R: MEDIAWATCH - bugie angloamericane sull'uranio irakeno



Precisazione: mi riferisco alla bomba "distruggi bunker" all'uranio
impoverito.

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Inviato: venerdì 28 marzo 2003 18.50
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Oggetto: R: MEDIAWATCH - bugie angloamericane sull'uranio irakeno


28 marzo 2003 - Tg3 - ore 18:25
Immagini dei bombardamenti di oggi: la telecamera si sofferma su un
fotoreporter (dall'aspetto sembra giapponese, abiti scuri e borsa giallo
Nikon) che "scorre" sulle macerie un dispositivo che potrebbe essere un
contatore Geiger. Una "Attenzione" determinata, forse, proprio dalla
presunta nazionalità.

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Inviato: giovedì 20 marzo 2003 12.55
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Oggetto: MEDIAWATCH - bugie angloamericane sull'uranio irakeno



Iraq: Powell e Rice ammettono, prove su uranio sono false

di Gabriella Meroni (g.meroni at vita.it)

10/03/2003    Vita




Il direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) aveva
avanzato dubbi sulla documentazione prodotta dagli Usa. Che alla fine hanno
ammesso




Un altro episodio di approssimazione, per non dire di malafede, si registra
nel tentativo angloamericano di documentare con prove inoppugnabili la
pericolosità dell'arsenale iracheno. Dopo lo scandalo del rapporto Blair
sulle armi di Baghdad copiato da una tesi di laurea, ora si scopre che i
documenti che dimostravano il tentativo iracheno di comprare uranio dal
Niger erano falsi. Lo hanno ammesso il segretario di Stato americano, Colin
Powell, e il Consigliere per la sicurezza nazionale, Condoleezza Rice, nel
corso di due interviste televisive, aggiungendo però che «il programma
nucleare iracheno resta una minaccia».

Venerdi' scorso, di fronte al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il
direttore dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Mohammed
El Baradei, aveva detto di esser giunto alla conclusione che la
documentazione fornita da Washington e Londra sui legami Iraq-Niger era
falsa. La Rice e Powell hanno ammesso che e' cosi', ma il Consigliere della
Casa Bianca ha sottolineato che per tre volte - nel 1991, nel 1995 e nel
1998 - l'Aiea e' stata sul punto di dichiarare l'Iraq libero da ogni
programma militare nucleare quando poi e' stato verificato che non era
cosi'. "Quando si ha a che fare con un Paese totalitario come l'Iraq - ha
detto la Rice - bisogna essere cauti prima di giungere a conclusioni
simili".

http://web.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=29768


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