Re: Armi ad energia diretta



Come è fatta unìantenna planare? Somiglia per caso a un radar? Qui a La
Maddalena, poco tempo fa ne è spuntata una sopra alla base di Santo Stefano.
Fra il penultimo e l'ultimo viaggio della nave Usa Emory Land, intorno a
metà aprile.
Maja
----- Original Message -----
From: "rossana" <rossana at comodinoposta.org>
To: <disarmo at peacelink.it>
Sent: Sunday, May 21, 2006 3:44 PM
Subject: Armi ad energia diretta


> Questi appunti servono per una prima descrizione dei risultati delle
> attività di ricerca e industrializzazione utilizzate dai reparti dell'US
> Army, US Marine Corps e US Air Force, ma sviluppate anche nei paesi
> europei e in  Russia.
> Le armi ad energia diretta DEW (direct energy weapons) indirizzano la
> loro energia elettromagnetica direttamente sul bersaglio tramite uno
> stretto raggio di luce coerente (come nel laser) o per mezzo di un
> fascio costituito da microonde elettromagnetiche ad altissima potenza,
> di particelle subatomiche o attraverso una scarica di particelle di gas
> ionizzati.
> Le DEW si suddivisono in armi laser ad alta energia, armi a
> radiofrequenza che utilizzano picchi di energia elettromagnetica come le
> microonde ad alta frequenza, armi a fascio di particelle subatomiche
> dotate di altissima velocità ed energia (cariche o neutre), armi al
> plasma che generano impulsi di molecole di gas ionizzato che raggiungono
> il bersaglio come un colpo di fulmine. Tutte sono direttive e di
precisione.
> Per un impiego aeronautico le più complete sono quelle a laser e a
> radiofrequenza.  In una versione del caccia F-35 dovrebbe essere
> installata un'arma al laser solido con una potenza di 100 kilowatt,
> mentre l'AC 130 un'arma ad energia diretta quale quella a radiofrequenza
> in grado di emettere microonde ad alta potenza. Questo tipo di apparato
> fa parte della categoria delle armi non letali: microonde ad alta
> potenza o radiofrequenza, radr. forni a microonde e telecomunicazioni
> via satellite. La loro azione si estrinseca soprattutto attraverso
> l'emissione di un vertiginoso e intenso picco di energia. L'alta potenza
> impiegata arrivando a destinazione crea un danno agli apparati
> elettronici e computer anche se sono bunkerizzati.
> Agisce come impulso elettromagnetico generato a bassissima  quota. Il
> fenomeno dell'EMP fu riscontrato per la prima volta nelle esplosioni
> nucleari esoatmosferiche e balzò all'attenzione delle sfere militari,
> usare EMP come arma era impedito dal 1963 dall'accordo internazionale
> sugli esperimenti nucleari nell'atmosfera. I militari cercarono di
> creare un'arma EMP senza ricorrere ad una esplosione nucleare. Oggi
> l'HPM sfrutta le microonde ad alta potenza e la differenza con l'impulso
> di provenienza nucleare è che quello dell'arma HPM può essere orientato
> per colpire uno specifico obiettivo in un raggio di azione limitato.
> Viene considerata arma tattica efficace contro i bersagli elettronici e
> che può essere contenuta in un missile da crociera che voli a bassa
> quota o in una bomba guida GPS o un missile stand-off o anche in un UCAV.
> L'impulso elettromagnetico passa attraverso cavi delle antenne,
> conduttori dell'acqua, rifugi blindati, ecc.
>
> I laser a bassa energia sono ampiamente impiegati per designare bersagli
> o per attacchi "non letali".
> La definizione di "non letale" risale a quella mistificazione per cui
> esistono forme intelligenti e selettive di condurre una guerra.
> Si è inventato un acronimo per definire operazioni che utilizzano
> soldati e sistemi d'arma che abbiano conseguenze "meno" negative
possibili.
> L'aspetto più significativo delle operazioni MOOTW (operazioni che
> oscillano fra Combattimento e non Combattimento) è che esse implicano
> contatti con civili, semplici passanti, dimostranti ostili ma non
> violenti, folle in tumulto e/o cecchini e terroristi.
> In particolare sono le Forze Speciali che preferiscono utilizzare armi
> poco evidenti e che non lasciano tracce.
