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uranio impoverito e hodgkin: un altro caso
- Subject: uranio impoverito e hodgkin: un altro caso
- From: "Ernesto Burgio" <erburg at libero.it>
- Date: Wed, 22 Sep 2004 10:19:29 +0200
GIUSEPPE CRIMALDI Il linfoma di Hodgkin torna a colpire. Ancora un caso, e ancora una volta si tratta di un militare napoletano che negli anni scorsi ha prestato servizio nei Balcani. Nel Kosovo e in Bosnia. Si chiama Ciro Nastri, ha 28 anni ed è originario di Sant'Antonio Abate. Per lui, carabiniere scelto del battaglione mobile di Laives, Bolzano, il calvario negli ospedali è già iniziato. Ieri al Policlinico l'ultima seduta di chemioterapia, durata sei ore. Maledetto uranio. Perché quando scopri di aver contratto quel male, quando subentrano la stanchezza fisica, la febbre, il calo di peso e soprattutto quei dolori alla schiena e alle braccia, e quando ripensi a quei due anni e mezzo passati tra il Kosovo e la Bosnia, diventa difficile non associare la causa all'effetto; e a non pensare all'uranio impoverito, che per l'Unac - Unione nazionale arma carabinieri - sarebbe appunto causa di insorgenza del linfoma di Hodgkin. Era già accaduto con il povero Luca Sepe - il caporalmaggiore morto il 13 luglio nel reparto di rianimazione del Cardarelli - dopo aver combattuto la sua battaglia contro il male contratto nel 2001. Anche lui aveva prestato servizio in Kosovo. Ora il caso di Nastri solleva aspre polemiche politiche destinate a finire in Parlamento. Difficile non pensare all'uranio, dunque. Anche se recenti ricerche e studi oncologici non sono finora riusciti a dimostrare una correlazione causale diretta tra l'insorgenza dell'Hodgkin e l'esposizione all'uranio impoverito. Quale che sia il nesso tra quei due anni e mezzo di missione oltre Adriatico e la malattia, ora l'Unac si prepara a combattere un'altra battaglia contro lo Stato. «In convalescenza da oltre un anno - spiega Antonio Savino, segretario generale dell'Unac - Ciro Nastri è costretto a sottoporsi a proprie spese, a cicli bisettimanali di chemioterapia presso il Policlinico di Napoli». Non è tutto. L'Unione sta mettendo a punto una causa civile per il risarcimento dei danni a tutti i militari, nella quale dovrebbero essere citati in giudizio il ministero della Difesa, il Comando Generale dell'Arma dei carabinieri ed il comando della divisione mobile che comprende «tutti i reparti che - sostiene l'Unac - hanno mandato e mandano uomini allo sbaraglio senza informarli dei reali rischi presenti sugli scenari di guerra». Ma torniamo alla storia di Ciro. All'ospedale militare gli hanno concesso una licenza per malattia di 90 giorni. Allo scadere della licenza, gli verrà con ogni probabilità dimezzato lo stipendio; e dopo un anno scatterà la riforma dal servizio, senza diritto alla pensione, perché il giovane non avrà maturato il minimo richiesto di servizio: 14 anni. Ma l'Arma fa sapere che solo ieri Nastri è stato sottoposto a giudizio medico legale, procedura necessaria per fare domanda da causa di servizio. Questo significa che da oggi partirà la procedura per far riottenere i benefici di legge. Cosa che, si apprende da ambienti vicini al Comando Regionale dei Carabinieri, non dovrebbe trovare ostacoli. Nastri si trova insomma a combattere su due fronti: contro la malattia e contro un sistema che sembra condannarlo a subire un'ingiustizia. Il tipo di linfoma di Hodgkin che ha contratto, sostengono i medici del Policlinico, è «ad alto grado di malignita». «Non so esattamente quando l' ho preso - racconta il carabiniere - sono stato a Sarajevo tra il 1998 ed il 1999, poi in Kosovo, a Mitrovica dove c'è la più grande miniera del Paese, tra il 2000 ed il 2001. E lì ho visto i casi di altre persone». Il primo segnale della malattia si è manifestato improvvisamente, un anno fa. Era il settembre del 2003 quando le analisi del sangue rivelarono valori sballati. Da allora, di accertamento in accertamento, di ospedale in ospedale, ha già percorso molte stazioni di una via dolorosa già percorsa da altri militari. Ma Ciro Nastri è anche un militare, e lo dimostra conservando dignità e orgoglio anche in momenti difficili come questo. «Non voglio trovarmi fuori dall'Arma», continua a ripetere. «Dimezzargli lo stipendio - conclude il segretario generale dell'Unac - vorrebbe dire lasciargli 650 euro al mese per vivere. Poi dovrà attendere anni per la pensione di invalidità. Certo potrà fare causa allo Stato, ma ci vorrà un decennio». L'Unac scalda i muscoli e promette battaglia. Ma la battaglia più importante da vincere resta un'altra, e a combatterla - da solo - sarà Ciro. CONNETTITI CON IL PORTALE WEB DELLA FEDER MEDITERRANEO http://www.feder-mediterraneo.too.it Chi non vuole ricevere più messaggi da parte della nostra federazione è regato di voler inviare e-mail.- Link utili di Yahoo! Gruppi <*> Per andare all'homepage del gruppo vai alla pagina: http://it.groups.yahoo.com/group/FEDER_MEDITERRANEO/ <*> Per annullare l'iscrizione al gruppo scrivi a: FEDER_MEDITERRANEO-unsubscribe at yahoogroups.com <*> L'utilizzo da parte tua di Yahoo! Gruppi è soggetto alle: http://it.docs.yahoo.com/info/utos.html
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