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Re: DISARMO: PRESENTATA MOZIONE PER CONTROLLO ARMI LEGGERE
- Subject: Re: DISARMO: PRESENTATA MOZIONE PER CONTROLLO ARMI LEGGERE
- From: Francesco Vignarca <francesco at vignarca.net>
- Date: Thu, 27 Oct 2005 20:38:53 +0200
Title: Re: DISARMO: PRESENTATA MOZIONE PER CONTROLLO ARMI LEGGERE
http://www.disarmo.org/rete/articles/art_13315.html
Presentata la mozione Control
Arms al Parlamento
Oltre 100 parlamentari a sostegno di una proposta che intende impegnare il Governo verso il Trattato internazionale sul commercio di armi
Fonte: Rete Italiana per il Disarmo - 27 ottobre 2005
Oltre 100 parlamentari a sostegno di una proposta che intende impegnare il Governo verso il Trattato internazionale sul commercio di armi
Fonte: Rete Italiana per il Disarmo - 27 ottobre 2005
Si è svolta a roma la
conferenza stampa della campagna "Contro arms" per
presentare la mozione di sostegno alla campagna sottoscritta da 101
Parlamentari.
La conferenza stampa è stata indetta all'interno della settimana dell'ONU sul disarmo che la coalizione internazionale sulle armi leggere IANSA, di cui la Rete Disarmo fa parte, ha voluto come 'Global Parlamentary Action' cioè come momento di sensibilizzazione di tutti i parlamentari del mondo per far chiedere ai Governi il sostegno ad un Trattato sui trasferimenti di armi leggere.
L'azione condotta dalla Campagna sul Parlamento italiano, frutto del lavoro di diverse settimane, culmina nella presentazione odierna: la mozione è sottoscritta da 62 Deputati, prima firmataria l'on. Silvana Pisa (DS) e 39 Senatori, primo firmatario il sen. Francesco Martone (PRC).
"Non è difficile notare come la mozione sia stata firmata da molti parlamentari dell'opposizione" - sottolinea Massimo Paolicelli (Associazione Obiettori Nonviolenti) - "ma anche l'on. Flavio Rodeghiero della Lega Nord e Publio Fiori vicepresidente della Camera passato da AN al gruppo Misto hanno sottoscritto questo atto importante. Un buon primo passo, ed ora auspichiamo che si aggiungano altre firme, specialmente della maggioranza, ma che soprattutto si approvi la mozione prima della fine della legislatura".
Padre Alex Zanotelli, testimone e protagonista di molte mobilitazioni contro gli armamenti in vari momenti della storia Italiana, ha voluto sottolineare "tre aspetti, il primo è la speranza per il futuro dato dalla forte mobilitazione che viene dalla società civile, che si esprime anche tramite questa campagna, è un segno molto bello ed importante che certe istanze partano dal basso. Il secondo è dato dall'esperienza diretta di missionario, che ha visto con i suoi occhi gli effetti devastanti che produce in Africa il triangolo armi, droga e malavita. Anche per questo un Trattato internazionale non è più rinviabile. Il terzo è l'importanza della positiva posizione presa dal Vaticano all'ONU sulla questione delle armi leggere, che spero si trasformi presto in un impegno quotidiano contro il traffico delle armi".
La conferenza stampa ha poi ospitato l'intevento dei due primi firmatari della mozione nei diversi rami del parlamento. L'On. Silvana Pisa ha ribadito che l'importanza della mozione proposta sta nell'affrontare anhe la questione della legge 185/90 che regolamenta il commercio delle armi nel nostro paese, oltre che i temi del Trattato internazionale sulle armi leggere.
Va ricordato come in questi giorni, ed è la prima volta in 15 anni, la Commissione Difesa della Camera stia discutendo la relazione del Governo che annualmente viene presentata al Parlamento.
Attenzione massima, secondo l'On. Pisa, deve essere posta soprattutto "su gli accordi di cooperazione militari tra Stati, l'ultima trovata per aggirare la 185/90".
