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basi militari: confermati traslochi da Vieques a Teulada
- Subject: basi militari: confermati traslochi da Vieques a Teulada
- From: "Mariella Cao" <caomar at tiscalinet.it> (by way of Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>)
- Date: Sun, 08 Dec 2002 13:58:38 +0100
COMITATO SARDO GETTIAMO LE BASI Comunicato stampa: 6 dicembre 2002. Confermati i traslochi di morte da Vieques a Teulada. L'incidente al sommergibile nucleare d'attacco "Oklahoma City" porta alla luce che nel poligono terrestre, aereo e navale di Capo Teulada si effettuano anche le esercitazioni della Seconda Flotta, abitualmente svolte a Vieques fino al 1999 e, a partire da questa data, impedite dalla coraggiosa resistenza della popolazione che occupa le aree adibite ai giochi di guerra. Oggi si apprende* che la base operativa del sommergibile nucleare - attualmente in avaria e in riparazione presso la base atomica Usa di La Maddalena - è il porto militare di Norfolk (Virginia), la principale base navale della Seconda Flotta dell'Atlantico della Marina di guerra statunitense. L' "Oklahoma SSN 723" fa parte della squadra navale della portaerei a propulsione nucleare "Washington" che dal 5 al 15 ottobre scorso - con numerose unità della Nato - ha partecipato a Capo Teulada alla "Destined Glory 2002" effettuando le imponenti e devastanti manovre di sbarco anfibio (SACEX, Supporting Arms Coordination Exercises), proprio quegli esercizi SACEX che, secondo gli studi del CAN (Center for Naval Analyses), possono essere svolti, in alternativa al poligono ormai inagibile di Vieques, soltanto nei poligoni di Teulada, Camp Lejeune/Florida, Guantànamo/Cuba. La denuncia lanciata da Gettiamo le Basi (10 settembre 02) sul trasferimento delle esercitazioni militari da Vieques a Teulada è stata "smentita" dalle Autorità competenti. Le Forze Armate, il Governo nazionale e da ultimo il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, On Mauro Pili, hanno ripetutamente tranquillizzato, assicurando che non è pervenuta alcuna richiesta Usa di trasloco "base". La "candida e ingenua" attesa delle Autorità politiche e militari di una formale comunicazione da parte degli Usa lascia alquanto sconcertatati, tenuto conto che a tutt'oggi il Parlamento italiano ignora completamente lo status della base atomica di La Maddalena concessa agli Usa nel lontano 1972. Rileviamo inoltre che in base alle norme internazionali Aiea (Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica), le riparazioni ai natanti a propulsione nucleare devono essere effettuate in acque internazionali. Evidentemente questa normativa, sottoscritta da Italia e Stati Uniti; non ha applicazione in Sardegna. * Riferimento "La Nuova Sardegna" 6/12/02 NOTA. A Vieques non c'è una BASE ma un POLIGONO, cioè un'area adibita a esercitazioni. Pertanto, non è nei programmi della US Navy il trasferimento di una BASE bensì il trasferimento delle ESERCITAZIONI di bombardamento a fuoco vivo. Per il paese costretto ad "ospitarle" comportano un danno ambientale e sanitario decisamente peggiore. Comitato sardo Gettiamo le Basi www.gettiamolebasi.supereva.it telefono 070/823498 - 338/6132753. ***************************************** INCIDENTI NEI MARI (www.peacelink.it) Un dossier presentato nel 1989 da Greepeace e dall'Università di Bologna documenta 1,276 incidenti a sommergibili e navi militari. Dai dati, attinti dalla documentazione del Congresso Usa riferita agli anni 1963-1986, emergono gravi incidenti a unità nucleari: 7 statunitensi, 7 sovietiche, 4 francesi, 3 britanniche. In 5 casi l'incidente ha provocato l'affondamento dell'unità con il suo carico di armi atomiche. Negli altri casi si sono verificati incendi, esplosioni e inquinamento radioattivo dei mari. Costituisce un serio allarme per le istituzioni democratiche e per la popolazione constatare che nessuno di questi incidenti è stato rivelato al Parlamento ed alla pubblica opinione dal Governo italiano o dalle autorità militari. ********** 10 aprile 1963 Il sottomarino americano "Tresner" affonda con 129 persone a bordo nelle acque dell'Atlantico a 350 chilometri dalle coste della nuova Inghilterra. L'inchiesta accerterà che l'unità era priva delle adeguate misure di sicurezza. 22 maggio 1968 - Il sottomarino americano Scorpion cola a picco al largo delle Azzorre con tutto il suo carico: propulsore nucleare, due atomiche e 99 uomini di equipaggio. Un mese prima, nel porto di Napoli durante una tempesta si era scontrato sbattendo la poppa (e il propulsore nucleare) contro una chiatta subito affondata. 6 ottobre 1968 Un sottomarino sovietico fa naufragio nelle acque dell'Artico al largo della Penisola di Cola. Pochi mesi prima, un altro era affondato nel Pacifico. 