Fw: ] Smilitarizzare il territorio




MANIFESTO DEL CO.CI.S.

Il Co.Ci.S., Comitato Cittadino Spontaneo di La Maddalena, è stato costituito il 5 ottobre 2003 con i seguenti obiettivi prioritari:

1) Contrastare il progetto di ampliamento della base militare per sottomarini a propulsione nucleare U.S.A. a S. Stefano e quello di consolidamento del reparto di supporto logistico a La Maddalena autorizzati dal Ministro della Difesa, Martino, il 30 settembre 2003

2) Chiedere l'allontanamento dei sottomarini a propulsione nucleare, senza i quali la base non avrebbe più ragione di esistere.

I membri del Co.Ci.S riconoscono e promuovono i Principi Fondamentali della Costituzione Italiana e si riconoscono in particolare nell'articolo 11 che sancisce il ripudio della guerra come strumento per risolvere i contrasti fra i popoli.

Nello svolgere la sua attività il Co.Ci.S ha maturato le seguenti convinzioni:

1) Il trattato segreto con cui, nel 1972, è stata istituita la base militare U.S.A di La Maddalena costituisce un'anomalia inammissibile per il diritto costituzionale italiano e per il diritto internazionale ed è un'offesa alla libertà di informazione di ogni singolo individuo

2) L'extraterritorialità di cui gode la base militare U.S.A di La Maddalena costituisce un'offesa al principio della sovranità territoriale, che è l'elemento fondante dell'esistenza di ogni stato libero

3) La presenza della base fa sì che La Maddalena sia una città militarizzata, il ché comporta un ostacolo al suo sviluppo economico, sociale e culturale

4) La presenza di sottomarini a propulsione nucleare a La Maddalena, che circolano nel Mediterraneo, costituisce una minaccia per la salute e l'ambiente della comunità maddalenina, quindi dei sardi, quindi degli italiani e di tutti i popoli del Mediterraneo

5) Per la sua funzione di offensiva bellica al Medioriente, la base militare U.S.A. di La Maddalena reca inoltre danno a tutti i popoli del Medioriente.

Il Co.Ci.S. opera in base al seguente programma, che è frutto di un lungo e documentato studio delle possibilità di lotta all'interno della comunità in cui opera:

1) Promuovere l'informazione attraverso la raccolta e la diffusione di documenti, scritti e quant'altro contribuisca a scoprire tutte le verità nascoste legate alla base. A questo fine, il Co.Ci.S. cura il ciclo di convegni "Dialoghi per scelte consapevoli" invitando fra i relatori esperti nel campo della scienza, dell'economia, del diritto, dell'informazione e di questioni militari

2) Lavorare costantemente con gli esperti conosciuti attraverso i convegni per migliorare con il loro contributo l'attività del Co.Ci.S. A questo proposito, favorire la collaborazione con tutte le realtà della società civile che operano nelle stesse modalità del Co.Ci.S

3) Utilizzare tutti i canali di informazione disponibili, dalla stampa, alla radio, alla televisione, a internet per dare voce all'azione.

4) Seguire sistematicamente l'operato delle autorità politiche e sanitarie perché non passi più nulla sotto silenzio. Questo comporta anche osservare costantemente tutto ciò che avviene sul territorio, seguire gli sviluppi del monitoraggio ambientale, dello studio sull'incidenza dei tumori, dell'ampliamento, delle condizioni di lavoro degli italiani che lavorano per la base, di ogni nuova questione che si presenta

5) Promuovere la conversione a uso civile della base.

Il Co.Ci.S. ritiene che la lotta alla base U.S.A di La Maddalena debba essere portata avanti localmente ma all'interno di una lotta più ampia che unisca tutte le città militarizzate, a livello globale: in Sardegna, in Italia e nel mondo. In questo senso, ha aderito con immenso interesse alla rete delle città militarizzate Vialebasi e alla proposta di coordinamento nazionale partita da Venezia il 14 novembre 2004, partecipando a tutte le tappe del percorso di riflessione proseguito a Taranto il 20 novembre, a Pisa l'11-12 dicembre.

E' con questa prospettiva che aderisce al Social Forum di Firenze e auspica che i lavori proseguano fino alla concretizzazione della lotta a livello nazionale.

Ci sono molte città militarizzate in Sardegna dove la lotta alle basi e alle altre servitù militari non è mai iniziata o dove è ancora a un livello inadeguato sia riguardo al lavoro svolto che alla mobilitazione popolare. Questo fatto è preoccupante perché il Co.Ci.S. considererebbe una sconfitta che la base di La Maddalena venisse smantellata per essere semplicemente trasferita altrove.

Il Co.Ci.S è fortemente convinto del fatto che la base militare U.S.A. di La Maddalena è stata imposta alla società civile maddalenina e italiana, in contrasto con tutti i principi della democrazia, e che è riuscita a sopravvivere per 32 anni grazie al silenzio colpevole di tutte le istituzioni politiche, a livello locale, nazionale e internazionale. Ecco perché il Co.Ci.S. vede nelle istituzioni politiche l'unico referente della sua attività. Solo loro, infatti, possono e devono riparare al danno che hanno fatto a tutti i livelli.

Il loro silenzio ha contribuito enormemente alla diffusione della scarsa consapevolezza nei maddalenini di tutto il male che contraddistingue la base militare U.S.A che ospitano. Ecco perché il Co.Ci.S. opera nel pieno rispetto della sensibilità della comunità maddalenina e ritiene che essa vada aiutata a capire che un altro modo di vivere è possibile.

Quando il Co.Ci.S riterrà che i tempi sono maturi e che i piccoli passi che ha già fatto saranno diventati grandi passi avanti, promuoverà una manifestazione nazionale che vedrà la massiccia presenza dei maddalenini in corteo, con in testa il loro sindaco. Quel giorno inviterà tutti coloro che si battono contro le basi militari e contro la guerra.

Il Co.Ci.S. non adotta, nel suo operare, comportamenti impositivi delle proprie idee né li favorisce in alcun modo poiché intende distinguersi dai signori della guerra che impongono la democrazia a colpi di bombe.

CONTRO LA GUERRA VIA LE BASI

La Maddalena, 17 febbraio 2005