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sempre sulal radioattività ala maddalena
- Subject: sempre sulal radioattività ala maddalena
- From: "giuseppe scano" <useppescano at virgilio.it>
- Date: Fri, 7 May 2004 14:34:11 +0200
unione sarda cronaca gallura del 7\5\2004 La Maddalena. Il parere di uno scienziato del Cnr «Il torio radioattivo usato dai sottomarini» Il torio radioattivo 234 trovato nelle acque dell'arcipelago della Maddalena durante le indagini straordinarie di monitoraggio della radioattività, effettuate da Apat, Icram e Arpas dopo i rilevamenti del centro di ricerca francese, Criirad, sarebbe il combustibile dei sottomarini statunitensi che hanno la loro base nell'isola di Santo Stefano. Lo sostiene lo scienziato del Cnr Francesco Polcaro. L'ingegnere Polcaro, primo ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche e membro del Comitato Scienziate/i contro la guerra, secondo quanto ha reso noto il Comitato Gettiamo le Basi, sostiene che l'alta concentrazione di torio 234 non meraviglia. «I sottomarini statunitensi a propulsione nucleare della classe Los Angeles, quelli che abitualmente transitano e sostano alla Maddalena - afferma Polcaro - usano come combustibile per il reattore nucleare una miscela contenente anche il torio 234. Il Torio è certamente un elemento presente in natura, ma non si può assolutamente escludere che l'elevatissima concentrazione di torio 234, rilevata da analisi di diversa fonte, sia conseguenza diretta dell'incidente del sottomarino a propulsione nucleare Hartford, che appunto ha un reattore nucleare che usa un combustibile contente torio, e ancora meno che essa sia il prodotto dell'accumulo nel tempo delle attività della base Usa». Secondo il ricercatore, va tenuto presente che la nave appoggio Emory Land svolge anche le delicatissime operazioni di manutenzione del reattore nucleare, di prelievo del combustibile esaurito e di immissione di nuovo combustibile nucleare: anche se queste operazioni sono usualmente compiute con la massima prudenza, la possibilità di incidenti, anche ripetuti, di maggiore o minore entità è ineliminabile. «Dobbiamo infine ricordare - continua lo scienziato - che, in caso di incidente, le fortissime correnti della Sardegna settentrionale diffonderebbero in brevissimo tempo la contaminazione in un'area molto vasta e che le strutture di controllo ambientale sulla radioattività in Italia sono ridotte ai minimi termini: basti ad esempio dire che il rapporto annuale sullo stato della radioattività in Italia, che dovrebbe essere fatto per legge dall'Apat, non viene più pubblicato semplicemente perchè il Governo ha smantellato la struttura dell'Apat che se ne occupava». Mariella Cao, di Gettiamo le basi ha così commentato la spiegazione dell'ingegner Francesco Polcaro: «Dopo la denuncia del ricercatore del Cnr invitiamo le autorità competenti a desistere dallo sperpero di pubblico denaro in ricerche attinenti la sfera della fantascienza - ha continuato Cao - e a indirizzare le indagini su tipologia e modalità di funzionamento dei mostri atomici Usa che infestano i nostri mari». Un
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