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Re: Armi ad energia diretta
- Subject: Re: Armi ad energia diretta
- From: "Maja Maiore" <majamaiore at tiscali.it>
- Date: Tue, 23 May 2006 18:31:21 +0200
Come è fatta unìantenna planare? Somiglia per caso a un radar? Qui a La Maddalena, poco tempo fa ne è spuntata una sopra alla base di Santo Stefano. Fra il penultimo e l'ultimo viaggio della nave Usa Emory Land, intorno a metà aprile. Maja ----- Original Message ----- From: "rossana" <rossana at comodinoposta.org> To: <disarmo at peacelink.it> Sent: Sunday, May 21, 2006 3:44 PM Subject: Armi ad energia diretta > Questi appunti servono per una prima descrizione dei risultati delle > attività di ricerca e industrializzazione utilizzate dai reparti dell'US > Army, US Marine Corps e US Air Force, ma sviluppate anche nei paesi > europei e in Russia. > Le armi ad energia diretta DEW (direct energy weapons) indirizzano la > loro energia elettromagnetica direttamente sul bersaglio tramite uno > stretto raggio di luce coerente (come nel laser) o per mezzo di un > fascio costituito da microonde elettromagnetiche ad altissima potenza, > di particelle subatomiche o attraverso una scarica di particelle di gas > ionizzati. > Le DEW si suddivisono in armi laser ad alta energia, armi a > radiofrequenza che utilizzano picchi di energia elettromagnetica come le > microonde ad alta frequenza, armi a fascio di particelle subatomiche > dotate di altissima velocità ed energia (cariche o neutre), armi al > plasma che generano impulsi di molecole di gas ionizzato che raggiungono > il bersaglio come un colpo di fulmine. Tutte sono direttive e di precisione. > Per un impiego aeronautico le più complete sono quelle a laser e a > radiofrequenza. In una versione del caccia F-35 dovrebbe essere > installata un'arma al laser solido con una potenza di 100 kilowatt, > mentre l'AC 130 un'arma ad energia diretta quale quella a radiofrequenza > in grado di emettere microonde ad alta potenza. Questo tipo di apparato > fa parte della categoria delle armi non letali: microonde ad alta > potenza o radiofrequenza, radr. forni a microonde e telecomunicazioni > via satellite. La loro azione si estrinseca soprattutto attraverso > l'emissione di un vertiginoso e intenso picco di energia. L'alta potenza > impiegata arrivando a destinazione crea un danno agli apparati > elettronici e computer anche se sono bunkerizzati. > Agisce come impulso elettromagnetico generato a bassissima quota. Il > fenomeno dell'EMP fu riscontrato per la prima volta nelle esplosioni > nucleari esoatmosferiche e balzò all'attenzione delle sfere militari, > usare EMP come arma era impedito dal 1963 dall'accordo internazionale > sugli esperimenti nucleari nell'atmosfera. I militari cercarono di > creare un'arma EMP senza ricorrere ad una esplosione nucleare. Oggi > l'HPM sfrutta le microonde ad alta potenza e la differenza con l'impulso > di provenienza nucleare è che quello dell'arma HPM può essere orientato > per colpire uno specifico obiettivo in un raggio di azione limitato. > Viene considerata arma tattica efficace contro i bersagli elettronici e > che può essere contenuta in un missile da crociera che voli a bassa > quota o in una bomba guida GPS o un missile stand-off o anche in un UCAV. > L'impulso elettromagnetico passa attraverso cavi delle antenne, > conduttori dell'acqua, rifugi blindati, ecc. > > I laser a bassa energia sono ampiamente impiegati per designare bersagli > o per attacchi "non letali". > La definizione di "non letale" risale a quella mistificazione per cui > esistono forme intelligenti e selettive di condurre una guerra. > Si è inventato un acronimo per definire operazioni che utilizzano > soldati e sistemi d'arma che abbiano conseguenze "meno" negative possibili. > L'aspetto più significativo delle operazioni MOOTW (operazioni che > oscillano fra Combattimento e non Combattimento) è che esse implicano > contatti con civili, semplici passanti, dimostranti ostili ma non > violenti, folle in tumulto e/o cecchini e terroristi. > In particolare sono le Forze Speciali che preferiscono utilizzare armi > poco evidenti e che non lasciano tracce. > > Esempi di queste armi sono il