>
> Esempi di queste armi sono il Taser distribuito ai soladi US Army in
> Iraq e adottato dalle Forze di polizia di Svizzera, Germania e Regno
Unito.
> Si tratta di una arma simile ad una pistola che lancia arpioni che
> emettono impulsi incapacitanti con effetti simili al tetano con
> sconvolgimento del coordinamento muscolare. Molto usato dalla polizia
> degli Stati Uniti.
> In Francia, USA, Russia, Germania e Svezia si sono sviluppate versioni a
> lungo raggio che prevedeno l'eliminazione dei cavi, usando uno spry
> conduttore o un fascio di laser UV per ionizzare l'aria attraverso il
> quale irradiare l'impulso elettrico.
> I sistemi a microonde ad elevata potenza possono appunto essere
> utilizzati per la Bomba-E.
> Vi sono innumerevoli applicazioni si sono viste in azione in Iraq ma
> anche prima in Serbia. Un esempio di quest'arma è il Vehicle Mounted
> Active Denial System, arma ad energia diretta che provoca riscaldamento
> della pelle, paragonato ad un forno a microonde ma che opera ad una
> frequenza molto più elevata per alcuni secondi. Destinato per il
> controllo della folla, ambasciate, basi, ecc. rivoltosi e terroristi. La
> versione finale avrà una antenna planare da installare su di un tetto.
>
> Due casi di applicazioni: quali e dove.
>
> Azienda Rheinmentall a Berlino: qui si parla espressamente di armi ad
> energia diretta distinte in due categorie: le armi a microonde ad alta
> potenza e i laser.
>
> Il know-how di questa tecnologia in Germania è stata acquisita dalla
Russia.
> Sebbene la loro attività sia stata promossa in campo navale attraverso
> l'uso di laser accecanti montati sulle navi sovietiche e sulle fregate
> britanniche durante la guerra alle Falkland e nel Golfo del 1991, lo
> sviluppo e l'impiego di queste armi si è visto anche nel settore
> terrestre ed aereo.
> La differenza fra laser a media potenza ad impulsi, bassa o alta potenza
> sta non solo nelle restrizioni presenti nel IV protocollo di Ginevra, ma
> anche nella complessità che questa tecnologia prospetta rispetto ai
> compiti che si sono prefigurati (ingenti somme sono state spese su
> progetti poi scartati).
> Tre sono i tipi di laser attualmente sviluppati: laser chimico (energia
> fornita da reazione chimica), laser allo stato solido (semplici da
> costruire e più piccoli anche se per ora con quello chimico è stato
> possibile ottenere potenze necessarie a distruggere un bersaglio ma con
> problemi di tossicità per quanto riguarda i reagenti e i prodotti della
> reazione stessa), laser ad elettroni liberi che ha il vantaggio di poter
> variare la lunghezza d'onda operativa a piacimento. Infatti uno dei
> problemi è la difficoltà di propagazione alle medie e lunghe distanze a
> causa delle turbolenze atmosferiche.
>
> Gli studi della Rheinmentall si sono concentrati sui MEL (medium energy
> weapons) allo stato solido ad impulsi IR con lunghezza d'onda di 1
> micron circa: potenza sufficiente a colpire il bersaglio per un ridotto
> lasso di tempo e in grado di affrontare più minacce contemporaneamente.
> Uno degli effetti collaterali è il forte riscaldamento e la scarsa
> propagazione nell'atmosfera. Il MEL viene installato su torrette di
> veicolo cingolato e impiegato come arma antiaerea e anti missile.
> Essendo inefficace contro gli ordigni a guida GPS si è sviluppata
> un'altra categoria di armi ad energia diretta: le HPM (high power
> microwave, armi ad alta potenza a microonde). Apparati in grado di
> emettere fasci di microonde ad alta energia capaci di cuocere le
> componenti elettroniche. Possono risultare utili anche durante scontri
> in ambiente urbano.
> Rheinmentall realizza apparati in grado di friggere i sistemi
> elettronici avversari, vedere granata d'artiglieria da 155 mm (seguendo
> le specifiche USA e della Gran Bretagna) e il sistema destinato a
> veicoli leggeri ad alta potenza. Da non sminuire il fatto che le
> potenzialità di nuovi cannoni  per munizioni ad alto esplosivo ad
> energia cinetica non elimina l'uso di dardi ad uranio impoverito (come
> già fanno in America, Inghilterra, Russia, Francia, Cina, Pakistan e
> altri paesi) per via delle prestazioni migliori. Vi sono versioni
> differenti di cannoni e torrette in grado di utilizzare simili
> munizioni, non esenti sono  mitragliere per elicotteri.
