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Newsgroups: it.cultura.antagonista
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Data: venerdì 3 giugno 2005 20.12
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TRUPPE USA IN ISRAELE: SCUDI UMANI CONTRO L'IRAN?
SCONTRO MONDIALE ?
> di Maurizio Blondet
> 1/06/05
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Vari osservatori segnalano un massiccio afflusso di soldati americani in
> Israele.
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"Migliaia", con mezzi meccanici pesanti, a volte camuffati in modo da
> apparire israeliani.
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A chi fa domande viene risposto, non ufficialmente, così: gli americani sono
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qui per assistere il governo Sharon nell'abbandono della striscia di Gaza, a
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cui i coloni fanatici si oppongono; e i fanatici hanno forti appoggi
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nell'armata d'Israele, che è divenuta insicura per questa operazione.
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Ma il motivo più probabile è un altro: le truppe Usa sono lì per proteggere
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Israele, in vista dell'attacco israeliano alle installazioni nucleari
> dell'Iran.
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L'Iran ha già fatto sapere che, se Israele aggredisce, risponderà con i suoi
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missili, capaci di raggiungere il territorio israeliano in 15 minuti.
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La presenza degli americani dovrebbe agire da deterrente: se tira i missili
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e colpisce "i nostri ragazzi", Teheran si troverà in guerra anche con gli
> Usa.
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Fin dalle prime ore della rielezione di Bush, Dick Cheney ha annunciato che
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"l'Iran è in testa alla nostra lista", lasciando però intendere che
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l'operazione verrà condotta da Israele: "gli israeliani possono decidere un
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attacco preventivo, e poi lasciare che sia il resto del mondo a ripulire il
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disastro diplomatico che ne seguirà ", disse in una intervista alla MSNBC nel
> gennaio 2005.
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E' stato in seguito a questa dichiarazione che Teheran ha annunciato la
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rappresaglia missilistica (CNN, 8 febbraio 2005).
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Il fatto è che una vasta operazione congiunta contro l'Iran è in
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preparazione ormai da mesi. Non solo israelo-americana ma, come appare, con
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la partecipazione della Turchia e persino della Nato.
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Come si sa, Israele ha ricevuto dagli Usa 5000 bombe "intelligenti", fra cui
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500 BLU-109 buster bunker, da usare contro installazioni sotterranee.
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E' meno noto che fra esse, ci sono le più potenti BLU-113, che prevedono una
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versione nucleare (B61-11).
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Proprio da poche settimane il Senato Usa ha autorizzato l'uso di bombe
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tattiche nucleari, dichiarate "sicure per i civili" (sic).
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Del resto, già dal 2003, Israele rivolge le sue testate nucleari, che
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equipaggiano i missili Usa Harpoon dei suoi sottomarini "Dolphin" (regalo
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della Germania), contro Teheran.
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Come per l'Irak, a determinare l'attacco all'Iran è la convergenza di due
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gruppi d'interesse: la lobby ebraica, che vuole eliminare un avversario
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potenziale d' Israele, e la lobby petrolifera americana.
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L'Iran detiene il 10% delle riserve mondiali.
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Gli Usa già controllano quelle dell'Irak (11%) e dell'Arabia Saudita (25%),
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più le risorse africane (9%).
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Il comando centrale strategico Usa (USCENTCOM) ha detto chiaramente che la
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sua strategia è "proteggere gli interessi vitali degli Stati Uniti, ossia il
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sicuro acceso degli Usa e degli alleati al Golfo Persico".
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> Gli alleati?
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Certo: anche la NATO (a nostra insaputa) si prepara ad appoggiare Israele
> nella sua aggressione.
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Novembre 2004, Bruxelles: viene firmato il protocollo fra la NATO e Israele,
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alla presenza di generali di sei paesi mediterranei e islamici (Egitto,
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Algeria, Tunisia, Marocco, Mauritania. Giordania).
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Questa sub-alleanza militare occulta costituisce la scusa per associare
>
Israele (che fa parte della sub-alleanza) alla NATO.
>
Israele infatti ha accettato di partecipare con questi "alleati" islamici (o
>
piuttosto servi terrorizzati del potere mondiale) a "manovre congiunte
> anti-terrorismo".
