Re:uranio e diritto alla salute



Ma cosa dire se chi va in missione sono ragazzi che hanno firmato per la ferma volontaria e vanno in Bosnia appunto come volontari?


Nonostante l'indifferenza delle più alte cariche della Repubblica Italiana invocate nei giorni giorni scorsi, una ulteriore conferma di quanto oramai da anni sta sostenendo l'Osservatorio, in ordine agli effetti deleteri derivanti dall'utilizzo di proiettili all'uranio impoverito, viene dagli USA

http://www.osservatoriomilitare.it/newsite/comunicazioni_presid/comunicazione_15_06_2003.htm

> Potrebbero i militari invocare la tutela del diritto alla salute per non
> andare a lavorare nelle zone infettate dall'uranio impoverito?
> La domanda sorge dalla seguente sentenza della Corte costituzionale del 1991
> che così si esprime: "Il valore della dignità e della salute di ciascun
> essere umano è valore supremo che non conosce distinzioni e graduazioni di
> "status" personali e dunque annienta ogni separazione tra cittadini e
> soldati" (decisione con cui è stato dichiarato costituzionalmente
> illegittimo l'articolo 47-ter della legge 26 luglio 1975, n. 354 (Norme
> sull'ordinamento penitenziario e sull'esecuzione delle misure privative e
> limitative della libertà), nel testo introdotto dall'art. 13 della legge 10
> ottobre 1986, n. 663, nella parte in cui non prevede che la reclusione
> militare sia espiata in detenzione domiciliare quando trattasi di "persona
> in condizioni di salute particolarmente gravi che richiedano costanti
> contatti con i presidi sanitari territoriali").
> Saluti
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