Base di Santo Stefano Nel nuovo appalto per i servizi al Comando militare tagliate fuori le imprese locali




Speriamo che tutti\e  coloro  affermano  che  gli Usa  con le  loro basi
 portano richezza  e lavoro   , apranoi  gli  occhi e  si sveglino dal loro
 sonno  , dopo aver letto  questo articolo  


Unione  cronaca Gallura del 12\1\2005

Nel nuovo appalto per i servizi al Comando militare tagliate fuori le imprese
locali  	
L'Us Navy risparmia sui maddalenini
Denuncia di Cgil e Uil: «Operai ridotti al 50 per cento»

	

E adesso chi va a raccontare ai maddalenini della ricaduta economica che
la base americana ha sull'isola? Certo non i lavoratori della società che
fino al 30 dicembre scorso ha gestito la pulizia e la manutenzione del verde
nella sede del comando militare statunitense. Grazie all'ultima gara d'appalto
per l'affidamento del servizio, dei 38 operai occupati ne resteranno appena
14, le ore di lavoro giornaliere saranno ridotte da 115 a 64. E tutto perché
anche l'Us Navy, in sintonia con quanto fanno le aziende negli States ?
e non solo ?, ha deciso che bisogna tagliare i costi e perseguire il risparmio.
Normale logica dell'anarchia liberista, vezzo occidentale ormai copiato
in ogni angolo del pianeta, che colpisce, anche questo è scontato, la cosiddetta
parte debole della società. In questo caso, la manodopera locale utilizzata
per mantenere il decoro nelle strutture militari. A vincere la gara, una
ditta francese che ha praticato un ribasso del 50 per cento. Ribasso che
in Italia sarebbe stato inammissibile, ma gli americani se ne fregano, hanno
le loro regole e le applicano. Anche nei paesi dove dovrebbero considerarsi
semplicemente ospiti. Questione di stile. E di pulizia, almeno secondo Giovanni
Deiana della Cgil: «Se fino allo scorso anno erano necessarie 38 persone
per una spesa complessiva di due milioni e 800 mila euro all'anno, oggi
meno persone e meno risorse non possono dare gli stessi risultati: la base
non  sarà pulita come prima». Nel comunicato diffuso da Cgil e Uil, le segreterie
dei sindacati non entrano nelle polemiche, per altro mai sopite, sulla presenza
dei militari americani a La Maddalena. Ma si soffermano, ed è l'aspetto
più importante, sulle anomalie dei rapporti di lavoro. In sintesi: "Esclusione
di società maddalenine e sarde in generale, salari bassi, professionalità
ridotte al minimo essenziale, diritti sindacali non garantiti, sicurezza
nell'ambiente di lavoro inesistente". Altre considerazioni: "Tutto questo
? si legge nella nota ? nel completo silenzio della classe politica isolana,
come se questi lavoratori fossero dei fantasmi". La denuncia di ieri, nell'intento
dei sindacati, dovrebbe servire a richiamare l'attenzione di tutti. «In
particolare ? sottolinea Deiana ? delle forze politiche regionali. È assolutamente
necessario verificare, in maniera chiara e precisa, quanto costi alla Sardegna
la presenza americana a La Maddalena. Per non dover essere costretti a pensare
che l'economia locale si giovi solamente di affitti. Definire ricaduta occupazionale
lo sfruttamento della forza lavoro e i bassi salari, mi sembra davvero eccessivo».
La situazione non è molto dissimile nelle strutture militari della Marina
italiana. Anche qui, stando alla Cgil, i dati sarebbero preoccupanti. «Ci
sono operai che lavorano non più di dieci ore alla settimana ? spiega Deiana
? ben al di sotto, quindi, della soglia del part time mentre sino a qualche
anno fa quasi tutti avevano un contratto per il tempo pieno. Ora non più.
C'è molto di che preoccuparsi e credo, anzi tutti crediamo, che sia arrivato
il momento di muoversi, di fare qualcosa per impedire che l'attuale declino
economico dell'isola superi il limite della sopravvivenza». Questi ultimi
episodi dovrebbero far riflettere quanti sono convinti del contributo che
gli americani forniscono alla comunità isolana. In definitiva, si tratta
di un discorso vecchio come il cucco. O anziano come Pasqualino Serra che,
quando era sindaco, si era permesso di commissionare (a una società di Roma)
uno studio dettagliato sui vantaggi e gli svantaggi derivanti dalla presenza
americana a La Maddalena. Per ora la bilancia pende a sfavore dell'isola.
E Serra, per questa sua impudenza che risale agli anni Ottanta, continua
a essere criticato. (v. f.)