> Rheinmentall ha contatti con la Boeing in qualità di capocommessa del
> programma FCS (future combat system) dell'esercito americano.
>
> Negli Stati Uniti, per quanto riguarda le armi laser, il sistema più
> conosciuto è lo Zeus-Hlons montato su alcuni Humvee dell'US Army e
> impiegato per distruggere mine ed ordigni inesplosi anche se altre sono
> le armi in via di sviluppo tipo il MTHEL (mobile tactical high energy
> laser) e ABL.
> Il primo derivato da un altro programma condotto dalla Northrop Grumman
> per conto dell'US Space & Missile Defense Command e del Ministero della
> Difesa israeliano, sulla base di un contratto concluso a metà anni '90.
> Già nel 1996 vi furono i primi test di fuoco dimostrando la capacità del
> raggio laser di distruggere 25 razzi di tipo katiusha. Questo fu uno dei
> programmi congelati dai militari israeliani in quanto aveva bisogno di
> essere installato su strutture fisse, mentre la necessità era quella di
> un sistema in grado di essere spostato rapidamente. Nel 2001 il laser
> anti-razzo fu ripreso perchè si era maturato lo sviluppo di un sistema
> mobile che poteva essere trasportato su strada e fuoristrada e imbarcato
> su velivoli.
> Questo sistema è basato sulla tecnologia del laser chimico (deuterio
> floruro). Il bersaglio in arrivo è individuato dal radar di controllo
> che ne stabilisce la traiettoria e la velocità. Dati che passano al
> sottosistema di puntamento che include il raggio di direzione del tiro
> il quale posiziona il fascio laser.
> Il raggio ad alta energia causa un intenso riscaldamento del bersaglio
> provocando l'esplosione della testata ad una distanza tale che i
> frammenti cadono al suolo senza raggiungere l'obiettivo. Il laser ha il
> vantaggio di essere un sistema riutilizzabile e ha spinto la Northrop a
> proporre un sistema per la protezione degli aerei civili in decollo o
> atterraggio. Si installa il sistema negli aeroporti integrandolo con i
> radar del controllo aereo.
>
> ABL: Airbone Laser
>
> L'ABL dell'US Air Force è un elemento che fa parte del programma
> antimissile dedicato all'intercettazione dei vettori nemici durante la
> fase di lancio. Impiegato a bordo di un Boeing 747F appositamente
> modificato è basato sul Chemical Oxygen lodine Laser (COIL), alimentato
> a perossido di idrogeno e idrossido di potassio che vengono combinati
> con gas di cloro e acqua. Dovrebbe essere in grado di erogare una
> potenza prossima ad un megawatt.
> Deve serivire a tracciare e distruggere missili nemici: una volta
> identificato il bersaglio questo viene illuminato con un fascio laser a
> bassa intensità che calcola distanza, rotta e velocità. Un altro fascio
> viene impiegato per saggiare l'aria tra aereo e missile per apportare in
> tempo reale le variazioni alla mira a seconda delle turbolenze
> riscontrate. Il fascio killer deve colpire a pieno il bersaglio per
> tutto il tempo richiesto (3, 5 secondi) a portare il booster del missile
> ad una temperatura tale da provocarne una esplosione. Si attua con la
> realizzazione di un sistema di ottiche e specchi complesso  in grado di
> alterare la gradazione del fascio centinaia di volte al secondo.
> I primi test sono stati fatti nel 2005 e il problema principale riguarda
> il peso in quanto il laser è alimentato da sistemi interconnessi, il cui
> peso arriva  a circa 80 tonnnellate. Diminuire il peso comprometterebbe
> la potenza, ma lo stesso peso impedisce all'aereo di volare a quote
> adeguate. Per ora solo i laser chimici sono in grado di fornire potenze
> superiori ai 100 kilowatts ed un fascio di qualità sufficiente a
> mantenere la propria efficacia anche su lunghe distanze.
> Con l'avvento di laser solidi è più facile l'impiego di questo tipo
> d'ama sugli aerei.
> Boeing  studia il sistema  COIL per l'AC-130 Spectre.
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