[coordinamento185] Agenzie manifestazione di ieri



Sull'Avvenire di oggi c'è un paginone sulla 185/90.
Stasera alle iene su Italia Uno c'è un servizio sulla 185/90 curato dal Trio
Medusa.
Saluti di pace
Massimo Paolicelli


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COMMERCIO ARMI: MANIFESTAZIONE AL SENATO CONTRO DDL 185 =

(ASCA) - Roma, 26 mar - Tutti a lutto contro il ddl 185
oggi alle ore 18.00, davanti Palazzo Madama: rappresentanti
della campagna 185, rete Lilliput, Pax Christi, insieme ad
alcuni parlamentari del centrosinistra, si benderanno gli
occhi in segno di lutto, si legge in un comunicato, per
protestare contro un ddl che liberalizza i traffici armi,
oggi all'esame dell'assemblea del Senato.
res-rg/cdc/ss
261616 MAR 03
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AGI0262 3 POL 0 R01 /    + VQZ PI01

COMMERCIO ARMI: TUTTI A LUTTO PER PROTESTA =
(AGI) - Roma, 26 mar. - Oggi davanti palazzo Madama,
rappresentanti della Campagna 185, Rete Lilliput, Pax Christi,
insieme ad alcuni parlamentari del centrosinistra, si
benderanno gli occhi in segno di lutto per protestare contro un
ddl che liberalizza i traffici di armi, oggi all'esame
dell'assemblea del Senato. (AGI)
Com-Els/Sgv
261717 MAR 03
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      COMMERCIO ARMI: BAVAGLI NERI AL SENATO CONTRO NUOVA LEGGE =
      MANIFESTAZIONE DAVANTI A PALAZZO MADAMA, NO A RIFORMA 185/90

      Roma, 26 mar. - (Adnkronos) - Bavagli neri e striscioni a lutto
davanti a palazzo Madama contro l'approvazione della riforma della
legge 185/90 che regola la vendita delle armi nel nostro Paese. Una
riforma, sottolineano gli attivisti che manifestano di fronte al
Senato, ''che favorisce l'impresa militare, elimina la trasparenza e
le garanzie'' e ''liberalizza il mercato favorendo cosi' pericolose
triangolazioni verso i Paesi 'a rischio''', denuncia il senatore dei
Verdi Francesco Martone, tra i parlamentari presenti alla
manifestazione. Promossa dalla campagna 'contro i mercanti di armi',
l'iniziativa ha ottenuto l'adesione di Amnesty International,
Emergency, Associazione obiettori non violenti, rete Lilliput e
comitato 'Fermiamo la guerra'.

      ''Ci mettiamo il bavaglio nero -dice Massimo Paolicelli,
presidente dell'Associazione obiettori non violenti- perche' la
maggioranza ha deciso di non ascoltare la voce della societa' civile
e di dare il via libera ad una legge che liberalizza il commercio
delle armi e toglie gli opportuni vincoli che erano stati introdotti
dalla legge del 1990''. (segue)
      (Mac/Rs/Adnkronos)
26-MAR-03 19:13

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      COMMERCIO ARMI: BAVAGLI NERI AL SENATO CONTRO NUOVA LEGGE (2) =

      (Adnkronos) - A giudizio di Nella Ginatempo, dell'associazione
'Basta guerra', poi, ''non ci potrebbe essere un momento peggiore per
varare una legge del genere. Il mondo inorridisce di fronte alle
immagini della guerra in Iraq e i nostri parlamentari non trovano di
meglio che approvare una legge che liberalizza il commercio delle
armi''.

