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Per i pescatori
- Subject: Per i pescatori
- From: "Marcao" <caomar at tiscali.it>
- Date: Wed, 14 Jul 2004 10:56:40 +0200
Maggio 2004 Capo Teulada Sono usciti Ancora una volta I Pescatori al tuono dei cannoni Vanno con le loro Piccole barche E un gran coraggio Dentro i loro cuori Fermeranno i cannoni E i loro tuoni.. Chiedono PESCI e PANE E non le Bombe. Prima o poi Vinceranno loro. Loro è il MARE E anche la RAGIONE Fernanda Sau-Tanas ********************** [ Capo Teulada è un promontorio sulla costa sud-ovest della Sardegna. Espropriato negli anni cinquanta è adibito a Poligono Permanente per esercitazioni terrestri, aeree e navali, esercitazioni a fuoco con vero munizionamento da guerra (live fire). E' il secondo poligono d'Europa per estensione: 7.200 ettari a terra e Kmq 750 di mare "interdetto alla navigazione". E' il primo poligono d'Europa per intensità di utilizzo, usato da Usa, Nato e paesi fuori dal quadro Nato per le manovre di guerra di tiri contro costa, terra-mare, terra-terra e aria-mare-terra. Nei cinquant'anni di vita dell'installazione militare l'elevato ritmo delle attività - sostengono i vertici delle Forze Armate - non ha mai concesso il tempo necessario per provvedere alla bonifica obbligatoria dopo ogni esercitazione. Una vasta parte della zona a terra e a mare del poligono è permanentemente interdetta anche agli stessi militari a causa dell'accumulo di ordigni e residuati inesplosi. A partire dal 2000 gli Usa partecipano ai "giochi di guerra" oltre che con la Sesta Flotta anche con la Seconda Flotta dell'Atlantico scacciata dal poligono di Vieques dalla resistenza popolare. Sono in corso imponenti lavori di riammodernamento e potenziamento dell'installazione militare con l'obiettivo di rendere il poligono il più grande centro europeo d'addestramento ad alta tecnologia attirando nuovi paesi-clienti paganti per poter bombardare a piacimento la Sardegna.. I pescatori di Teulada e Sant'Anna Arresi, due paesini espropriati del loro mare e della loro terra per l'installazione del Poligono di Capo Teulada, da lunghi anni lottano per poter continuare a svolgere il loro lavoro, per non essere costretti ad emigrare, non essere costretti a vivere di elemosine di Stato. Alla fine degli anni '90 con una dura lotta vincente hanno imposto il riconoscimento del diritto al risarcimento danni per le giornate lavorative perdute a causa del "fermo di guerra". Il diritto, conquistato a caro prezzo, è ben presto rimasto sulla carta, il risarcimento si è tradotto in un'elemosina erogata una tantum. Allo stesso tempo le Forze Armate hanno imposto restrizioni sempre più dure, hanno esteso il tratto di mare sottoposto a schiavitù militare e reso di fatto impossibile svolgere le tradizionali attività di pesca. La lotta dei pescatori ha ripreso vigore nell'autunno 2002 e dal novembre 2003 non conosce tregua: presidio permanente del porto e degli ingressi del poligono, azioni di rallentamento del traffico miliare, blocco delle manovre di guerra. Ostinatamente, quotidianamente, quando il vento lo permette, sfidano i divieti e le bombe, dirigono le loro barche nel cuore della zona dei giochi di guerra e calano le reti nel mare proibito saturo di ordigni bellici. La loro richiesta è semplice: diritto al lavoro con dignità, riavere il mare che gli è stato rubato; diritto alla sicurezza, riavere il mare bonificato e pulito. 4 giugno 2004 Cannonate verso i pescatori. Dieci minuti di paura nelle acque di Capo Teulada (L'Unione Sarda). "Noi protestavamo, loro ci sparavano addosso". Capo Teulada: la denuncia di 15 pescatori di due marinerie (La Nuova Sardegna). 6 giugno 2004 Teulada. I pescatori sfidano i cannoni (L'Unione Sarda). I pescatori bloccano le esercitazioni. Nuovo blitz delle marinerie di Teulada e Sant'Anna Arresi all'interno del poligono (La Nuova Sardegna). .....................LA LOTTA NON SI FERMA! Comitato sardo Gettiamo le Basi
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