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pericolo nucleare o no alla maddalena ?
- Subject: pericolo nucleare o no alla maddalena ?
- From: "giuseppe scano" <useppescano at virgilio.it>
- Date: Tue, 2 Nov 2004 15:15:49 +0100
daal nuova sardegna edizione gallura del 2\11\2004 La Maddalena. L'assessore Marco Avolio critico verso Wwf e Legambiente «Stop agli inutili allarmismi» «Solo sospetti sulla presenza di plutonio» «In assenza di certezze è sbagliato continuare a seminare il panico» LA MADDALENA. Riferendosi al recente intervento sulla stampa del Wwf Gallura e all'allarme sul plutonio lanciato da Legambiente, l'assessore alla comunità montana Marco Avolio (nella foto), fa una riflessione sull' atteggiamento mostrato da chi «con lo scopo di giustificare la richiesta di allontanamento della base Usa», genera il panico parlando di radioattività ambientale: «È evidente - dice Avolio - che l'allarme non riguarda la presenza della base, ma quello del plutonio 239». «Non mancano - prosegue Avolio - le premesse per un nuovo falso allarme, proprio perché il metodo, con cui si è discusso durante il dibattito nel consiglio comunale, è inadeguato». Non solo. Avolio dice che diffondendo falsi allarmi si finisce per rafforzare la presenza della base. L'assessore aggiunge anche di avere sempre, separando i due argomenti, portato avanti una critica costruttiva sugli attuali controlli, con domande "scomode" prima al governo regionale di centrodestra, ora a quello di centrosinistra. Marco Avolio non mette in discussione la capacità professionali del Pmp e della Asl «nè parlare del tema base si, base no, che deve essere affrontato da politici. È però necessario un controllo, e la gestione non deve essere delegata ad altri». In ogni caso, l'arcipelago resta un bene prezioso da tutelare a ogni costo. «E in questo senso seminare il panico - aggiunge l'assessore della Comunità montana - può provocare danni notevoli. Perchè non si può, senza alcuna certezza, gettare un'ombra così pesante su un arcipelago che rappresenta un richiamo fondamentale per l'intero territorio. Un bene che dobbiamo continuare a proteggere». Senza, ovviamente, trascurare le indagini che mirano esclusivamente al raggiungimento della verità. «Un compito - conclude Marco Avolio - che spetta agli scienziati, da tempo impegnati a richiedere con forza un approfondimento. Proprio per capire se l'allarme abbia o meno ragione di esistere». Andrea Nieddu Ma l'esperto replica: «I reattori nucleari sono pericolosi» LA MADDALENA. Il professor Massimo Zucchetti, ingegnere, docente ordinario di impianti nucleari che si occupa della sicurezza dei reattori nucleari civili a Torino, è convinto che i sommergibili nucleari non siano macchine assolutamente perfette e pertanto pericolose. «Esistono cose insicure - esordisce - ma anche altrettante certezze. La conferma arriva dalla statistica su quanto è successo agli impianti nucleari sui sommergibili nel corso degli anni. Oltre 100 incidenti - aggiunge Zucchetti - che si sono verificati nel mare Artico e nel Mediterraneo. Il fatto è che la tecnologia militare è sempre stata concepita in assoluto spregio della sicurezza e bada ad altre cose, come alla possibilità di intervenire e di distruggere al momento opportuno. Questi reattori nucleari - spiega l'ingenere - che non avrebbero la licenza di esercizio in nessun paese civile, possono tranquillamente navigare e attraccare nei nostri porti. Credo che la popolazione della Maddalena debba insorgere quanto prima sul fatto di avere un reattore nucleare sott'acqua a pochi centinaia di metri dalle case». Secondo l'ingegnere, l'importante è che per la risoluzione del problema «non si debba aspettare un altro incidente. Non ci basta la statistica sulla assoluta insicurezza di queste macchine? Stanno sotto acqua, pertanto non le vediamo. Ma la loro presenza potremmo sentirla se capitasse un incidente». E immedesimandosi per un momento in un cittadino maddalenino, Massimo Zucchetti confessa che si sentirebbe tranquillo soltanto «nel non vedere più divise girare per le strade. Credo che la presenza americana da queste parti oramai non abbia più senso - aggiunge l'ingegnere - nè dal punto di vista tecnico nè strategico». (a.n.)