Taser distribuito ai soladi US Army in > Iraq e adottato dalle Forze di polizia di Svizzera, Germania e Regno Unito. > Si tratta di una arma simile ad una pistola che lancia arpioni che > emettono impulsi incapacitanti con effetti simili al tetano con > sconvolgimento del coordinamento muscolare. Molto usato dalla polizia > degli Stati Uniti. > In Francia, USA, Russia, Germania e Svezia si sono sviluppate versioni a > lungo raggio che prevedeno l'eliminazione dei cavi, usando uno spry > conduttore o un fascio di laser UV per ionizzare l'aria attraverso il > quale irradiare l'impulso elettrico. > I sistemi a microonde ad elevata potenza possono appunto essere > utilizzati per la Bomba-E. > Vi sono innumerevoli applicazioni si sono viste in azione in Iraq ma > anche prima in Serbia. Un esempio di quest'arma è il Vehicle Mounted > Active Denial System, arma ad energia diretta che provoca riscaldamento > della pelle, paragonato ad un forno a microonde ma che opera ad una > frequenza molto più elevata per alcuni secondi. Destinato per il > controllo della folla, ambasciate, basi, ecc. rivoltosi e terroristi. La > versione finale avrà una antenna planare da installare su di un tetto. > > Due casi di applicazioni: quali e dove. > > Azienda Rheinmentall a Berlino: qui si parla espressamente di armi ad > energia diretta distinte in due categorie: le armi a microonde ad alta > potenza e i laser. > > Il know-how di questa tecnologia in Germania è stata acquisita dalla Russia. > Sebbene la loro attività sia stata promossa in campo navale attraverso > l'uso di laser accecanti montati sulle navi sovietiche e sulle fregate > britanniche durante la guerra alle Falkland e nel Golfo del 1991, lo > sviluppo e l'impiego di queste armi si è visto anche nel settore > terrestre ed aereo. > La differenza fra laser a media potenza ad impulsi, bassa o alta potenza > sta non solo nelle restrizioni presenti nel IV protocollo di Ginevra, ma > anche nella complessità che questa tecnologia prospetta rispetto ai > compiti che si sono prefigurati (ingenti somme sono state spese su > progetti poi scartati). > Tre sono i tipi di laser attualmente sviluppati: laser chimico (energia > fornita da reazione chimica), laser allo stato solido (semplici da > costruire e più piccoli anche se per ora con quello chimico è stato > possibile ottenere potenze necessarie a distruggere un bersaglio ma con > problemi di tossicità per quanto riguarda i reagenti e i prodotti della > reazione stessa), laser ad elettroni liberi che ha il vantaggio di poter > variare la lunghezza d'onda operativa a piacimento. Infatti uno dei > problemi è la difficoltà di propagazione alle medie e lunghe distanze a > causa delle turbolenze atmosferiche. > > Gli studi della Rheinmentall si sono concentrati sui MEL (medium energy > weapons) allo stato solido ad impulsi IR con lunghezza d'onda di 1 > micron circa: potenza sufficiente a colpire il bersaglio per un ridotto > lasso di tempo e in grado di affrontare più minacce contemporaneamente. > Uno degli effetti collaterali è il forte riscaldamento e la scarsa > propagazione nell'atmosfera. Il MEL viene installato su torrette di > veicolo cingolato e impiegato come arma antiaerea e anti missile. > Essendo inefficace contro gli ordigni a guida GPS si è sviluppata > un'altra categoria di armi ad energia diretta: le HPM (high power > microwave, armi ad alta potenza a microonde). Apparati in grado di > emettere fasci di microonde ad alta energia capaci di cuocere le > componenti elettroniche. Possono risultare utili anche durante scontri > in ambiente urbano. > Rheinmentall realizza apparati in grado di friggere i sistemi > elettronici avversari, vedere granata d'artiglieria da 155 mm (seguendo > le specifiche USA e della Gran Bretagna) e il sistema destinato a > veicoli leggeri ad alta potenza. Da non sminuire il fatto che le > potenzialità di nuovi cannoni per munizioni ad alto esplosivo ad > energia cinetica non elimina l'uso di dardi ad uranio impoverito (come > già fanno in America, Inghilterra, Russia, Francia, Cina, Pakistan e > altri paesi) per via delle prestazioni migliori. Vi sono versioni > differenti di cannoni e torrette in grado di utilizzare