      Contrario alla riforma legislativa anche padre Alex Zanotelli,
secondo cui ''purtroppo sta fallendo l'obiettivo di salvaguardare una
legge che vincola il commercio delle armi italiane a criteri etici e
di trasparenza''. Per Zanotelli ''quello che sta avvenendo in Senato
ad opera della maggioranza che governa l'Italia e' gravissimo''. Il
missionario comboniano si impegna a ''far conoscere all'opinione
pubblica quali senatori hanno votato per silurare la 185 e chiedero'
a tutti di non votarli piu'''.
      (Mac/Rs/Adnkronos)
26-MAR-03 19:13
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IRAQ: MANIFESTANTI SI IMBAVAGLIANO DAVANTI AL SENATO
CONTRO ACCORDO SU INDUSTRIA ARMI
   (ANSA) - ROMA, 26 MAR - Bavagli neri sugli occhi e sulla
bocca per esprimere lo sdegno contro ''un disegno di legge che
liberalizza i traffici d'armi e che portera' l'Italia, in un
momento in cui cadono le bombe in Iraq, ad armare le zone calde
del mondo''. Cosi' una decina di manifestanti, esponenti di un
cartello di associazioni aderenti alla campagna ''Fermiamo i
mercanti di morte'' ha manifestato questo pomeriggio davanti al
Senato mentre in aula era in corso la discussione sulla ratifica
dell'accordo di Farnborough sull'industria della difesa.
   I dimostranti, aderenti ad Amnesty International, Obiettori
nonviolenti, Social Forum, Emergency, Rete Lilliput, hanno
disteso a terra e sulle transenne due striscioni neri ''in segno
di lutto - hanno spiegato - verso la condanna a morte di una
legge, la 185, raggiunta con l'accordo delle associazioni
umanitarie e cattoliche e che limitava la vendita di armi in
situazioni a rischio, come ad esempio a paesi dove non esiste il
rispetto dei diritti umanitari o dove sono in corso dei
conflitti''.
   Per Massimo Paolicelli, dell'associazione ''Obiettori
nonviolenti'', ''la maggioranza con la scusa di ratificare
l'accordo di Farnborough vuole smantellare una legge che fino ad
oggi ha impedito all'Italia di foraggiare paesi in guerra''. Ed
e' un paradosso, hanno denunciato i manifestanti, ''che si
spiani la strada - ha detto Nella Ginatempo di ''Basta Guerra''
del Social Forum - alle industrie delle armi in un momento in
cui si parla di guerra al terrorismo, di aiuti umanitari e di
centinaia di vittime di missili e bombe''.
   Alla manifestazione ha partecipato il senatore dei Verdi
Francesco Martone, uscito dall'aula in una pausa dei lavori, e
un messaggio e' stato inviato dal missionario comboniano padre
Alex Zanottelli, che ha puntato l'indice contro le forze
cattoliche della maggioranza. ''Eravamo convinti - ha scritto il
religioso - che l'Udc assumesse i tre emendamenti presentati
dalla campagna 'Contro i mercanti d'armi'. Nonostante le
promesse, anche l'Udc si e' allineato alla maggioranza. Tutto
questo mi fa male perche' si tratta di senatori cattolici che il
5 marzo avevano digiunato e pregato per la pace''.(ANSA).

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26-MAR-03 19:32 NNNN

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AGI0353 3 POL 0 R01 /    + VQZ PI01

COMMERCIO ARMI: BEDIN, GOVERNO A EUROPA PREFERISCE USA =
(AGI) - Roma, 26 mar. - "La maggioranza procede senza nessun
confronto a modificare le norme sulla legge sul commercio delle
armi". A dichiararlo e' il senatore della Margherita, Tino
Bedin, capogruppo in commissione Difesa. "Non possiamo votare
una legge sulle armi e sul loro commercio mondiale mentre
sfilano davanti ai nostri occhi le immagini devastanti della
guerra in Iraq. Oltretutto - ha aggiunto il parlamentare - la
modifica alla legge 185 contiene un indebolimento della
concorrenza europea a vantaggio dell'industria americana.
Abbiamo offerto alla maggioranza la strada per superare molti
punti deboli di questo disegno di legge. Io stesso ho presentato
un emendamento aggiuntivo all'articolo 2, con il quale
chiedevamo in sostanza di fare saldi tutti i principi ed i
criteri della legge 185 nell'applicazione concreta dell'Accordo
di Farnborought, ma come era prevedibile la maggioranza ha
preferito dribblare. Anche con questo disegno di legge il
governo Berlusconi conferma quello che e' in ogni passaggio
cruciale: alla solidarieta' europea preferisce il legame con gli
Stati Uniti. Ad un industria europea della Difesa coesa e quindi
competitiva preferisce gli accordi bilaterali". (AGI)
Els/
261939 MAR 03
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AGI0362 3 POL 0 R01 /    + VQZ PI01

