10/12 Colleferro: COLLEFERRO CONTRO LA GUERRA



Manifestazione contro la GUERRA e contro le produzioni di morte
Riconvertiamo la Simmel Difesa,  smilitarizziamo la regione Lazio
                    Mettiamo al bando le bombe a grappolo e le armi chimiche
SABATO 10 DICEMBRE 2005
COLLEFERRO  ORE 17,00  PIAZZA GOBETTI

A circa tre anni dall'inizio della Guerra in Iraq 30.000 vittime civili
hanno perso la vita. Il tentativo degli Stati Uniti di "esportare la
democrazia" e di ripulire il paese dalle armi di distruzione di massa (mai
trovate) con l'imposizione delle proprie armi di distruzione di massa
(Bombe al Fosforo Bianco utilizzate nell'annientamento di Falluja) ha
prodotto una catastrofe umanitaria. 

L'occupazione dell'Iraq continua a spargere i suoi veleni: guerra e rischi
di nuove guerre, terrore, torture, razzismo,crimini di guerra intollerabili.

Invertire la rotta non solo è possibile ma è indispensabile: finisca
l'occupazione, si restituisca al popolo iracheno il diritto di decidere del
proprio futuro senza il condizionamento delle truppe occupanti.

E l'Italia ritiri immediatamente le sue truppe senza se e senza ma (come
hanno già fatto altre nazioni).

Le terribili armi da guerra usate dagli USA contro la popolazione civile
dell'Iraq le produciamo anche noi e le vendiamo ai nostri alleati per
realizzare una "alta letalità" come si legge nel catalogo web della Simmel
di Colleferro. Una fabbrica di bombe che è stata molto attiva soprattutto
nella fase del munizionamento e dei bombardamenti del 2003 sopra le città
dell'Iraq perché ha rifornito gli eserciti invasori. Poiché le bombe usate
contro i civili e soprattutto le famigerate bombe a grappolo (clusters)
fabbricate dalla Simmel costituiscono una delle più efferate  violazioni
dei diritti umani, abbiamo pensato di svolgere la nostra iniziativa di
protesta nella giornata dei diritti umani, il 10 dicembre, per denunciare
le produzioni di morte e chiederne la messa al bando, per dissociare le
nostre realtà produttive e il nostro territorio dalle complicità di guerra.
La campagna antimine che ha denunciato la produzione di bombe a grappolo
presso la Simmel di Colleferro ha chiesto la messa al bando di queste armi
come  mine antipersona, inserendole nella legge già esistente dal 1997.
.Basta guerre, basta armi, basta morti . Spostiamo le risorse dalle spese
militari alle spese per la riconversione e la bonifica dei territori

Le individualità, la popolazione, le associazioni, le reti contro la guerra
che operano nei paesi e nelle città, come nella Valle del Sacco, devono
ricercare insieme soluzioni di riconversione al civile delle industrie che
producono armi. Il binomio Guerra/Inquinamento ha prodotto il disastro
della Valle del Sacco, che è oggi sotto gli occhi di tutti. L'industria
chimica (principale inquinante), nasce a Colleferro per le lavorazioni
della polvere da sparo. Solo in seguito abbraccia una gamma più vasta di
produzioni per il civile. Per questo diciamo che le fabbriche di morte
producono morte non solo nei teatri di guerra ma anche nella nostra terra,
avvelenandola e avvelenandoci.
Vogliamo riappropriarci della nostra terra e delle nostre risorse, secondo
un progetto di pace. Per questo vogliamo aprire un tavolo di confronto con
la Regione per ottenere la riconversione delle fabbriche di armi e la
smilitarizzazione del Lazio. A questo scopo chiediamo al nuovo  Consiglio
Regionale di dichiarare il Lazio regione smilitarizzata e di impegnarsi
formalmente a sostenere la piattaforma delle politiche di disarmo che dovrà
scaturire dal confronto con le realtà sociali e operaie del territorio.

Stop Global War   Stop Cluster Bomb

Coordinamento Contro la Guerra Valle del Sacco-Monti Lepini
TAVOLO NAZIONALE BASTA GUERRA
Laboratorio di Resistenza alla guerra - Roma