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La Maddalena Referendum negato
- Subject: La Maddalena Referendum negato
- From: "Marcao" <caomar at tiscali.it>
- Date: Tue, 17 Aug 2004 16:44:22 +0200
14 agosto 2004 ------ Comitato sardo Gettiamo le Basi Venerdì 13 una delegazione del comitato Firma sa Bomba è stata ricevuta dall'avvocato Durandi dell'Ufficio Regionale del Referendum, l'Ufficio che, con delibera resa nota dalla stampa in data 12 agosto, ha defraudato il popolo sardo del diritto di esprimere un'opinione sulla base atomica statunitense, sorta illegalmente e illegalmente sviluppatasi a La Maddalena. L'alto funzionario ha respinto con decisione l'ipotesi - formulata a chiare lettere dal comitato - sul tempismo della "delibera di ferragosto", periodo privilegiato nella consolidata tradizione italica per far passare i provvedimenti maggiormente impopolari. Inoltre, ci ha ampiamente reso edotti, senza averne fatto richiesta, che la decisione di affossare il referendum è stata adottata dall'Ufficio in piena autonomia, senza pressioni politiche dall'alto, sulla base di valutazioni meramente giuridiche, quindi neutre, super partes. Le giustificazioni, non richieste, sull'autonomia di giudizio dell'Ufficio, non messa in discussione da nessun componente della delegazione e del comitato, inopinatamente, fanno riemergere svariate espressioni di antica saggezza popolare: "scuse non richieste, accuse manifeste", "avere la coda di paglia" ecc. Non hanno ricevuto risposta le informazioni richieste dal Comitato sui tempi del ricorso (12 agosto? 26 agosto? fine ottobre?) e sugli uffici competenti ad accoglierlo, informazioni dovute ed esplicitamente indicate in ogni atto amministrativo senza che i cittadini debbano farne richiesta. Il funzionario ha ammesso che l'Ufficio non si è minimamente posto il problema che qualcuno potesse ricorrere contro la sua decisione e, di conseguenza, ha bisogno di un certo tempo per studiare la materia onde colmare le sue lacune cognitive. Questa gravissima carenza d'informazione basilare, se si scartata la congettura che L'Ufficio abbia inteso nascondere lo scippo del referendum puntando sull'assenza di reazione del popolo sardo durante le vacanze di ferragosto, lascia aperta solo l'ipotesi che i componenti dell'Ufficio siano stati tentati dall'arrogarsi il diritto all'infallibilità, finora privilegio esclusivo dei Papi (..per un ventennio ci ha provato anche un certo Benito..) pensandosi come primo e unico organo giudicante. Martedì 17, stando all'impegno assunto dal funzionario, finalmente, ci sarà dato sapere se al popolo sardo è negato "solo" il diritto democratico di esprimere un semplice parere che un valore meramente etico o se gli è negato anche il fondamentale diritto democratico di ricorso contro le decisioni amministrative e giuridiche di prima istanza. Ritroviamoci di nuovo TUTTI (...l'infima minoranza che non è in vacanza ferragostana) in viale Trento davanti al palazzo della Regione -- MARTEDI' 17 agosto, ore 10 * La delibera, datata 16 luglio 2004, recita: "Dispone che la presente deliberazione sia IMMEDIATAMENTE comunicata al Presidente della Regione Sardegna". Ignoriamo del tutto le reazioni del Presidente...se reazioni ci sono state. Chi ha sentito il Governatore Soru batta colpo! ********************************** 12 agosto 2004 Comitadu "Firma sa Bomba" Email firmasabomba at tiscalinet.it - Sede prov. Via San Giovanni 234 09100 Cagliari - tel. 3386132753 - 3487815084 AGLI ORGANI DI INFORMAZIONE CONFERENZA STAMPA BOCCIATURA REFERENDUM CONSULTIVO "FIRMA SA BOMBA" VENEDI' 13 ORE 10 A CAGLIARI PRESSO SEDE REGIONALE DI VIA TRENTO SIT-IN DI PROTESTA CONTRO L'UFFICIO REGIONALE RFERNDUM CHE HA CHIUSO LA BOCCA AI SARDI. Il referendum che avrebbe chiamato il popolo sardo a pronunciarsi sul quesito "Siete contrari alla presenza in Sardegna di basi militari straniere, comunque istituite, atte ad offrire punti di approdo e di rifornimento anche a navi e sommergibili a propulsione nucleare o con armamento nucleare ?" , è stato bocciato dall'Ufficio Referendum della Regione. Ancora una volta i sardi saranno impediti, non solo di decidere sul loro destino ma anche di esprimere un semplice parere in merito ad una questione che li riguarda. Per i sardi non valgono neanche i principi fondamentali sanciti da ogni costituzione democratica, essi non hanno il diritto di opinione, viene imposto loro di tacere e subire in silenzio. L'Ufficio Regionale Referendum, approfittando del clima feriale di ferragosto, è stato più realista del re, con un atto che riafferma la sudditanza allo stato italiano ha tolto alla Corte Costituzionale l'incombenza di ripetere la repressione coloniale e antisarda del 1989. Dichiarando incostituzionale un referendum basato sul semplice diritto di opinione, l'Ufficio Referendum ha compiuto un atto antidemocratico e lesivo della dignità del nostro popolo, ha chiuso la bocca ai sardi. Anche se sotto ferragosto non possiamo lasciare correre. Come inizio di una lotta che prevede anche il ricorso amministrativo e altre forme di mobilitazione democratiche, il Comitadu Firma Sa Bomba indice per domani 13 agosto alle ore 10, un Sit-In a Cagliari sotto il palazzo regionale di via Trento, dove ha sede l'Ufficio Referendum, per protestare contro la bocciatura e tenere una conferenza stampa sulla questione. Cagliari 12/08/04 Comitadu "Firma sa Bomba"
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