COMMERCIO ARMI: SLITTA A DOMANI OK SENATO, MARTONE CRITICA DDL=
(AGI) -Roma, 26 mar. - Slitta a domani l'ok del Senato alla
ratifica dell'accordo internazionale tra paesi europei per il
commercio delle armi. In aula e' mancato il numero legale ed il
presidente di turno ha rinviato a domani l'esame ed il voto.
"Questo disegno di legge che il Governo e la maggioranza
vogliono approvare, nonostante la guerra in corso e nonostante
le sollecitazioni dell'opinione pubblica e della Chiesa
cattolica, rappresenta un'ulteriore prova dell'incoerenza, se
non dell'inesistenza, della politica estera del nostro Paese".
dice il senatore Francesco Martone, capogruppo dei Verdi
in commissione Esteri.
   "Il Governo e la maggioranza respingendo le nostre proposte
si sono ricompattati dietro gli interessi dell'industria
italiana delle armi. Proprio in un momento in cui la politica
estera degna del suo nome avrebbe richiesto un impegno per un
maggior controllo del mercato delle armi nell'ambito della lotta
al terrorismo. Tra il burro e i cannoni - continua Martone - il
Governo ha scelto i cannoni, permettendo cos di vendere armi
italiane a paesi nei quali vengono compiute violazioni dei
diritti dell'uomo, a paesi ai quali stiamo cancellando il debito
estero, con il rischio di un nuovo indebitamento, e a paesi che
non hanno ratificato l'accordo di Farnborough. Tra questi ultimi
risultano alcuni paesi dell'Europa orientale, coinvolti in
triangolazioni illegali di armi verso paesi in conflitto, tra
cui potrebbe esserci anche l'Iraq. Risulta, infatti, che nel
2002 la Repubblica Ceca abbia esportato in Iraq, via Siria e
Yemen, razzi e missili antiaerei e sistemi guida per missili a
lungo raggio. I cittadini devono sapere che da oggi il Governo
del nostro Paese rischia di essere responsabile consapevole dei
nuovi conflitti armati". (AGI)
Els/

262000 MAR 03
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ADN1183 5 POL 0 RT1 PPR NAZ

      ARMI: MARTONE, FRA BURRO E CANNONI GOVERNO SCEGLIE CANNONI =

      Roma, 26 mar. - (Adnkronos) - ''Il disegno di legge che il
governo e la maggioranza vogliono approvare, nonostante la guerra in
corso e nonostante le sollecitazioni dell'opinione pubblica e della
Chiesa cattolica, rappresenta un'ulteriore prova dell'incoerenza, se
non dell'inesistenza della politica estera del nostro Paese'.

       Lo afferma il capogruppo dei Verdi in commissione Esteri del
Senato, a proposito del ddl sul commercio internazionale di armi.
Martone sottolinea anche che governo e maggioranza ''respingendo le
nostre proposte si sono ricompattati dietro gli interessi
dell'industria italiana delle armi''.

       ''Tra il burro e i cannoni -continua Martone- il governo ha
scelto i cannoni, permettendo cosi' di vendere armi italiane a Paesi
nei quali vengono compiute violazioni dei diritti dell'uomo, a Paesi
ai quali stiamo cancellando il debito estero, con il rischio di un
nuovo indebitamento, e a Paesi che non hanno ratificato l'accordo di
Farnborough''.
      (Epa/Rs/Adnkronos)
26-MAR-03 20:31

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MAW8727 4 pol 174 ITA6556 ;EN;x;O;02000000;
ApB-EXPORT ARMI/ PADRE ZANOTELLI CONTRO L'UDC: DIRO' NON VOTARLI
D'Onofrio silura la 185, come può da cattolico?

