Re: La Siria e l'Iraq





però se continuiamo a confondere i piani ne capiremo ancora di meno... o no??
nessuno dice che non ci sia una volontà manipolatoria da parte dei poteri forti del mondo, ma se lo diciamo nel momento in cui si sottolinea la questione armi cimiche siria non c'è il rischio che cadiamo propio come "polli" nella manipolazione che ci vuole tutti antiamericani???

no, non si confondono i piani. I piani sono stati chiari anche per l'Iraq, senza aspettare che fossero loro a dircelo.
Poi perchè ora gli USA parlano di genocdio nel Darfur?

CENTOMOVIMENTI NEWS - 17 SETTEMBRE 2004
In Iraq niente armi proibite. Bagarre infinita sulla "guerra illegale"
REDAZIONE

Dopo<http://www.centomovimenti.com/2004/settembre/16_annan.htm> le imbarazzanti dichiarazioni del segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, che un paio di giorni fa aveva bollato come "illegale" il conflitto anglo-americano in Iraq, ecco piombare un'altra pesantissima tegola sull'amministrazione Bush. Il capo dell'Iraq Survey Group, Charles Duelfer, ha oggi presentato un rapporto di millecinquecento pagine, destinato a mettere una volta per tutte la parola fine alla questione delle armi di distruzione di massa di Saddam Hussein. La relazione parla infatti molto chiaro: il dittatore non era in possesso di armi nucleari, chimiche o batteriologiche. E' possibile che Saddam stesse pensando di far risorgere il progetto sugli arsenali proibiti - si legge nel documento - ma l'unica cosa certa è che in Iraq, al momento dell'attacco, non c'erano armi di sterminio.

Intanto, continuano incessanti le polemiche nate dalle dichiarazioni di Kofi Annan, secondo il quale il conflitto in medioriente "non era in conformità con la Carta delle Nazioni Unite". <http://www.centomovimenti.com/2004/settembre/16_iraq.htm>Le prime repliche a questa presa di posizione erano arrivate ieri dal governo inglese, da quello britannico e dal presidente degli Stati Uniti George W. Bush. Oggi il segretario generale è stato aspramente criticato anche dall'ambasciatore americano all'Onu, John Danforth: "Fossi stato il consigliere di Kofi Annan, gli avrei detto di tacere. E se fosse stato sul punto di pronunciare quella frase, gli avrei suggerito di non farlo adesso". "Che cosa abbiamo guadagnato? - gli ha fatto eco il segretario di Stato Usa Colin Powell dalle pagine del Washington Times - dobbiamo fare quadrato attorno all'idea di aiutare gli iracheni, senza optare per questioni di questo tipo. Ciò che abbiamo fatto è del tutto in linea con la legge internazionale".

LEGGI ANCHE:
<http://www.centomovimenti.com/2004/settembre/14_powell.htm>Powell: "In Iraq non ci sono armi proibite". Poi accusa la Cia