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Re: Pacifista italiano sotto processo in Scozia
- Subject: Re: Pacifista italiano sotto processo in Scozia
- From: "francesco iannuzzelli" <francesco at href.org>
- Date: Wed, 18 Sep 2002 02:28:04 +0100
- Organization: peacelink
- Priority: normal
Ciao a tutti, scusate per il notevole ritardo ma solo ora sono riuscito a trovare un po' di tempo per raccontare quanto successo al processo in Scozia che avevo segnalato circa un mese fa. Si e' svolto infatti il 13 agosto scorso il processo che mi vedeva imputato di "breach of peace" (disturbo della quiete pubblica) per aver bloccato l'ingresso della base militare di Faslane (Scozia) nell'ottobre scorso, durante la periodica manifestazione di protesta organizzata dai pacifisti scozzesi contro la presenza di sottomarini nucleari e di armi di distruzione di massa. In altri messaggi potete trovare informazioni su cosa e' successo il 22 ottobre 2001 [1] e su cosa sono i sottomarini nucleari balistici britannici [2]. Mi sono dichiarato innocente e ho scelto di difendermi da solo per poter parlare liberamente dei motivi che mi hanno spinto a questa azione; e' una prassi comune che anche molti altri attivisti arrestati nelle medesime circostanze attuano. Alla fine del dibattimento il giudice mi ha dichiarato colpevole e multato di 150 sterline (anche questa purtroppo e' una prassi comune...). Credo pero' che non abbia prezzo la possibilita' che ho cosi' avuto di poter affermare in un tribunale i valori della nonviolenza e della lotta pacifista contro le armi nucleari. Dal 1999 i pacifisti dell'associazione Trident Ploughshares attuano azioni nonviolente di disarmo dell'apparato militare nucleare britannico. Il "people's disarmament", come e' stato denominato, rappresenta l'azione nonviolenta, consapevole e intenzionale di cittadini che ritengono che le armi nucleari siano illegali e immorali, e rappresentino un rischio per il mondo intero. Fra l'altro l'illegalita' delle armi nucleari trova riscontro in numerosi trattati e leggi internazionali, tra le quali anche un parere della International Court of Justice delle Nazioni Unite. [3] Di fronte alla mancata risposta del governo britannico, piu' volte sollecitato a spiegare in quali condizioni riterrebbe giustificato l'uso di armi nucleari, gli attivisti di Trident Ploughshares hanno cosi' deciso di passare all'azione pratica (e nonviolenta), ostacolando e anche smantellando direttamente l'apparato militare. Tutto cio' viene considerato un reato dalle leggi britanniche, ma puo' essere giustificato dal diritto internazionale come un crimine minore che cerca di impedire un crimine ben maggiore; ecco quindi l'importanza di affrontare le conseguenze legali delle proprie azioni, portando le proprie ragioni in tribunale e affermando il diritto dei cittadini di agire quando il proprio governo ha un comportamento criminale, come il dispiegamento di armi di distruzione di massa. Inoltre affrontare i processi e le relative condanne rappresenta, oltre che un gesto di coerenza nonviolenta, un metodo molto valido per sollevare il problema e coinvolgere l'opinione pubblica. La storia di questo movimento popolare e' molto ben raccontata in un libro appena pubblicato. [4] Partecipare alle loro azioni e' stata per me un'esperienza e testimonianza molto importante, anche nell'aula di tribunale. Tornando al processo, un'altra ragazza pacifista e' stata processata lo stesso giorno ed ha subito la medesima condanna, nonostante fosse disabile e i testimoni dell'accusa avessero delle chiare incongruenze nel ricordare le modalita' del suo arresto. Il giudice e' stato anche inconsistente nei confronti di una sentenza emessa proprio il giorno prima, in un altro distretto, dove un altro pacifista arrestato nelle medesime circostanze e' stato invece assolto grazie ad un'interpretazione diversa del reato di "breach of peace". Il fatto che la manifestazione si svolga in maniera completamente nonviolenta, che la polizia, il personale della base e i media vengano informati preventivamente sui tempi e sulle modalita' della manifestazione, i training