l'industria bellica festeggia



L'industria bellica dopo l'11 settembre ringrazia per l'impegno profuso nei suoi confronti e festeggia:

http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/05-Agosto-2003/art58.html

Crescono gli affari degli States Miracoli dell'industria bellica
Dati economici positivi e borse in rosso. È un abbinamento comune, di recente, negli Stati uniti, a dimostrazione di quanto sia diffuso il nervosismo tra gli investitori. I dati sono quelli degli ordini all'industria, cresciuti a giugno dell'1,7%. Si tratta del miglior risultato da tre mesi a questa parte. A maggio l'incremento era stato dello 0,4%, mentre ad aprile si era registrato un netto calo (-3%). L'exploit è stato garantito da un'industria particolarmente florida in questo momento: la difesa. Il dato, tolti gli ordini militari, avrebbe infatti confermato quello che gli analisti si attendevano: +1,5%. Ma battere le aspettative non ha, per l'appunto, giovato ai mercati, che hanno aperto intorno all'1% di perdita e sono rimasti a lungo in terreno negativo. Verso fine seduta, Dow Jones e Nasdaq (mercato dei titoli tecnologici) hanno messo a segno un piccolo recupero, tornando in positivo. Le incertezze di Wall Street hanno influito anche sulle borse europee: tutte, eccetto Londra, hanno chiuso in rosso. Piazzaffari, al termine di una giornata nervosa, ha perso lo 0,64%.

«Il mercato ha già scontato questi numeri positivi», sostiene Richard McCabe, capo analista di Merrill Lynch, una delle maggiori banche d'affari statunitensi. Gli ordini all'industria sono infatti numeri ampiamente anticipati, che difficilmente sortiscono benefici effetti sorpresa. Ma per McCabe c'è anche altro. L'analista americano infatti aggiunge: «La questione è tutta qui: il mercato al momento è un po' stanco e logoro».