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ca b ra s. In seicento oggi a Cagliari per chiedere la chiusura del poligono
- Subject: ca b ra s. In seicento oggi a Cagliari per chiedere la chiusura del poligono
- From: "GiuseppeScano" <useppescano at virgilio.it>
- Date: Fri, 28 Oct 2005 21:43:44 +0200
dal ilgiornaledisardegna del 28\10\2005 ? Una mobilitazione senza precedenti per chiedere la dismissione della base militare di Capo Frasca. Oltre 600 pescatori del Golfo di Oristano oggi scenderanno in piazza a Cagliari per protestare contro il poligono, da anni croce del comparto ittico arborense. Un'iniziativa che secondo alcuni è solo l'antipasto di quello che accadrà se i pescatori non otterranno subito quanto richiesto, ovvero l'immediata riduzione d'area e la successiva chiusura del poligono. L'unità d'intenti tra i pescatori e le amministrazioni comunali interessate dal problema (tutte meno quella di Terralba) è stata raggiunta ieri in un incontro tra le parti tenutosi al museo civico di Cabras. In apertura della riunione la lettura del fax, con il quale il sottosegretario alla Difesa Salvatore Cicu ha annunciato che la settimana prossima sarà a Cabras, per presentare i nuovi indennizzi che saranno concessi ai pescatori danneggiati dal poligono. Una prospettiva inaccettabile, secondo il portavoce dei pescatori di Cabras Raffaele Manca. «Non siamo sanguisughe dello Stato, gli indennizzi non li vogliamo più -sbotta polemico Manca- vogliamo solo lavorare liberamente. Con gli indennizzi non si fanno programmi, è solo col lavoro che si può programmare e creare altra occupazione. I pochi spazi concessici per pescare sono soggetti a sforzi di pesca insostenibili e non riusciamo più neanche a mantenere le nostre famiglie: rendere agibile l'area di Capofrasca è l'unica soluzione». Teoria sposata da Efisio Trincas, Bepi Costella e Antonello Figus, sindaci di Cabras, Arborea e Santa Giusta, che ieri hanno preso parte all'assemblea e dato la loro disponibilità a manifestare al fianco dei pescatori. Più cauti, invece, i presidenti delle associazioni di cooperativa, che agli indennizzi non intendono rinunciare, ma che vedono nelle promesse di Cicu il solito diversivo per guadagnare tempo. «Un protocollo d'intesa del 1999 tra Stato e Regione -ha spiegato Claudio Atzori di Legacopesclude a priori i pescatori danneggiati dalle esercitazioni di Capofrasca dalla lista degli indennizzabili. Finché il Ministero della Difesa non straccerà quel protocollo, nessuno può promettere soldi». Ma la ricerca di una strada alternativa non convince più né pescatori né enti locali. Se la manifestazione di domani non avrà risposte concrete, alcuni pescatori si dichiarano pronti ad occupare l'area militare di Capofrasca con le proprie imbarcazioni. . ? GIAMPAOLO MELI http://cdv.splinder.com www.censurati.it3286849962
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