sempre sulal radioattività ala maddalena



 unione sarda  cronaca  gallura del 7\5\2004

La Maddalena. Il parere di uno scienziato del Cnr
«Il torio radioattivo
usato dai sottomarini»
Il torio radioattivo 234 trovato
nelle acque dell'arcipelago
della Maddalena durante le
indagini straordinarie di monitoraggio
della radioattività,
effettuate da Apat, Icram e
Arpas dopo i rilevamenti del
centro di ricerca francese,
Criirad, sarebbe il combustibile
dei sottomarini statunitensi
che hanno la loro base
nell'isola di Santo Stefano. Lo
sostiene lo scienziato del Cnr
Francesco Polcaro. L'ingegnere
Polcaro, primo ricercatore
del Consiglio Nazionale
delle Ricerche e membro del
Comitato Scienziate/i contro
la guerra, secondo quanto ha
reso noto il Comitato Gettiamo
le Basi, sostiene che l'alta
concentrazione di torio 234
non meraviglia. «I sottomarini
statunitensi a propulsione
nucleare della classe Los Angeles,
quelli che abitualmente
transitano e sostano alla
Maddalena - afferma Polcaro
- usano come combustibile
per il reattore nucleare una
miscela contenente anche il
torio 234. Il Torio è certamente
un elemento presente in
natura, ma non si può assolutamente
escludere che l'elevatissima
concentrazione di
torio 234, rilevata da analisi
di diversa fonte, sia conseguenza
diretta dell'incidente
del sottomarino a propulsione
nucleare Hartford, che appunto
ha un reattore nucleare
che usa un combustibile
contente torio, e ancora meno
che essa sia il prodotto dell'accumulo
nel tempo delle attività
della base Usa».
Secondo il ricercatore, va
tenuto presente che la nave
appoggio Emory Land svolge
anche le delicatissime operazioni
di manutenzione del
reattore nucleare, di prelievo
del combustibile esaurito e di
immissione di nuovo combustibile
nucleare: anche se
queste operazioni sono usualmente
compiute con la massima
prudenza, la possibilità di
incidenti, anche ripetuti, di
maggiore o minore entità è
ineliminabile. «Dobbiamo infine
ricordare - continua lo
scienziato - che, in caso di incidente,
le fortissime correnti
della Sardegna settentrionale
diffonderebbero in brevissimo
tempo la contaminazione
in un'area molto vasta e che
le strutture di controllo ambientale
sulla radioattività in
Italia sono ridotte ai minimi
termini: basti ad esempio dire
che il rapporto annuale
sullo stato della radioattività
in Italia, che dovrebbe essere
fatto per legge dall'Apat, non
viene più pubblicato semplicemente
perchè il Governo ha
smantellato la struttura dell'Apat
che se ne occupava».
Mariella Cao, di Gettiamo le
basi ha così commentato la
spiegazione dell'ingegner
Francesco Polcaro: «Dopo la
denuncia del ricercatore del
Cnr invitiamo le autorità competenti
a desistere dallo sperpero
di pubblico denaro in ricerche
attinenti la sfera della
fantascienza - ha continuato
Cao - e a indirizzare le indagini
su tipologia e modalità di
funzionamento dei mostri
atomici Usa che infestano i
nostri mari». Un