Gli atomi di Taranto sul portale di Casarano



Rispondo a quanto leggo su
http://www.tuttocasarano.it/politica%202005/sulle%20elezioni%20regionali.htm
in merito al rischio nucleare di Taranto.

Gentile Alessio,
leggo la Sua risposta su
http://www.tuttocasarano.it/politica%202005/sulle%20elezioni%20regionali.htm
in merito a quanto ho scritto sul settimanale Carta. E resto molto perplesso.
Mi sembra quanto mai fuori luogo ribattere al rischio nucleare a Taranto prodotto dal transito di sommergibili dicendo che vi sono altri reattori nucleari in Europa e che il nucleare ci consentirebbe di risparmiare sulla bolletta dell'energia elettrica. Ma parliamo giusto per parlare come si fa al bar? O vogliamo fare discorsi con un minimo di rigore?

Prima di tutto i sottomarini a propulsione nucleare non ci fanno risparmiare sulla bolletta.

In secondo luogo - dato che di reattori nucleari in terra e in mare ce ne sono centinaia - ciò che chiediamo come PeaceLink è proprio il rispetto della normativa europea in merito a tali reattori nucleari. Vi sono norme stringenti che l'Italia (Decreto legislativo 230/95) non applica e sta perciò per subire un provvedimento della UE per infrazione alle norme europee.
Lei vuole o non vuole il rispetto di una normativa così importante?
E' una normativa che difende solo gli elettori di una parte o difende la sicurezza di tutti?

Io mi auguro che, dove vi sono reattori nucleari di terra, non vi siano persone che prendono le cose con leggerezza, come a mio parere sembra fare lei.

I reattori nucleari a bordo dei sottomarini hanno l'aggravante di non possedere i dispositivi di sicurezza e le protezioni di quelli di terra, per ovvie regioni. Niente pesanti schermature in piombo e calcestruzzo, rischi di collisione in mare, testate esplosive a pochi metri dal reattore...

Chi parteggia per il nucleare dovrebbe dimostrare un rigore e un rispetto della legge convincenti e ancora più stringenti di chi lo rifiuta. Proprio perché mette nel conto rischi molto gravi che nella storia umana non erano mai stati introdotti (se i Fenici avessero avuto un reattore nucleare e avessero ragionato come Lei... io non so come vivremmo oggi e mi chiedo se potremmo mangiare pesce o fare il bagno in mare).

Questo si chiama SENSO DI RESPONSABILITA'.
Non solo verso sé, i propri figli, i propri cari.
Ma anche verso le generazioni future.

Stiamo parlando di plutonio, il cui tempo di dimezzamento della radioattività è di 24 mila anni e che potrebbe trasformare la mia e la sua città in un luogo inabitabile per tempi biblici.

Il chimico Enzo Tiezzi ha scritto: “Un chilo di plutonio disperso nell’ambiente rappresenta il potenziale per 18 miliardi di cancro al polmone".

Se il partito per cui lei vota ritiene questi problemi non importanti, ce lo indichi e ne faremo opportuna pubblicità su Internet.

Distinti saluti
Alessandro Marescotti
http://www.peacelink.it
http://italy.peacelink.org/disarmo