[ radioattività alla maddalena ] denunce della Asl1 e tendenza a negare dala regione



 unione sarda  cronaca della  gallura  del  8\5\2004

La Maddalena. Risposte per vie legali a Polcaro (Cnr)
Torio, l'Asl 1 non ci sta:
«Notizie senza prove»

LAMADDALENA. La Asl numero
1 prepara una risposta per
vie legali alle dichiarazioni di
Francesco Polcaro, lo scienziato
del Cnr secondo il quale
il torio radioattivo 234 nelle
acque dell'Arcipelago arriverebbe
dal combustibile dei
sottomarini a propulsione nucleare
in transito nella base
statunitense di Santo Stefano.
Sia all'Asl 1 che alla direzione
della centralina di rilevazione
ambientale della Maddalena
sarebbero furibondi «nei confronti
di chi diffonde notizie
senza darne dimostrazione».
Le dichiarazioni di Polcaro,
secondo le agenzie Apat, Iccram
e Arpas, delegittimerebbero
«il lavoro portato avanti
dalle strutture pubbliche» prima
che questi dati siano resi
pubblici. Una fuga in avanti,
insomma, che non è piaciuta
a chi ha in carico la salvaguardia
della salute pubblica,
chiamato istituzionalmente a
mettere chiarezza «mentre
altri fanno l'esatto contrario
e senza alcuna prova». Molto
critico anche l'assessore comunale
all'Ambiente, Giacomo
Grondona, ma su un altro
punto comunque legato
alle ultime indiscrezioni: «Mi
risulta che l'operazione di carico
e scarico del combustibile
viene effettuata negli Stati
Uniti, nei porti d'imbarco, dove
ci si incarica anche di
smaltire il combustibile esausto,
e non certo nel punto
d'appoggio di Santo Stefano».
Insomma, a pochi giorni
dalla proclamazione ufficiale
dei risultati delle analisi
straordinarie dell'Asl 1 sullo
stato dell'ambiente sardo e
maddalenino, in programma
martedì in una conferenza
stampa alle ore 12, rispunta
fuori l'ipotesi che la presenza
di forti quantità di isotopi di
torio nelle acque potrebbe essere
effetto diretto della presenza
dei sommergibili a propulsione
nucleare nelle acque
della Maddalena, più che di
un accumulo di particelle avvenuto
per via naturale. Tutti
i risultati raccolti dai tecnici
incaricati dall'Asl 1, a partire
dal 24 febbraio scorso nelle
acque della Sardegna, saranno
sul tavolo del sindaco Rosanna
Giudice e sarà spiegata
la ragione delle anomalie -
se ci sono - fra i dati raccolti
a La Maddalena e quelli raccolti
altrove. Nei giorni scorsi,
in attesa della conferenza,
erano filtrate notizie rassicuranti,
che collocavano i valori
della concentrazione di torio
nelle alghe locali entro limiti
considerati normali per
un territorio ad alta concentrazione
di rocce granitiche,
ritenute capaci di accumulare
radioisotopi del torio. Ma il
torio è anche uno degli elementi
che innescano la reazione
dell'uranio nei motori
ad energia nucleare: ecco
perché prende corpo l'ipotesi
che la presenza degli isotopi
di torio a La Maddalena sia il
risultato di emissioni radioattive
più che di concentrazione
naturale. La causa potrebbe
essere l'incidente al sommergibile
Hartford, avvenuto il 25
ottobre scorso, che userebbe
proprio questo componente.
FRANCESCO NARDINI