tutti i modi per non ammettere le responsabilità dei sommergibili Usa



la  nuova sardegna  del 21\4\2004

Cagliari, il rapporto dell'agenzia per la protezione dell'ambiente e per i
servizi tecnici
«La Maddalena, la radioattività c'è ma non dipende dai sommergibili»


 CAGLIARI. «Il contenuto di uranio presente nelle alghe e nell'acqua marina
dell'arcipelago della Maddalena rispecchia pienamente i rapporti isotopici
presenti in natura. Non deriva quindi da attività antropiche». Lo rivela il
rapporto intermedio di attività delle indagini straordinarie di monitoraggio
della radioattività ambientale nell'arcipelago della Maddalena dell'Agenzia
per la protezione dell'Ambiente e per i servizi tecnici (APAT).
 L'indagine è stata illustrata al presidente della Regione Italo Masala e
alle autorità civili e militari dell'isola.
 Gli alti valori del Th-234 (torio) nelle alghe marine rosse - ha precisato
ieri mattina Lamberto Matteocci, direttore in rappresentanza dell'APAT -
sono dovuti a processi di accumulo naturale. Il "Rapporto" è stato redatto
oltre che dall'APAT, dall'ICRAM (Istituto culturale per la ricerca
scientifica e tecnologica applicata al mare), dall'ARPAS (Agenzia regionale
per la protazione ambientale) con la collaborazione delle Asl numero 1 di
Sassari e numero 8 di Cagliari.
 Il rapporto quindi esclude che la presenza di torio e uranio siano da
mettere in relazione alla presenza di sommergibili nucleari nella base di
Santo Stefano e all'incidente verificatisi nell'autunno scorso nel quale
rimase coinvolto un sottomarino americano.
 Il presidente della Regione Italo Masala ieri mattina ha chiesto la
presenza della stampa all'illustrazione del "rapporto" per informare
direttamente la popolazione sui risultati scientifici ottenuti con oltre
cinquanta prelievi in punti diversi dell'arcipelago maddalenino, tra
febbraio e aprile 2004.
 «Abbiamo operato d'intesa con il ministero - ha detto il presidente
Masala - come si conviene in una situazione di emergenza. Ora siamo più
tranquilli e possiamo confermare alle popolazioni l'assoluta assenza di
inquinamento nucleare nell'arcipelago. La presenza di sostanze radioattive
naturali rientra nelle caratteristiche geomorfologiche del territorio e nei
parametri previsti dalla normativa vigente. I prelievi sono stati
effettuati, per maggiori riscontri, anche all'Asinara, a Porto Conte, in
prossimità di Alghero e perfino nella Sella del Diavolo, promontorio
caratteristico di Cagliari.
 Viva soddisfazione è stata espressa anche dal sottosegretario Salvatore
Cicu per i risultati che «confermano quanto il governo aveva dichiarato
sulla questione e che soprattutt rappresentano una buona notizia per l'
immagine della maddalena e della sardegna che non può essere rovinata da
frettolose speculazioni».
 All'incontro erano presenti l'assessore regionale all'Ambiente Emilio Pani,
il comandante di Marisardegna ammiraglio Roberto Baggioni e quello dell'
Esercito Angelo Dello Monaco, il presidente Parco della Maddalena Gianfranco
Cualbu e l'assessore maddalenino all'Ambiente Giacomo Grondona.