Dalla base di Maddalena«Pubblici i dati della Asl» Al Senato si parla di tumori tumori



 


Unione  sarda cromnaca di Olbia del 21\1\2005




Più chiarezza e maggiore informazione sui rilevamenti delle Asl a La Maddalena.
È la richiesta di Pino Mulas, senatore di An, in occasione delle audizioni
dei direttori generali delle Asl di Sassari ed Olbia, che ieri mattina hanno
fornito alla Commissione Ambiente di Palazzo Madama ulteriori delucidazioni
su dati e metodi utilizzati per i prelievi effettuati sull'arcipelago dai
presidi multizonali di prevenzione di Sassari e sulle analisi incrociate
di laboratorio. Per il senatore di An, nonché relatore dell'indagine conoscitiva
sulla situazione ambientale di La Maddalena, occorrerebbe divulgare all'opinione
pubblica tutti i dati attraverso i media, anziché riservarli per soli addetti
ai lavori e chiuderli in un cassetto nell'ufficio dell'assessore competente
o del ministero. «Noi stiamo cercando di fare estrema chiarezza sulla situazione
dell'arcipelago maddalenino ? spiega Mulas. ? Finora ci siamo trovati di
fronte a due versioni: quella dell'ufficialità, con una situazione perfettamente
sotto controllo e quella nella quale qualche agenzia smentisce i dati e
contribuisce a far parlare de La Maddalena come un isola inquinata». Parlano
chiaro i risultati dei controlli forniti finora dai rappresentanti delle
Asl, anche se ancora da approfondire con un arduo lavoro di ricerca sui
singoli casi. Un tasso di incidenza dei tumori per il Nord Sardegna decisamente
più basso della media nazionale, la buona notizia confermata dai direttori
della Asl. Ma resta una seconda incognita, ossia che le percentuali salirebbero
oltre la soglia indicata per il nord Sardegna, nel caso di alcune forme
di tumore in soggetti di sesso maschile. «Un problema, questo ? aggiunge
Pino Mulas ? tutto da verificare attraverso analisi caso per caso. Resta
il fatto che sono tanti i soggetti che lavoravano presso l'arsenale, a bordo
di vecchie imbarcazioni, molte delle quali allora piene di amianto». Prudenza,
dunque, anche per il direttore della Asl 2 di Olbia, Efisio Scarteddu. «È
bene precisare che non c'è nessun tipo di allarme ? spiega. ? Ieri abbiamo
riferito sui dati e sulle rilevazioni ambientali, ma proseguiremo con un'analisi
approfondita sul campo, analizzando caso per caso per verificare se esiste
una correlazione tra inquinamento e casi di tumore». Primo passo, dunque,
per l'indagine epidemiologica richiesta dall'Assessore regionale alla Sanità.
«Sull'indagine abbiamo già tracciato le strade maestre ? prosegue Scarteddu
? e la svolgeremo per mero scrupolo istituzionale, perché abbiamo il dovere
di verificare per fugare definitivamente qualsiasi dubbio o per stabilire
se esiste un nesso causale». Non suona invece come una novità, la richiesta
di trasparenza e diffusione all'opinione pubblica dei dati sui rilevamenti.
«I dati delle Asl ? sintetizza Scarteddu ? sono atti pubblici». Ora, però,
non resta che attendere ulteriori chiarimenti, quelli che si spera arrivino
a breve con le rilevazioni sul campo che, secondo il dirigente della Asl
2, partiranno entro qualche settimana. Marco Mezzano