nonviolenti per preparare i manifestanti, la musica, i canti e i balli, la presenza di popolazione civile di ogni eta', contribuiscono a creare un clima che non si puo' certo definire "allarmante", condizione che e' invece necessaria per la definizione di "breach of peace" secondo una recente sentenza della High Court scozzese. L'interpretazione del reato pero' resta ancora soggettiva da parte del giudice e del distretto; il fatto che cominciano ad esserci le prime assoluzioni rappresenta comunque un segnale positivo che qualcosa sta cambiando. Ad ogni modo l'incoerenza del sistema giudiziario scozzese e' un aspetto secondario rispetto all'inquinamento generato dai sottomarini, al rischio di incidenti nucleari e soprattutto rispetto al dispiegamento di armi di distruzione di massa come i missili Trident. Per questo motivo le attivita' non si fermano nonostante i ripetuti arresti ma continuano quotidianamente; a Faslane, infatti, e' presente da 20 anni un campeggio pacifista che ospita persone di tutto il mondo che vogliono fare qualcosa, o anche semplicemente informarsi e informare, contro le armi nucleari britanniche. In questo periodo estivo, con l'affluire di piu' persone, il campeggio raddoppia (nel senso che ne viene attivato un altro a Coulport, sempre nelle vicinanze della base) e le attivita' di disturbo contro la base militare diventano praticamente quotidiane (cosi' come quotidiana e' la pioggia e il freddo...). Solo nei due giorni in cui sono stato nel campeggio 8 persone sono state arrestate, quattro mentre bloccavano un ingresso della base, altre quattro perche' si erano introdotte nella base dopo ore di appostamento come falsi pescatori... Altri cinque invece, a bordo di rudimentali canoe, hanno cercato di impedire l'ingresso nella base di un sottomarino nucleare di rientro da una missione. I motoscafi della polizia, in questo particolarmente aggressiva, hanno allontanato le canoe (ma non sono riusciti ad arrestarli). Alcuni temerari (soprattutto per la temperatura dell'acqua) nei giorni precedenti erano addirittura riusciti a entrare nella base a nuoto e compiere vari atti simbolici contro i sottomarini. Oltre alle attivita' contro la base, il campeggio e' anche un'occasione unica per prendere contatto con attivisti di altre citta', scambiarsi informazioni utili e partecipare a incontri e training nonviolenti. Il prossimo appuntamento e' a Plymouth il 12 ottobre, per la manifestazione nazionale organizzata dal CND contro i sottomarini nucleari; la prossima grande "blockade" (la manifestazione annuale di blocco della base) si svolgera' a Faslane il 22 aprile 2003. Chi volesse informazioni dettagliate sulle attivita' dei pacifisti scozzesi puo' fare riferimento al sito di Trident Ploughshares [5]. Trident Ploughshares e' stata insignita l'anno scorso del "Right Livelihood Prize", altrimenti noto come il premio nobel per la pace alternativo. [6] La loro costanza ed efficacia e' nota da tempo, e io stesso ho avuto modo di apprezzare la fantastica e scrupolosa organizzazione delle loro attivita' (in particolare il servizio di aiuto legale che mi ha seguito durante questi mesi). Ringrazio di cuore tutti quello che mi hanno inviato messaggi di solidarieta'. Ciao Francesco [1] http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo/rischio_nucleare/chefare/fas lane.shtml [2] http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo/rischio_nucleare http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo/rischio_nucleare/sottomarini /trident.shtml [3] http://www.un.org/law/icjsum/9623.htm [4] "Trident on trial", di Angie Zelter editore: Luath Press ISBN: 1-84282-004-4 http://www.tridentploughshares.org/html/book.html http://www.amazon.co.uk/exec/obidos/ASIN/1842820044/ [5] http://www.tridentploughshares.org [6] http://www.rightlivelihood.se francesco iannuzzelli francesco at href.org associazione peacelink - sez. disarmo http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo ---------------------------------- Vita d'artista, come l'ho vista, ho detto: questa e' la mia (Paolo Conte)
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