bafile di Malcontenta (Venezia). Con loro c’è anche una prima
 aliquota del terzo Reggimento Genio Guastatori di Udine.

L’ossatura delle unità di prima linea sarà costituita da 12-13 caccia e
 fregate con capacità di difesa antiaerea, antisom e di attacco in profondità
 di obiettivi terrestri, appartenenti alle classi "Orizzonte" e
 "Rinascimento" (FREMM), secondo una linea progettuale di sviluppo che
 prevede una riduzione numerica, a fronte di un aumento delle capacità
 operative delle singole piattaforme.

Probabilmente, viste le ridotte esigenze nel settore del contrasto ai
sottomarini, può essere prevedibile un ridimensionamento militare di
sommergibili classe Todaro (U212A) ed un minore impegno alla flotta dei
pattugliatori marittimi. L’accento strategico sarà posto sulle "capacità di
sorveglianza e controllo delle aree marittime, incidenti al territorio
nazionale e di supporto alle operazioni di proiezione".


2 FASE ---- NOVEMBRE: IL NOCCIOLO DURO E PURO DELLA "FORZA DI PACE".

Il Contingente Militare - Arriveranno fino a 3000 militari italiani, tra cui
 la famigerata Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli. Quest’ultima è
 composta da un reparto comando, tre Reggimenti di Cavalleria, il Reggimento
 Lagunari, un Reggimento di Artiglieria ed uno Genio Guastatori. La Pozzuolo
 porterà con sè gli Elicotteri d'Assalto A-129 Mangusa e i blindo "Centauro".

Il Blindo pesante armata "Centauro" è un veicolo blindato da combattimento a
ruote, armato di cannone da 105/52 (armamento primario con calcolatore di
 tiro digitale) e con due mitragliatrici cal. 7.62 mm (armamento secondario).
 Saranno trasportati grazie al C130J dell'Aeronautica Militare anche i
 veicoli multiruolo VM-90 ed i Veicoli blindati leggeri 4x4 (e 6x6) "Puma".
 Quest’ultimi sono equipaggiati con sistema di comando controllo e
 navigazione con piattaforma multisensore su braccio telescopico ed armati
 con MG 7,62/5,56 o Browning 12,7 mm, e lancialacrimogeni.
Forniti alla Pozzuolo anche artiglieria a traino meccanico da 155/39 FH-70
 con una gittata massima di 24 Km (30 Km con proietto semi auto-propulso) e
 un munizionamento di HE L15 ed M 107 (Soc. SNIA-BPD, 14/16, Via Borgonuovo
 20121 Milano), illuminante DM 106 e fumogena DM 105 (Soc. Simel SNIA-BPD).

Altri particolari della seconda fase:
Saranno inviate unità ridotte (come in Iraq nell’ambito della Multinational
Specialized Units - Msu) anche i Carabinieri, l’11esimo Reggimento
 Trasmissioni di Civitavecchia, e quello del Genio (Scuola genio Roma, Sesto
 Reggimento Genio di Civitavecchia o dal Reggimento Genio Pontieri di
 Piacenza). Arriverà la cooperazione militare-civile con il Cimic Group South
 di Motta di Livenza (TV). Quest’ultimo dipenderà direttamente dalla Brigata
 Genio ed è formata da "specialisti" selezionati delle Forze di Completamento
 Volontarie con il compito di "inquadrare la situazione locale, di effettuare
 analisi individuando le conseguenti soluzioni e l'impiego delle relative
 risorse" o, se meglio credete, rendere gli indigeni meno ostili con ogni
 mezzo necessario (dai mezzi ludici, alla propaganda).
Sul terreno si trovano già per la missione Unifil 53 militari delle 4 Forze
Armate Italiane e 4 elicotteri Ab-212.
Jebel Marun si trova a circa 35 Km ad est di Tiro.


PS. Lungi da me fornire informazioni militari sensibili al "nemico" di turno
 (o dei turni successivi!) voglio sottolineare che quanto preceduto è solo
 una raccolta ragionata di informazioni assolutamente di pubblico dominio
 reperibili da riviste del settore e da siti istituzionali.

Cordialmente,
Edoardo Magnone


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