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Gennaio 2005: Israele e Turchia tengono manovre congiunte davanti alle coste
> della Siria.
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La Turchia, che confina con Iran e Siria, è l'alleato necessario per
> l'imminente attacco.
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Febbraio 2005: hanno luogo esercitazioni congiunte fra la Nato e Israele, le
> prime nella storia.
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Nello stesso mese, guarda caso, l'assassinio del libanese Hariri: ne viene
>
incolpata la Siria, che deve abbandonare il Libano sotto la pressione
> internazionale.
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Così Israele ha uno spazio per il dispiegamento delle sue forze (la sua
>
potenza militare è tale, che non basta il territorio israeliano per
> spiegarla completamente).
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Nello stesso mese, Sharon sostituisce il capo di Stato Maggiore israeliano,
>
Moshe Yaalon, con Dan Halutz.
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E' un generale dell'Aviazione, ed è la prima volta nella storia che un
>
pilota viene elevato al comando supremo.
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L'uomo giusto al posto giusto, in vista di un bombardamento strategico
> dell'Iran.
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Marzo 2005: il segretario generale della NATO va a Gerusalemme.
>
Lo scopo: "accrescere la deterrenza di Israele riguardo a potenziali nemici,
> come Iran e Siria".
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Il povero, piccolo, indifeso Stato ebraico (terza potenza mondiale militare)
>
deve farsi proteggere dagli europei.
> A loro insaputa.
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Infatti, pochi giorni, dopo il povero, indifeso e debole Sharon dà una
>
"autorizzazione iniziale" per l'attacco alle installazioni nucleari iraniane
> di Natanz.
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Aprile2005: grandi esercitazioni congiunte Usa-Israele specificamente intese
>
a mettere a punto la difesa coi missili Patriot.
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Nello stesso mese, Donald Rumsfeld compie visite ufficiali in Pakistan,
> Kirgizistan, Azerbaigian.
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E qui, a Baku (la capitale), si accorda per un dispiegamento di truppe Usa
>
al confine dell'Azerbaigian con l'Iran. L'America sta pagando (con 100
>
milioni di dollari) un sistema detto "Caspian Watch", che costringe i suoi
>
nuovi alleati asiatici a pattugliare il Caspio in funzione anti-iraniana.
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Basta guardare una mappa e si vede che, con il Pakistan, il Kirghizistan e
>
l'Azerbaigian nell'orbita Usa, l'Iran è praticamente accerchiato da basi
>
militari nemiche. E soprattutto da basi aeree poste a breve distanza dal suo
>
territorio: poiché le installazioni atomiche iraniane sono sparse nel
>
territorio, ci vorranno numerosi attacchi mirati da varie direzioni.
>
Aprile2005: Teheran firma un trattato di cooperazione militare col
>
Tagikistan, l'unico pseudo-Stato dell'area non "alleato" agli Usa.
>
Questo Stato fa parte dell'alleanza militare detta "Shangai Five", che
>
comprende anche Russia e Cina.
>
Nello stesso aprile, Sharon incontra Bush in Texas: per dare gli ultimi
>
ordini al servo noachita americano.
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Fine aprile: il premier turco Erdogan è in visita ad Israele, anche lui
>
costretto a piegarsi al padrone del mondo.
>
Lo accompagna il ministro della difesa turco, Vecdi Gonul, che accede ad un
>
accordo di cooperazione militare con lo Stato giudaico, fra cui la
>
produzione congiunta di missili Arrow II e Popeye.
>
>
Come si vede tutto è pronto, non solo per l'attacco aereo (e non provocato)
> contro l'Iran.
>
Ma anche per un possibile e imprevedibile ampliamento del conflitto su scala
>
mondiale, e con l'uso di armi atomiche.
>
> Da:
> <
http://www.effedieffe.com/fdf/giornale/interventi.php?id=467¶metro=este
> ri>
>
http://www.effedieffe.com/fdf/giornale/interventi.php?id=467¶metro=ester
> i
> In: <
http://www.effedieffe.com/fdf/giornale/giornale.php>
>
http://www.effedieffe.com/fdf/giornale/giornale.php
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