simili > munizioni, non esenti sono mitragliere per elicotteri. > Rheinmentall ha contatti con la Boeing in qualità di capocommessa del > programma FCS (future combat system) dell'esercito americano. > > Negli Stati Uniti, per quanto riguarda le armi laser, il sistema più > conosciuto è lo Zeus-Hlons montato su alcuni Humvee dell'US Army e > impiegato per distruggere mine ed ordigni inesplosi anche se altre sono > le armi in via di sviluppo tipo il MTHEL (mobile tactical high energy > laser) e ABL. > Il primo derivato da un altro programma condotto dalla Northrop Grumman > per conto dell'US Space & Missile Defense Command e del Ministero della > Difesa israeliano, sulla base di un contratto concluso a metà anni '90. > Già nel 1996 vi furono i primi test di fuoco dimostrando la capacità del > raggio laser di distruggere 25 razzi di tipo katiusha. Questo fu uno dei > programmi congelati dai militari israeliani in quanto aveva bisogno di > essere installato su strutture fisse, mentre la necessità era quella di > un sistema in grado di essere spostato rapidamente. Nel 2001 il laser > anti-razzo fu ripreso perchè si era maturato lo sviluppo di un sistema > mobile che poteva essere trasportato su strada e fuoristrada e imbarcato > su velivoli. > Questo sistema è basato sulla tecnologia del laser chimico (deuterio > floruro). Il bersaglio in arrivo è individuato dal radar di controllo > che ne stabilisce la traiettoria e la velocità. Dati che passano al > sottosistema di puntamento che include il raggio di direzione del tiro > il quale posiziona il fascio laser. > Il raggio ad alta energia causa un intenso riscaldamento del bersaglio > provocando l'esplosione della testata ad una distanza tale che i > frammenti cadono al suolo senza raggiungere l'obiettivo. Il laser ha il > vantaggio di essere un sistema riutilizzabile e ha spinto la Northrop a > proporre un sistema per la protezione degli aerei civili in decollo o > atterraggio. Si installa il sistema negli aeroporti integrandolo con i > radar del controllo aereo. > > ABL: Airbone Laser > > L'ABL dell'US Air Force è un elemento che fa parte del programma > antimissile dedicato all'intercettazione dei vettori nemici durante la > fase di lancio. Impiegato a bordo di un Boeing 747F appositamente > modificato è basato sul Chemical Oxygen lodine Laser (COIL), alimentato > a perossido di idrogeno e idrossido di potassio che vengono combinati > con gas di cloro e acqua. Dovrebbe essere in grado di erogare una > potenza prossima ad un megawatt. > Deve serivire a tracciare e distruggere missili nemici: una volta > identificato il bersaglio questo viene illuminato con un fascio laser a > bassa intensità che calcola distanza, rotta e velocità. Un altro fascio > viene impiegato per saggiare l'aria tra aereo e missile per apportare in > tempo reale le variazioni alla mira a seconda delle turbolenze > riscontrate. Il fascio killer deve colpire a pieno il bersaglio per > tutto il tempo richiesto (3, 5 secondi) a portare il booster del missile > ad una temperatura tale da provocarne una esplosione. Si attua con la > realizzazione di un sistema di ottiche e specchi complesso in grado di > alterare la gradazione del fascio centinaia di volte al secondo. > I primi test sono stati fatti nel 2005 e il problema principale riguarda > il peso in quanto il laser è alimentato da sistemi interconnessi, il cui > peso arriva a circa 80 tonnnellate. Diminuire il peso comprometterebbe > la potenza, ma lo stesso peso impedisce all'aereo di volare a quote > adeguate. Per ora solo i laser chimici sono in grado di fornire potenze > superiori ai 100 kilowatts ed un fascio di qualità sufficiente a > mantenere la propria efficacia anche su lunghe distanze. > Con l'avvento di laser solidi è più facile l'impiego di questo tipo > d'ama sugli aerei. > Boeing studia il sistema COIL per l'AC-130 Spectre. > > -- > Mailing list Disarmo dell'associazione PeaceLink. > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/disarmo/maillist.html > Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/disarmo/index.html > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html > >
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