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USA: SMITH&WESSON ALL'ATTACCO, VUOLE SOPPIANTARE BERETTA/ANSA
- Subject: USA: SMITH&WESSON ALL'ATTACCO, VUOLE SOPPIANTARE BERETTA/ANSA
- From: rossana <rossana at comodinoposta.org>
- Date: Mon, 28 Aug 2006 20:24:06 +0200
USA: SMITH&WESSON ALL'ATTACCO, VUOLE SOPPIANTARE BERETTA/ANSA PUNTA A RECUPERARE FORNITURA A ESERCITO(ANSA) - NEW YORK, 22 AGO - Più che una gara, l'evento si profila come una sfida all'O.K. Corral. La posta in palio è alta, la fornitura della prossima pistola che equipaggerà la Us Army, l'esercito americano: Smith & Wesson scende in campo e sfida la Beretta, la più antica fabbrica d'armi al mondo, le cui origini affondano alla fine del '400, che e' l'attuale fornitore dei militari Usa. Dopo la commessa vinta per le forze armate afgane, la storica azienda americana punta più in alto, direttamente alla riconquista delle forniture all'esercito statunitense, sfilando alla Beretta la commessa da 500 milioni di dollari attesa il prossimo anno. Smith & Wesson, nome associato all'epopea del vecchio Far West nonché maggior produttore statunitense di pistole come la 44 Magnum resa famosa da Clint Eastwood nei panni dell'ispettore Callaghan, vuole partecipare nel 2007 alla gara (e soprattutto vincere) per assicurare 645.000 pistole calibro 45 per i prossimi dieci anni alla Difesa Usa. Michael Golden, alla guida dal 2004 della compagnia fondata 154 anni fa a Springfield, nel Massachusetts, ha impresso un nuovo profilo strategico a un gruppo che spesso ha incontrato difficoltà finanziarie, puntando sulle commesse pubbliche. I risultati, a giudicare da Wall Street, sembrano aver sortito gli effetti voluti con il titolo stabile sui massimi storici (a quota 8,82 dollari) per una capitalizzazione di 339 milioni, più che triplicata negli ultimi 18 mesi. Insomma, niente a che vedere con il tramonto della fabbrica di fucili Winchester, altro simbolo della conquista del West, costretto a chiudere i battenti a marzo. Per invertire la rotta e risalire la china, Golden non ha badato a spese e mezzi assumendo un lobbista, pratica consueta presso la Corporate America, e un manager a Washington, la capitale dove si è recato per 24 volte nell'ultimo anno. Con quattro contratti in Afghanistan vinti ad aprile 2005, compresa quella da 15 milioni di dollari per 50.500 pistole alla polizia locale, Smith & Wesson ha visto salire le vendite del 27%, fino a 60 milioni di dollari, nell'esercizio 2005-06 nell'anno finanziario terminato ad aprile. Il 75% del fatturato é generato dalla domanda dei privati in Usa, l'11% dall'export e soltanto il 14% dalle commesse pubbliche statunitensi. Di qui la decisione di correre per il maxi-appalto della Difesa, forse il più grande del suo genere, avendo come bersaglio la Beretta che attualmente assicura le forniture, facendo leva anche sul fatto che la 9 millimetri in dotazione all'esercito Usa realizzata dal gruppo di Gardone Val Trompia abbia in passato dato noie, inceppandosi. La società italiana, sul punto, ha precisato che a mal funzionare non era la pistola, ma il caricatore che Beretta acquista da un'altra società, un fornitore. Il problema, dopo gli appositi accorgimenti è stato comunque risolto, come confermato da un portavoce dell'esercito. Il gruppo, con oltre 400 milioni di euro di fatturato, ha fornito dagli anni '80 oltre 500.000 pistole all'esercito Usa e non ha alcuna intenzione di mollare le posizioni. Del resto, sono noti i rapporti di amicizia di lunga data tra Ugo Gussalli Beretta e la famiglia Bush, soprattutto con George senior. (ANSA).
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