22 settembre 1975 La portaerei americana Kennedy si scontra con l'incrociatore (sempre americano) Belknap nello Ionio meridionale, a duecento miglia da Taranto. Scoppia un incendio che sfiora le testate nucleari dei missili e parte uno dei più alti livelli di SOS nucleare, denominato "broken arrow". L'incidente è reso noto solo nel 1989. "Se le fiamme avessero raggiunto le testate le possibilità sarebbero state due: o le testate atomiche sarebbero esplose con effetti facilmente immaginabili, oppure la nave sarebbe affondata in zona frequentata dai pescherecci italiani, con conseguenze ambientali molto gravi" (William Arkin, esperto di questioni militari). 22 settembre 1977 Il sommergibile d'attacco "Ray" del X squadrone della VI flotta Usa urta contro il fondale nel sud della Sardegna. Secondo il Pentagono non ci sarebbero stati danni al propulsore atomico e l'hunter killer avrebbe raggiunto la base di La Maddalena per le necessarie riparazioni. L'incidente mette a nudo la subalternità della Marina italiana, non solo è avvertita con ritardo dall'autorità americane, ma solo a distanza di 48 ore ha modo di visionare il danno. Eclatante la violazione degli accordi internazionali secondo i quali i soccorsi e le riparazioni ai natanti con motori atomici, devono avvenire al largo delle coste, in acque internazionali. Agosto 1980 Un sottomarino nucleare sovietico prende fuoco al largo del Giappone e trasmette per radio una richiesta di aiuto. Il bilancio dei giapponesi parla di 9 morti e 3 feriti. Restano molti misteri sulla dinamica dell'incidente. 9 marzo 1981 Il sottomarino nucleare Usa "George Washington" sperona nel Mar della Cina la nave da guerra giapponese "Nisso Maru" e la affonda. Ottobre 1981 Un sottomarino sovietico si arena in una zona militare segreta nelle acque territoriali svedesi. 21 marzo 1984 Collisione tra un sottomarino sovietico e la portaerei americana "Kitty Hawk" al largo delle coste giapponesi. Settembre 1984 Prende fuoco un sommergibile sovietico ma riesce a raggiungere la base. 23 luglio 1988 Il sottomarino giapponese "Nadashio" entra in collisione con un peschereccio che affonda. Trenta morti. Agosto 1988 Un sommergibile peruviano urta un peschereccio giapponese nel Pacifico. Sette morti. Aprile 1989 Un sottomarino nucleare sovietico prende fuoco al largo della costa settentrionale della Norvegia. Nel rogo muoiono 42 persone 16 luglio 1989 Un altro sottomarino nucleare sovietico prende fuoco al largo delle coste norvegesi. E' il terzo incidente dello stesso tipo nella stessa zona in meno di quattro mesi. ********** 12 maggio 2000 Il sottomarino inglese a propulsione nucleare "Tireless" subisce un'avaria al largo della Sicilia ma prosegue il suo viaggio fino alla base di Gibilterra dove rimane bloccato. Dopo il segreto e le bugie iniziali che accompagna il Tireless nel suo viaggio, si viene a sapere: - il sottomarino aveva rilasciato in mare aperto acqua dal circuito di raffreddamento, quindi radioattiva; - la crepa nel circuito di raffreddamento era di vari centimetri; - il difetto non era occasionale ma strutturale, quindi, riguardava tutti i reattori delle due classi di sottomarini inglesi, Trafalgar e Swiftsure. Il giornale The Guardian (28/10/2000) scrive che non si è andati lontani dall'innescare ciò che più si teme in un reattore nucleare, la fusione del nocciolo 21 Ottobre 2000, la Marina britannica ordina il ritiro dei suoi sottomarini di attacco a propulsione nucleare per revisionarli e riparare il difetto -noto da tempo - alle condutture dei reattori. 12 agosto 2000 Il sottomarino nucleare russo Kursk con 118 uomini a bordo s' inabissa nel mare di Barents. Tra le ipotesi delle cause, anche una collisione con un'altra unità. 5 settembre 2000 Il sottomarino nucleare francese Saphir rimane bloccato nel porto di Tolone in conseguenza di una fuga radioattiva che indica un' avaria al reattore. 10 febbraio 2001 Il sottomarino nucleare statunitense "Greenville" durante l 'emersione travolge una nave scuola giapponese uccidendo 9 persone. 22 giugno 2001 un peschereccio pugliese "pesca" un sottomarino nucleare Usa statunitense, a spasso nelle acque territoriali italiane. ********************** DOMANDE che attendono una risposta dal 1972, data dell'installazione della base atomica Usa in Sardegna. Quale grado di protezione per la popolazione è stato approntato in caso di contaminazione radioattiva? Le norme internazionali sulla sicurezza, sottoscritte da Stati Uniti e Italia, impongono che le riparazioni ai natanti a propulsione nucleare debbano avvenire in acque internazionali. Perché a La Maddalena la nave-appoggio-officina la cui "principale funzione è riparare", sistema di propulsione nucleare compreso, effettua questi lavori in porto? Perché nessuna assicurazione stipula una polizza di risarcimento in caso di incidente nucleare se , come assicurano i vertici militari e politici, "è una possibilità assolutamente remota"? Significa che le società di assicurazioni attribuiscono all'evento una concreta probabilità statistica? Comitato sardo GETTIAMO le BASI www.gettiamolebasi.supereva.it
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