Il Sen. Francesco Martone ha ricordato come il 3 ottobre il Consiglio dell'Unione europea ha approvato la proposta di sostenere a livello internazionale il Trattato sulle armi leggere: "dimostrazione che quando le associazioni lavorano con i Parlamentari nel reciproco rispetto dei ruoli, i risultati si ottengono. Della mozione sottolineo l'importanza che si arrivi presto ad ad una iniziativa legislativa nazionale sugli intermediatori internazionali di armi da fuoco".
Daniela Carboni di Amnesty Italia (e del board della Campagna Control Arms) ha poi voluto ribadire: "Anche noi siamo molto preoccupati sulle sorti della legge 185/90. Se da un lato apprezziamo che per la prima volta si è giunti ad un dibattito parlamentare sulla relazione, dall'altro auspichiamo che questo sia un passaggio per migliorarla e renderla sempre più incisiva, e non per svuotarla, come si preannuncia nella relazione stessa". La legge 185/90 è una delle leggi migliori sulle armi, perché ha dei principi forti ancora validi e drammaticamente attualissimi. "Proprio per questo - ha aggiunto Daniela Carboni - i suoi principi ispiratori andrebbero esportati in Europa, rendendo migliore il Codice di Condotta, ma soprattutto vincolante per gli Stati membri ed a livello internazionale con l'approvazione di un Trattato sulle armi".
La conferenza stampa è stata indetta all'interno della settimana dell'ONU sul disarmo che la coalizione internazionale sulle armi leggere IANSA, di cui la Rete Disarmo fa parte, ha voluto come 'Global Parlamentary Action' cioè come momento di sensibilizzazione di tutti i parlamentari del mondo per far chiedere ai Governi il sostegno ad un Trattato sui trasferimenti di armi leggere.
L'azione condotta dalla Campagna sul Parlamento italiano, frutto del lavoro di diverse settimane, culmina nella presentazione odierna: la mozione è sottoscritta da 62 Deputati, prima firmataria l'on. Silvana Pisa (DS) e 39 Senatori, primo firmatario il sen. Francesco Martone (PRC).
"Non è difficile notare come la mozione sia stata firmata da molti parlamentari dell'opposizione" - sottolinea Massimo Paolicelli (Associazione Obiettori Nonviolenti) - "ma anche l'on. Flavio Rodeghiero della Lega Nord e Publio Fiori vicepresidente della Camera passato da AN al gruppo Misto hanno sottoscritto questo atto importante. Un buon primo passo, ed ora auspichiamo che si aggiungano altre firme, specialmente della maggioranza, ma che soprattutto si approvi la mozione prima della fine della legislatura".
Padre Alex Zanotelli, testimone e protagonista di molte mobilitazioni contro gli armamenti in vari momenti della storia Italiana, ha voluto sottolineare "tre aspetti, il primo è la speranza per il futuro dato dalla forte mobilitazione che viene dalla società civile, che si esprime anche tramite questa campagna, è un segno molto bello ed importante che certe istanze partano dal basso. Il secondo è dato dall'esperienza diretta di missionario, che ha visto con i suoi occhi gli effetti devastanti che produce in Africa il triangolo armi, droga e malavita. Anche per questo un Trattato internazionale non è più rinviabile. Il terzo è l'importanza della positiva posizione presa dal Vaticano all'ONU sulla questione delle armi leggere, che spero si trasformi presto in un impegno quotidiano contro il traffico delle armi".
La conferenza stampa ha poi ospitato l'intevento dei due primi firmatari della mozione nei diversi rami del parlamento. L'On. Silvana Pisa ha ribadito che l'importanza della mozione proposta sta nell'affrontare anhe la questione della legge 185/90 che regolamenta il commercio delle armi nel nostro paese, oltre che i temi del Trattato internazionale sulle armi leggere.
Va ricordato come in questi giorni, ed è la prima volta in 15 anni, la Commissione Difesa della Camera stia discutendo la relazione del Governo che annualmente viene presentata al Parlamento.
