Il Co.Ci.S., Comitato Cittadino Spontaneo di La Maddalena, è stato
costituito il 5 ottobre 2003 con i seguenti obiettivi prioritari:
I membri del Co.Ci.S riconoscono e promuovono i Principi Fondamentali della
Costituzione Italiana e si riconoscono in particolare nell'articolo 11 che
sancisce il ripudio della guerra come strumento per risolvere i contrasti fra
i popoli.
Nello svolgere la sua attività il Co.Ci.S ha maturato le seguenti
convinzioni:
1) Il trattato segreto con cui, nel 1972, è stata istituita la base
militare U.S.A di La Maddalena costituisce un'anomalia inammissibile per il
diritto costituzionale italiano e per il diritto internazionale ed è un'offesa
alla libertà di informazione di ogni singolo individuo
2) L'extraterritorialità di cui gode la base militare U.S.A di La Maddalena
costituisce un'offesa al principio della sovranità territoriale, che è
l'elemento fondante dell'esistenza di ogni stato libero
3) La presenza della base fa sì che La Maddalena sia una città
militarizzata, il ché comporta un ostacolo al suo sviluppo economico, sociale
e culturale
4) La presenza di sottomarini a propulsione nucleare a La Maddalena, che
circolano nel Mediterraneo, costituisce una minaccia per la salute e
l'ambiente della comunità maddalenina, quindi dei sardi, quindi degli italiani
e di tutti i popoli del Mediterraneo
5) Per la sua funzione di offensiva bellica al Medioriente, la base
militare U.S.A. di La Maddalena reca inoltre danno a tutti i popoli del
Medioriente.
Il Co.Ci.S. opera in base al seguente programma, che è frutto di un lungo e
documentato studio delle possibilità di lotta all'interno della comunità in
cui opera:
1) Promuovere l'informazione attraverso la raccolta e la diffusione di
documenti, scritti e quant'altro contribuisca a scoprire tutte le verità
nascoste legate alla base. A questo fine, il Co.Ci.S. cura il ciclo di
convegni "Dialoghi per scelte consapevoli" invitando fra i relatori esperti
nel campo della scienza, dell'economia, del diritto, dell'informazione e di
questioni militari
2) Lavorare costantemente con gli esperti conosciuti attraverso i convegni
per migliorare con il loro contributo l'attività del Co.Ci.S. A questo
proposito, favorire la collaborazione con tutte le realtà della società civile
che operano nelle stesse modalità del Co.Ci.S
3) Utilizzare tutti i canali di informazione disponibili, dalla stampa,
alla radio, alla televisione, a internet per dare voce all'azione.
4) Seguire sistematicamente l'operato delle autorità politiche e sanitarie
perché non passi più nulla sotto silenzio. Questo comporta anche osservare
costantemente tutto ciò che avviene sul territorio, seguire gli sviluppi del
monitoraggio ambientale, dello studio sull'incidenza dei tumori,
dell'ampliamento, delle condizioni di lavoro degli italiani che lavorano per
la base, di ogni nuova questione che si presenta
5) Promuovere la conversione a uso civile della base.
Il Co.Ci.S. ritiene che la lotta alla base U.S.A di La Maddalena debba
essere portata avanti localmente ma all'interno di una lotta più ampia che
unisca tutte le città militarizzate, a livello globale: in Sardegna, in Italia
e nel mondo. In questo senso, ha aderito con immenso interesse alla rete delle
città militarizzate Vialebasi e alla proposta di coordinamento nazionale
partita da Venezia il 14 novembre 2004, partecipando a tutte le tappe del
percorso di riflessione proseguito a Taranto il 20 novembre, a Pisa l'11-12
dicembre.
E' con questa prospettiva che aderisce al Social Forum di Firenze e auspica
che i lavori proseguano fino alla concretizzazione della lotta a livello
nazionale.
Ci sono molte città militarizzate in Sardegna dove la lotta alle basi e
alle altre servitù militari non è mai iniziata o dove è ancora a un livello
inadeguato sia riguardo al lavoro svolto che alla mobilitazione popolare.
Questo fatto è preoccupante perché il Co.Ci.S. considererebbe una sconfitta
che la base di La Maddalena venisse smantellata per essere semplicemente
trasferita altrove.
Il Co.Ci.S è fortemente convinto del fatto che la base militare U.S.A. di
La Maddalena è stata imposta alla società civile maddalenina e italiana, in
contrasto con tutti i principi della democrazia, e che è riuscita a
sopravvivere per 32 anni grazie al silenzio colpevole di tutte le istituzioni
politiche, a livello locale, nazionale e internazionale. Ecco perché il
Co.Ci.S. vede nelle istituzioni politiche l'unico referente della sua
attività. Solo loro, infatti, possono e devono riparare al danno che hanno
fatto a tutti i livelli.
Il loro silenzio ha contribuito enormemente alla diffusione della scarsa
consapevolezza nei maddalenini di tutto il male che contraddistingue la base
militare U.S.A che ospitano. Ecco perché il Co.Ci.S. opera nel pieno rispetto
della sensibilità della comunità maddalenina e ritiene che essa vada aiutata a
capire che un altro modo di vivere è possibile.
Quando il Co.Ci.S riterrà che i tempi sono maturi e che i piccoli passi che
ha già fatto saranno diventati grandi passi avanti, promuoverà una
manifestazione nazionale che vedrà la massiccia presenza dei maddalenini in
corteo, con in testa il loro sindaco. Quel giorno inviterà tutti coloro che si
battono contro le basi militari e contro la guerra.
Il Co.Ci.S. non adotta, nel suo operare, comportamenti impositivi delle
proprie idee né li favorisce in alcun modo poiché intende distinguersi dai
signori della guerra che impongono la democrazia a colpi di bombe.
CONTRO LA GUERRA VIA LE BASI
La Maddalena, 17 febbraio 2005