Roma, 27 mar. (Ap.Biscom) - "Come missionario farò di tutto per
fare conoscere all'opinione pubblica quali senatori hanno votato
per silurare la 185 e chiederò a tutti di non votarli più". Padre
Alex Zanotelli accusa l'Udc di non aver agito a difesa della
legge 185 sul commercio di armi: "Eravamo convinti - dichiara -
che l'Udc, in particolare i senatori Francesco D'Onofrio,
Alessandro Forlani e Ivo Tarolli, assumesse i tre emendamenti
presentati dalla campagna. Nonostante le promesse, anche l'Udc si
è allineato alla maggioranza. Non solo, proprio il senatore
D'Onofrio sta agevolando l'approvazione del disegno di legge che
stravolge la 185".

"E pensare che più volte - lamenta Zanotelli - un sacerdote
inviato dalla Conferenza Episcopale Italiana ha parlato con
D'Onofrio esortandolo a operare perché fossero conservati gli
aspetti qualificanti della 185. Tutto questo mi fa male perché si
tratta di senatori cattolici che il 5 marzo hanno digiunato e
pregato per la pace. Mi chiedo con quale coraggio possano
invocare il Signore e poi votare così. Che razza di cattolici
sono? Vedo un'incoerenza tremenda tra fede e azione politica".
Red/Ate



270936 mar 03GMT
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ZCZC0282/SXA
WPP30148
R POL S0A QBXB
IRAQ: DEPUTATI DS, COSA SA IL GOVERNO DI IRAN-CONNECTION?
INTERROGAZIONE ANCHE SU FORNITURE RUSSE A SADDAM
   (ANSA) - ROMA, 26 MAR - E' vero che imprese anglo-olandesi
forniscono materiale utile per il nucleare all'Iran? Ed e' vero,
come sostengono gli Usa, che la Russia ha recentemente fornito
armi all'Iraq? Sono le domande che un folto numero di deputati
diessini rivolge al ministro degli Esteri, Franco Frattini, con
una interrogazione a risposta urgente, di cui e' primo
firmatario il vice presidente della Camera, Fabio Mussi.
   ''Il Governo degli Stati Uniti - e' la premessa
dell'interrogazione - ha accusato la Russia di forniture
recentissime di componenti d'arma a Saddam Hussein, cosa che si
aggiunge agli  elementi noti da tempo, e cioe' che le maggiori
potenze del mondo hanno nel corso degli anni tenuto aperto con
il regime iracheno un ricco commercio di armi, comprese quelle
di distruzione di massa''. Al tempo stesso pero' i ministri
russi Ivanov e Rumiantsev hanno parlato, il 24 marzo scorso, di
una 'Iran-connection', in particolare di una compagnia
anglo-olandese che avrebbe fornito recentemente a Teheran
un'intera partita di centrifughe per l'arricchimento di uranio,
cioe' materiale utile a produrre bombe atomiche''.
    Dopo aver ricordato che l'Iran e' ''uno dei tre Stati
indicati come 'canaglie' dal governo degli Stati Uniti, i
deputati dell'opposizione chiedono di sapere se il governo
italiano (''tanto piu' in quanto il Presidente del Consiglio
vanta rapporti personali di amicizia e confidenza con i
Presidenti Bush e Putin''), disponga di ''informazioni a
proposito della accusa statunitense e della grave denuncia
russa, o se in ogni caso intenda procurarsele''. E se non
intenda rivolgersi all'Onu e all'Unione Europea per chiedere
l'attivazione di procedure di accertamento ed eventuali
decisioni di contrasto alla ulteriore proliferazione di commerci
d'armi, convenzionali e nucleari.
   Oltre a Mussi hanno presentato l'interrogazione, tra gli
altri,  Folena, Innocenti, Bandoli, Zani, Cennamo, Melandri,
Guerzoni, Vertone, Turco, Finocchiaro e Burlando.
(ANSA).

     RR
26-MAR-03 14:30 NNNN





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