Attenzione massima, secondo l'On. Pisa, deve essere posta soprattutto "su gli accordi di cooperazione militari tra Stati, l'ultima trovata per aggirare la 185/90".
Il Sen. Francesco Martone ha ricordato come il 3 ottobre il Consiglio dell'Unione europea ha approvato la proposta di sostenere a livello internazionale il Trattato sulle armi leggere: "dimostrazione che quando le associazioni lavorano con i Parlamentari nel reciproco rispetto dei ruoli, i risultati si ottengono. Della mozione sottolineo l'importanza che si arrivi presto ad ad una iniziativa legislativa nazionale sugli intermediatori internazionali di armi da fuoco".
Daniela Carboni di Amnesty Italia (e del board della Campagna Control Arms) ha poi voluto ribadire: "Anche noi siamo molto preoccupati sulle sorti della legge 185/90. Se da un lato apprezziamo che per la prima volta si è giunti ad un dibattito parlamentare sulla relazione, dall'altro auspichiamo che questo sia un passaggio per migliorarla e renderla sempre più incisiva, e non per svuotarla, come si preannuncia nella relazione stessa". La legge 185/90 è una delle leggi migliori sulle armi, perché ha dei principi forti ancora validi e drammaticamente attualissimi. "Proprio per questo - ha aggiunto Daniela Carboni - i suoi principi ispiratori andrebbero esportati in Europa, rendendo migliore il Codice di Condotta, ma soprattutto vincolante per gli Stati membri ed a livello internazionale con l'approvazione di un Trattato sulle armi".
Infine vanno registrati gli
interventi dell'On. Mauro Bulgarelli, secondo cui si fronte agli
attacchi poratati alla legge 185/90 sul commercio delle armi dalla
lobby militar-industriale occorre andare oltre,trasferendo i principi
ed i controlli previsti dalla 185 sulle armi 'pesanti' anche a quelle
leggere, e del Sen. Nuccio Iovene che ha voluto sottolineare come
l'impoegno da oggi si sposti sulla raccolta di altre firme per
permettere in base al regolamento a questa mozione di avere la
procedura di urgenza, e quindi di essere discussa entro tre mesi.
Di fronte alle negatività istituzionali di questi mesi, che vanno dal fallimento di diversi Summit internazionali, fino alla sconfitta del referendum brasiliano, dall'aumento mondiale delle spese militari alla militarizzazione dei territori in nome della sicurezza contro il terrorismo, la Campagna Control Arms registra in Italia una forte mobilitazione. A livello internazionale abbiamo raggiunto metà dell'obiettirvo prefissato, raccogliendo mezzo milione di volti, solo in Italia, dove siamo partiti da pochi mesi abbiamo raccolto 20.000 volti, di cui oltre 150 sono di personaggi 'noti'.
Di fronte alle negatività istituzionali di questi mesi, che vanno dal fallimento di diversi Summit internazionali, fino alla sconfitta del referendum brasiliano, dall'aumento mondiale delle spese militari alla militarizzazione dei territori in nome della sicurezza contro il terrorismo, la Campagna Control Arms registra in Italia una forte mobilitazione. A livello internazionale abbiamo raggiunto metà dell'obiettirvo prefissato, raccogliendo mezzo milione di volti, solo in Italia, dove siamo partiti da pochi mesi abbiamo raccolto 20.000 volti, di cui oltre 150 sono di personaggi 'noti'.
"Per questo desideriamo
aumentiare la mobilitazione - conclude Riccardo Troisi di Rete
Lilliput - ed invitiamo tutti a mettere la faccia contro le armi ed
andare tutti insieme a giugno 2006 alle Nazioni
Unite".
- References:
- DISARMO: PRESENTATA MOZIONE PER CONTROLLO ARMI LEGGERE
- From: Marco Trotta <mrta at bfsf.it>
- DISARMO: PRESENTATA MOZIONE PER CONTROLLO ARMI LEGGERE
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